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"Bisogna morire per essere capiti"
Antonio De Curtis

L'arte è.....
Rinnovare sempre o anche Conservare strizzando l'occhio alla contemporaneità?
Restare comunque legati alla Tradizionalità oppure Innovazione a 360 gradi senza nessun collegamento con il nostro retaggio storico?

E' sempre vero che chi non conosce la propria storia e il proprio passato è destinato a ripeterlo?

2007-03-17 12:27:41 · 7 risposte · inviata da closed 4 in Scienze sociali Psicologia

7 risposte

.... si tratta di una sorta di "fenomenologia del quotidiano", cioè di una attenta, meditata descrizione del nostro modo di abitare il mondo, di vivere la quotidianità, il rapporto, talvolta genuino, talvolta distorto, con gli altri. Non essere capiti è diventato un fatto banale per la frequenza con quale si ripete per maleducazione, per cattiveria oppure per errore. Il problema non è di avere il coraggio di rischiare, ma il vero problema diventa: come fare per essere capiti? Secondo me la franchezza è una via giusta. La franchezza vera, agisce sugli errori, causando un dolore che però salva e guarisce, come il miele che brucia e disinfetta le ferite, utile e dolce per il resto...

Per la seconda domanda: l' arte è parte di qualcosa di indefinibile, di un ambiente naturale e fertile per le idee e per le imprese, un luogo rilassante che nasconde piacevoli sorprese; è vecchio e nuovo; è rinnovare e conservare; basta essere originale e incontaminato.

Per la terza domanda: Per le azioni che definiscono la nostra esistenza abbiamo bisogno che certe condizioni in quale possiamo esternare il proprio "disegno" di vita.
Chi conosce il suo passato può ripeterlo perchè quel "disegno" di vita è ancora valido nel suo presente-futuro.
Chi non lo conosce invece applica la sua teoria di vita senza dover fare un paragone con il passato sconosciuto. Ma non è detto che questa persona rischia meno di ripetere il passato. Secondo me il rischio è uguale: tutto dipende da quel "disegno" di vita che c'è dentro di noi, per ogni periodo della nostra vita.

2007-03-17 13:03:56 · answer #1 · answered by Piti 4 · 1 0

L'arte è trasmettere sentimento, inevitabilmente è dare continuamente piccole parti di te... è questo che rende così brutto il non essere capiti alla prima.

L'arte è sempre rinnovare,senza sconvolgere l'opera d'arte in se (parlando di un'opera già esistente). Nel caso di una creazione nuova: deve portare innovazione!

Per l'ultima parte,secondo me è vero chi non conosce la storia del proprio passato è destinato a rpeterlo...ma nell'arte ripetere rischia di diventare copiare... arib

2007-03-22 09:51:02 · answer #2 · answered by Anonymous · 1 0

Spesso è vero anche il contrario e cioè che è destinato a ripeterli chi li conosce ...

2007-03-18 03:00:44 · answer #3 · answered by Anonymous · 1 0

Citazioni a parte... Sei sicuro che questa sia 1 sola domanda?
Sono almeno quattro dilemmi su cosa significa essere artisti.
Se sei 1 artista sei destinato a non essere capito da alcuni. A volte anche gli "addetti ai lavori".
L'innovazione senza la conoscenza della nostra storia nn esiste. Cosa innovi? E come ribellarsi a qualcosa ma non sapere a che cosa...
E' come scoprire il parafulmine. O l'acqua calda. O inventare il telefono. Gia' fatto. A chi serve?
Fare arte è capire perfettamente CHI sei e DOVE vivi e IN QUALE EPOCA vivi, e non fare altro che trarne le conseguenze. Abbandonandosi alla propria comprensione del mondo, all'empatia.
Se sei un artista non fai l'arte, è l'arte che fa te artista.
Come scriveva Alighiero Boetti: "L'artista è colui che riesce a mettere al mondo il mondo"

2007-03-17 13:03:33 · answer #4 · answered by barbiz 2 · 1 0

Certo che dobbiamo rischiare: o non perteciperemo MAI ad un vero cambiamento in meglio. Ma non sempre è necessario morire per essere capiti.

L'arte è esprimere se stessi: già questo è di per se un cambiamento, attuale nel processo, tradizionale nella derivazione. Perchè NESSUNO di noi è ciò che è a causa degli ultimi 5 minuti di vita. Ognuno di noi è il prodotto - in continua evoluzione - del proprio passato, recente e lontano che sia, e delle conclusioni tratte nel momento dell'azione.
Perciò, nè 360° nè retaggio storico: solo NOI STESSI.

Non conoscere la Storia è grave, ed è un gran peccato: in qualche modo si è orfani.
Ma la Storia si ripete e si ripeterà comunque sempre, perchè a farla sono e saranno sempre gli uomini. I quali, che io sappia, è da almeno 5.000 anni che sono sempre gli stessi ottusi predatori egoisti e superficiali.

"La prima" possiamo anche fallirla, ma se nel proporla siamo noi stessi, almeno manteniamo la DIGNITA'.
Nella quale, è previsto anche il saper rischiare.

Buone cose, e buona serata.
.

2007-03-17 12:54:17 · answer #5 · answered by Ariel 6 · 1 0

puoi sempre ripeterlo se ti fa piacere , tanto difficilmente ti capiranno .cosa vuoi che importa agli altri? ad ognuno la propria storia sembra la piu' inportante? il nostro passato e' solo nostro ed e' che noi dobbiamo trarne insegnamento per non ricadere negli stessi errori ,, e gioire se....gioie ci sono state ,, almeno l'esperienza cosi' mi fa' pensare
ciaoo ..

2007-03-17 12:46:01 · answer #6 · answered by Anonymous · 1 0

Anche rischiare di non essere capiti affatto...

2007-03-17 12:36:02 · answer #7 · answered by Heart of Darkness 6 · 1 0

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