Dov’è il limbo, o in che consiste?
Un dizionario (The Concise Oxford Dictionary) definisce il limbo come una “regione ai bordi dell’inferno, presunta dimora delle persone giuste dei tempi precristiani e dei neonati non battezzati; . . . condizione di chi è trascurato o dimenticato”. Riguardo al limbo, la New Catholic Encyclopedia dice: “Oggi il termine è usato dai teologi per indicare lo stato e il luogo di quelle anime che non meritarono l’inferno e la sua punizione ma che non poterono entrare nel cielo prima della Redenzione (il limbo dei Padri) o di quelle anime che sono eternamente escluse dalla visione beatifica solo a causa del peccato originale (il limbo dei bambini)”.
Comunque, la stessa enciclopedia dice anche: “La sorte dei bambini che muoiono senza battesimo è davvero un problema complesso. . . . Il problema del limbo è tuttora uno dei quesiti insoluti della teologia. Non si trova una dichiarazione ufficiale della Chiesa sull’esistenza del limbo”. A conferma di ciò, The New Encyclopædia Britannica afferma: “Giacché la Chiesa Cattolica Romana non ha mai dichiarato ufficialmente la dottrina secondo cui il limbo è uno stato o un luogo esistente, il concetto di limbo rimane un quesito insoluto”.
Nonostante ciò, molti cattolici devoti credono che il limbo esista. Ma la domanda si ripropone: perché mai i neonati dovrebbero essere condannati a esistere in un luogo misterioso e incomprensibile per tutta l’eternità solo per non essere stati battezzati?
C’è qualche menzione del limbo nella Bibbia? No, la Parola di Dio non lo menziona mai. Questo fa sorgere la domanda fondamentale:
Dove vanno le persone, compresi i bambini, quando muoiono?
Dove si va quando si muore?
Un’opinione condivisa da molti dei fedeli della cristianità è che quando si muore si vada in cielo o all’inferno. Ma cosa dice la Bibbia al riguardo? Essa afferma: “Poiché i vivi sanno che moriranno, mentre i morti non sanno nulla”. (Ecclesiaste 9:5, Antico Testamento, 1978, Bibbia rabbinica, ed. Marietti) Perciò chi è morto non sa nulla. Non vive da qualche parte ma è letteralmente e completamente morto. Non è conscio di nulla.
Lo confermano le seguenti affermazioni contenute nel libro biblico di Salmi: “I morti stessi non lodano Iah, né alcuno che scende nel silenzio”. (Salmo 115:17) “Non confidate nei nobili, né nel figlio dell’uomo terreno, a cui non appartiene alcuna salvezza. Il suo spirito se ne esce, egli torna al suo suolo; in quel giorno periscono in effetti i suoi pensieri”. — Salmo 146:3, 4.
Ma che dire dell’anima? Non è immortale? No. Contrariamente a ciò che la maggioranza crede, l’anima non è immortale. Lo afferma chiaramente la Bibbia, dicendo: “L’anima che pecca, essa stessa morirà”. (Ezechiele 18:4, 20) Un’ulteriore conferma di ciò si trova in Atti 3:23, che dice: “In realtà, ogni anima che non ascolterà quel Profeta [Gesù] sarà completamente distrutta”.
La morte pone fine a ogni cosa?
La morte non pone necessariamente fine a ogni cosa. Le Scritture insegnano chiaramente la risurrezione dei morti. Gesù disse: “Non vi meravigliate di questo, perché l’ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe commemorative udranno la sua voce e ne verranno fuori, quelli che hanno fatto cose buone a una risurrezione di vita, quelli che hanno praticato cose vili a una risurrezione di giudizio”. (Giovanni 5:28, 29) Inoltre, nel corso del suo ministero terreno Gesù in effetti risuscitò alcune persone. L’episodio più sorprendente fu quello di Lazzaro, un amico di Gesù. Egli era morto da quattro giorni, ma quando Gesù gridò: “Lazzaro, vieni fuori!” uscì dalla tomba. Che emozione per la folla che stava ad osservare! E che gioia per Maria e Marta, le sorelle di Lazzaro! — Giovanni 11:38-45.
