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grazie di aver risposto..grazie a tutti e grazie per la semplicita dela spiegazione..( grazie claudio) ma ora mi viene da dire...scusate ..ma se l italia fa parte di questa grande familgia..chiamiamola cosi..cioe l onu, e a dei doveri.,verso essa...che mi sembra abbiamo rispettato,perche ci lamentiamo? ..mi sembra che nel accettare determinate cose,si sa che si va incontro hai pro e i contro..giusto? quindi perche manifestare? ieri sera ho visto annozero sulla rai..un uomo diceva di essere stato accoltellato da un americano e questo non e stato punito,allora si che magari dovremmo richiedere piu rispetto per gli italiani,ma qui non me la prendo con l americano ,ma con il governo italiano che non ha fatto nulla per tutelare il cittadino italiano,allora..voi siete a favore della base?..io mi sento di dire si......sto sbagliando?

2007-03-16 02:46:30 · 8 risposte · inviata da Anonymous in Politica e governo Politica e governo - Altro

scusate ho scritto veloce intendevo dire .l anato..scusate non c entra l onu..cmq spero avete capito.

2007-03-16 02:53:55 · update #1

sentite ho detto di aver sbagliato a scrivere..puo capitare..lo so anatooooo ok....ora dico..scusate.quando avevamo bisogno di aiuto durante la querra mondiale.allora erano beni accetti..ora via dall intalia? io non voglio la querra in iraq,ma non posso prendere un impegno cn l anato e poi nascondermi.e fare la figura di ***** che abbiamo fatto in tutto il mondo.

2007-03-16 03:10:29 · update #2

8 risposte

Non prendere per oro colato tutto quello che vedi ad Anno Zero. Siamo in Italia e quando viene commesso un crimine e provato che sia stato commesso da quello, il colpevole paga.
Le carceri sono piene di cittadini stranieri e fra questi vi sono anche americani: il delinquente non lo si distingue dalla nazionalità, se uno è un delinquente lo è e basta.
Comunque io sono a favore della base e di tutti coloro che ci lavorano: lo sapevi che la tanto odiata base di Vicenza con il suo indotto permette a 1250 famiglie italiane di vivere decentemente?

2007-03-16 03:39:39 · answer #1 · answered by Anonymous · 4 1

Non ho capito cosa c'entra l'ONU con una base militare USA che al massimo sarà una base NATO (ma Vicenza se non erro non è neanche quello)...

Chiarisciti un po' le idee...

2007-03-16 09:49:48 · answer #2 · answered by gio66_it 4 · 1 0

Riferendomi ad oracle, leggi cio' che ha postato godfather cosi' capisci quanto ci costano le basi e non quanto ci guadagnamo.
Secondo non dir cazzate, che dici del Cermis? e di Calipari?
sono in galera gli assassini?????????????????????????????
Terzo a prescindere dal fatto economico esiste anche un' etica ed in base a quella credo sia auspicabile non supportare un intervento militare in un paese sospettato di avere armi non convenzionali quando non ce n'e' nemmeno l'ombra e quando l'invasore, invece, le usa su civili donne e bambini (a fallujiah), non voglio supportare degli usurpatori che si avvalgono della tortura nelle carceri.
Possibile che non sia ancora chiaro a tutti quello che gli Americani stanno facendo????
Possibile che come durante la persecuzione degli Ebrei siano tutti pronti a coprirsi gli occhi per proteggere il piu' forte????
Non e' ora di finirla con queste falsita?
Oracle! le famiglie che hanno introito dalle basi americane ricevono denaro sporco di sangue!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

2007-03-17 02:53:15 · answer #3 · answered by bowman900 3 · 0 0

mastrogiacomo in questo momento spera molto nell'aiuto degli americani...........
ma forse loro adesso amano molto meno gli italiani

2007-03-16 09:56:41 · answer #4 · answered by 1949 5 · 1 1

pacta servanda sunt

2007-03-16 09:49:22 · answer #5 · answered by Anonymous · 0 0

Quando nel passato abbiamo avuto bisogno degli USA per liberarci dal fascismo e dal nazismo erano i benvenuti e loro hanno avuto migliaia di morti ci hanno sfamati e hanno contribuito alla ricostruzione dell'Italia.Se l'URSS ha vinto la guerra contro i suoi alleati nazisti può dire grazie agli USA,Quando l'ONU deve intervenire in qualche parte del mondo gli USA impiegano migliaia di uomini , le altre nazioni qualche centinaio e ci sono sempre i soliti cagasotto che ne chiedono il ritiro.Oggi però è di moda essere antiamericani e per essere moderni tanti usano gli slogan dei no global per sentirsi progressisti.

2007-03-16 11:59:18 · answer #6 · answered by pippo 3 · 0 1

1° la base non è ONU
2° NON sono solo palestre, come dicono...
3° diventerà la più grande base in europa... se gli USA fanno la porcata di attaccare l'iran, che ha un vero esercito, non come afghanista o iraq, sarà colpitissima... davvero lo vogliamo?

2007-03-16 09:57:42 · answer #7 · answered by Anonymous · 0 1

I costi dell'occupazione yankee e quel vecchio slogan...

