Chi più, chi meno, tutti siamo intolleranti, e allora logica vorrebbe che non si usasse questo epiteto.
Pur sapendo di non esserne immune, spesso mi capita di dare "dell'intollerante" sia ai miei figli che ad altri.
Ma come far capire all'interessato che certi comportamenti sono, appunto da "Intolleranti"?
2007-03-17
05:25:09
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8 risposte
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inviata da
Lilly-Cannella
6
in
Scienze sociali
➔ Sociologia
x Bikaner: Con i bambini funziona, con gli adulti, no!
Non solo, ne nasce una discussione su quali intolleranze siano più o meno gravi.
Io mi sono sempre ritenuta piuttosto tollerante. perchè non giudico mai i comportamenti di una persona; li attribuisco al suo carattere e diverso modo d'intendere la vita.
Nello stesso momento mi dimostro intollerante verso l'interlocutore. E poi se guardo meglio in me stessa, scopro che di intolleranze ne ho altre e non si finisce mai!
E' un cane che si morde la coda.
x Wolfie: Sì è vero, qualcuno lo è più di un altro e mi hai fatto sorridere richiamando quel nome.
x Brava Girellina; la tua risposta funzionerebbe se l'intolleranza fosse rivolta alla mia persona, ma così non è.
2007-03-17
10:16:12 ·
update #1
x cavallo pazzo:
Ti sei spiegato benissimo. E allora mi porti a fare un altro ragionamento.
Tu credi alla cattiveria; io, nonostante tutto, meno. Mi riesce difficile pensare che ci siano uomini veramente cattivi.
E allora mi domando: sarà antipatia? paura? senso d'inferiorità o di superiorità? O altro?
E' un esame che faccio alla mia di coscienza!
2007-03-17
10:25:52 ·
update #2