Dov’era stato Lazzaro in quei quattro giorni? In cielo? Nel limbo? No. La Bibbia non dice questo né lo lascia intendere. Se Lazzaro fosse stato cosciente in qualche luogo sicuramente l’avrebbe raccontato ad altri. Ma, come dice la Bibbia, “i morti non sanno nulla”. — Qoelet [Ecclesiaste] 9:5, CEI.
Un altro episodio commovente ebbe luogo nella città di Nain. Mentre Gesù si avvicinava alla porta della città, incontrò un corteo funebre. Il morto era “il figlio unigenito di sua madre”, una vedova. Com’è naturale, essa piangeva amaramente. Questo toccò il cuore benevolo e amorevole di Gesù. Egli si avvicinò, fermò il corteo e disse: “Giovane, ti dico: alzati!” E il morto si alzò! Riesci a immaginare l’estasi della madre e lo stupore degli astanti? — Luca 7:11-17.
Forse che questo giovane ebbe qualcosa da dire riguardo all’essere stato in cielo o nel limbo? No. E come poteva? “I morti non sanno nulla”. La Bibbia paragona la morte anche a un sonno profondo. Davide disse: “Rispondimi, o Geova mio Dio. Fa brillare i miei occhi, affinché non mi addormenti nella morte”. (Salmo 13:3) Inoltre, poco prima di risuscitare Lazzaro, Gesù paragonò la morte al sonno. — Giovanni 11:11-14.
A questo punto sorge un’altra domanda.
Ci sono dei buoni che vanno in cielo?
Sì, alcune persone buone vanno in cielo. Riguardo ai buoni, cioè ai veri cristiani, un fatto estremamente interessante che la maggioranza di coloro che vanno in chiesa non sa è che esistono due gruppi. Un’esigua minoranza va in cielo per regnare con Gesù Cristo, mentre i più vivranno per sempre sulla terra. Forse questo ti sorprende.
Pertanto, consideriamo ciò che la Bibbia ha da dire su questo argomento interessante.
Qual era il proposito originale di Dio per l’umanità? Quando creò Adamo ed Eva il suo scopo era che vivessero per un po’ nel giardino di Eden per poi morire e andare in cielo? No. Dio diede loro un incarico speciale per quel che riguardava la terra dicendo: “Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite la terra e soggiogatela, e tenete sottoposti i pesci del mare e le creature volatili dei cieli e ogni creatura vivente che si muove sopra la terra”. (Genesi 1:28) E Geova non cambia ciò che si è proposto. In Salmo 89:34 egli dichiara: “Non cambierò l’espressione uscita dalle mie labbra”. Perciò il Paradiso edenico deve essere ristabilito e ci dovranno vivere i fedeli servitori di Geova, il gruppo più numeroso menzionato sopra.
Al gruppo più esiguo viene dato un privilegio molto particolare, quello di regnare in cielo insieme a Cristo.
In altre parole, essi governeranno insieme a Gesù su coloro che vivranno sulla terra. Questo è il Regno o governo per cui i cristiani pregano nel Padrenostro. È interessante che in quella stessa preghiera diciamo: “Si compia la tua volontà, come in cielo, anche sulla terra”. — Matteo 6:9, 10.
La Bibbia rivela quanti riceveranno il grandissimo privilegio di regnare in cielo insieme a Cristo? Sì. Rivelazione capitolo 14, versetto 1, dichiara: “E vidi, ed ecco, l’Agnello stava sul monte Sion, e con lui centoquarantaquattromila che avevano il suo nome e il nome del Padre suo scritto sulle loro fronti”. Tenete presente che Rivelazione usa molti simboli, o “segni”, come dice esplicitamente il versetto iniziale, Rivelazione 1:1. “L’Agnello” è Gesù Cristo. (Confronta Giovanni 1:29). E il monte Sion si riferisce non alla capitale politica di Israele ma alla “Gerusalemme celeste”. — Ebrei 12:22.