Tra le varie leggende che circolano da anni negli ambienti politici ed
economici della nostra Italietta atlantista e resistenziale, ce n'è
una che merita, di diritto, un posto di rilievo. E' quella che narra
della generosità dei nipotini dello zio Sam e dei vantaggi economici
derivanti dalla loro presenza nel nostro Paese. Sentiamo dire spesso
"Gli americani saranno anche un po' ingombranti, però pagano molto
bene l'affitto delle basi allo Stato italiano".

Tutto falso, completamente falso. La verità è contenuta nello
"Statistical Compendium on Allied Contributions to the Common Defense"
(rapporto sui contributi degli alleati alla difesa comune), il
rapporto che viene consegnato ogni anno dal Segretario alla Difesa al
Congresso degli Stati Uniti. Alla pagina "B-10" c'è la scheda che
riguarda l'Italia: vi si legge che il contributo annuale versato dal
nostro governo agli Usa per le "spese di stazionamento" delle forze
d'occupazione americane è pari a 366 milioni di dollari. Tre milioni,
spiega il documento ufficiale, sono versati cash, mentre gli altri 363
milioni arrivano da una serie di facilitazioni che il nostro governo
concede all'alleato: si tratta (pagina II-5) di "affitti gratuiti, da
sgravi fiscali, sconti e forniture gratuite che riguardano trasporti,
tariffe e servizi ai soldati e alle famiglie e spese di manutenzione
delle basi". Nel caso delle basi americane, il 41% per cento dei costi
complessivi di stazionamento sono a carico del governo italiano: è
quanto emerge dall'analisi della tabella b-10 del rapporto.

Alla tabella E-4 sono invece messi a confronto gli alleati: più
dell'Italia pagano solo Giappone e Germania, mentre la fidata Gran
Bretagna è dopo di noi, con un contributo pari a 238 milioni di
dollari (27%). Il governo Berlusconi aveva incrementato i pagamenti
agli Usa, passando dal 37 al 41 per cento ed il governo Prodi, con il
silenzio/assenso di pacifisti, verdi e rifondaroli, non ha apportato
alcuna modifica. La maggior parte dei pagamenti, si legge nelle carte
ufficiali del governo di Washington nascono da "accordi bilaterali"
tra Italia e Stati Uniti, il resto viene dalla divisione delle spese
in ambito Nato. Il metodo di prelievo si chiama "burden-sharing"
(condivisione del peso) ed è illustrato nel "Nato Burdensharing After
Enlargment" pubblicato nell'agosto 2001 dal Congressional Budget
Office (Ufficio per il Bilancio) del Congresso Usa.

Vi si legge che i comandi militari Usa stimano che grazie a questi
accordi soltanto per le opere e i servizi nella base di Aviano,
proprio quella da cui partì l'aggressione imperialista all'Iraq, i
"contribuenti americani hanno risparmiato circa 190 milioni di dollari".

Nel rapporto "Defense Infrastructure" , consegnato nel luglio 2004 al
Congresso da parte dell'Ufficio governativo per la trasparenza, si
legge che "nel bilancio 2001 Germania e Italia hanno dato i maggiori
contributi, valutati rispettivamente in 862 e in 324 milioni di dollari".

Si tratta, spiega il rapporto, di contributi diretti e indiretti
"aggiuntivi rispetto a quelli della Nato". Inoltre in base alla
clausola "Returned Property Residual Value", contenuta negli accordi
Italia-Usa del 1995, se una base americana chiude, il nostro governo
deve anche indennizzare gli alleati occupanti per le "migliorie"
apportate al territorio". Gli Usa, per esempio, hanno deciso di
lasciare la base per sommergibili nucleari di La Maddalena in
Sardegna: una commissione mista dovrà stabilire quanto valgono le
opere e Roma provvederà a pagare. Ma non finisce qui. Dal Rapporto del
Government Accountability Office della Casa Bianca si apprende che se
l'Italia intende usare in qualche modo il sito entro i primi tre anni
dalla partenza degli americani, Washington avrà diritto a riaprire le
trattative per il "valore residuale". In parole povere, avrà diritto
ad un ulteriore indennizzo.

Ieri sciuscià e "senorite"; oggi affitti gratuiti, tariffe ridotte e
sgravi fiscali. E' il prezzo che noi italiani dobbiamo continuare a
pagare per la "liberazione" dal lupo cattivo "nazifascista". Ma il
caso Dal Molin ha aperto gli occhi a molte persone e qualcosa si sta
finalmente muovendo. A nord e a sud della nostra penisola si
moltiplicano di giorno in giorno, di ora in ora, i segnali di
"risveglio". E' di questi ultimi giorni la notizia della "ricomparsa"
sui muri di alcune città della Campania, una delle regioni dove la
presenza di basi americane è più significativa, di un vecchio slogan
di Giovane Europa e di Lotta di Popolo che recitava così: "Non sarà
oggi, sarà domani ma butteremo a mare le basi americane". Che si
tratti del risveglio definitivo?

Ernesto Ferrante

(RINASCITA)

2007-03-16 09:55:31 · answer #8 · answered by Anonymous · 2 3

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