Il capitolo 7 di Rivelazione ci fornisce informazioni su entrambi i gruppi che abbiamo menzionato, sia quello celeste che quello terreno. I versetti da 4 a 8 menzionano i 144.000 “suggellati da ogni tribù dei figli d’Israele”. Questa è un’altra figura simbolica e si riferisce all’Israele spirituale, “l’Israele di Dio”. (Galati 6:16) Romani 2:29 dice: “È giudeo colui che lo è di dentro, e la sua circoncisione è quella del cuore mediante lo spirito”. Rivelazione 7:9 poi descrive il gruppo terreno, dicendo: “Ecco, una grande folla, che nessun uomo poteva numerare, di ogni nazione e tribù e popolo e lingua”.
I buoni vivranno sulla terra
Miliardi di persone buone vivranno su di una terra paradisiaca. (Luca 23:43) Ti piacerebbe essere uno di loro? Penso proprio di sì. Che privilegio sarà vivere su una terra purificata, senza più inquinamento, carestie, criminalità, malattie, sofferenze e senza l’incubo di un conflitto nucleare!
La Bibbia predice veramente una cosa del genere? Sì, la predice. In essa leggiamo: “I malfattori stessi saranno stroncati, ma quelli che sperano in Geova sono coloro che possederanno la terra. . . . I mansueti stessi possederanno la terra, e in realtà proveranno squisito diletto nell’abbondanza della pace. I giusti stessi possederanno la terra, e risiederanno su di essa per sempre”. — Salmo 37:9, 11, 29; confronta Matteo 5:5.
Che dire, allora, dei neonati che sono morti? Ci saranno anch’essi nella terra paradisiaca? Essi non vanno in un inesistente limbo. I piccoli che sono nella memoria di Dio ritorneranno invece nella risurrezione dei morti, una delle meravigliose promesse contenute nella Parola di Dio, come abbiamo già notato. (Giovanni 5:28, 29; Atti 24:15) Probabilmente anche tu hai perso qualche persona cara e ti chiedi spesso dove essa sia.
Dalle Scritture è chiaro che questi cari defunti dormono in attesa della risurrezione. Ti piacerebbe saperne di più riguardo a questa meravigliosa speranza di vivere su una terra paradisiaca? Se sì, perché non parlare di queste cose con i testimoni di Geova la prossima volta che vengono a casa tua?
Colgo l'occasione per inviarti cordiali saluti!
2007-03-20 04:33:59
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answer #7
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answered by Anonymous
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Sono secoli che si parla dell'aldilà suddiviso in inferno, purgatorio, paradiso e limbo e siamo ancora legati alla codificazione della Divina Commedia. Non sono un teologo ma mi sembra che l'accettazione di tutto ciò implichi in qualche modo l'ammissione di una imperfezione di Dio, che invece è perfetto e infallibile, ma soprattutto buono e misericordioso verso tutte le sue creature, così come dice la Chiesa. Non sarebbe ora di interpretare questa classificazione come una metafora del cammino di purificazione della nostra anima, visto che essa ci viene da Dio? E visto che Bibbia e Vangelo sono comunque metafore, come i miti, per meglio farci capire la parola divina? Quanto al limbo, non molto tempo fa, è stato derubricato, come gran parte dei santi che facevano parte del calendario. Dunque non so se ho veramente torto parlando di metafore. Per la buona pace dei cattolici fondamentalisti che vedo già pronti a cliccare pollici versi, voglio precisare che sono cattolico e la mia riflessione (personale e confutabile) non è contro la Chiesa, ma per cercare - possibilmente - un po' di sana chiarezza. Ciao.
2007-03-18 07:06:42
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answer #9
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answered by justin 3
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