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ad un richiamo per un cambiamento. Dio ci sollecita a cambiare la vita è paziente e sa attendere. Nella parabola ke riporto:- un tale aveva un fico piantato nella vigna e venne a cercarvi fruti ma non ne trovò, il vignaiolo stanco di aspettare voleva tagliarlo mentre fu esortato ad aspettare ancora un anno, dopo i 3 passati e di zapparvi il concime attorno per vedere se avesse portato frutto per l'avvenire. Non tagliare il fico! - Ma era il caso di tagliarlo Il contadino preferì seconda la sua logica proporre un nuovo modo e avere fiducia! Strategia di Dio per risvegliarci- questo Dio non si dà per vinto. Nutrire le radici di un albero é come toccare la nostra anima e Dio cerca il nostro cuore lasciandoci il tempo e rispettandoci ma ci avverte kevita così siamo sterili, di crescere come l'alberello. Cosa vorrebbe da noi, esseri impazienti e sfiduciati? Noi chiudiamo le porte, precludiamo i cambiamenti sappiamo rispettare i tempi, sappiamo dare tempo?
Cosa facciamo?

2007-03-16 00:40:35 · 8 risposte · inviata da Anonymous in Società e culture Religione e spiritualità

8 risposte

Dio ha pazienza con noi. A causa dei nostri peccati a quest'ora dovremmo stare tutti all'inferno.
Invece, Il Padre cura la nostra anima affinchè il nostro cuore diventi sempre più un terreno buono, fertile che possa portare frutti di opere buone.
Oggi la retta per i lavoratori non sempre è sicura.
C'è molta disoccupazione, non si sa se si giunge alla fine del mese. Con Dio è molto diverso: anche il più piccolo impegno fatto per Lui è sempre ricompensato con il centuplo.
Beati quelli che hanno dato tutto loro stessi morendo totalmente per Gesù! Adesso godono di un Paradiso infinito, eterno, beato.
Le prove prima o poi passeranno e giungerà la gloria della resurrezione.
Le donne quando devono partorire soffrono, ma poi quelle sofferenze finiscono e al mondo nasce una nuova creatura, un essere umano.
La gioia di quella donna sarà grande. Così è per tutti coloro che si impegnano per la diffusione del Vangelo di Cristo: soffriranno tribolazioni, prove, subiranno il martirio della maldicenza, della calunnia, della menzogna e forse, anche quello fisico. Però dopo avranno pace: una pace che non è destinata a nessun altri se non a loro.
La pace che solo Dio può dare....

2007-03-16 02:54:30 · answer #1 · answered by Anonymous · 1 0

Per cogliere il primo frutto da me, Dio ha aspettato 30 anni!
Oggi lo posso ringraziare per l' infinita pazienza nei miei confronti!
(Chi è da Dio, ascolta Dio)

2007-03-16 03:45:23 · answer #2 · answered by ? 7 · 2 0

Il fico nella vigna rappresenta, in primo luogo, i Giudei nella Chiesa di Dio; il padrone è Dio stesso, il quale per molto tempo è andato a Cercar frutto sul suo fico, soprattutto dacché il Battista avea cominciato a predicare tre anni prima; il vignaiuolo è Cristo stesso, il grande Avvocato del suo popolo in tutti i tempi. La colpa del fico era l'essere rimasto sterile a dispetto dei vantaggi della sua posizione e della coltura ricevuta; la loro ora l'alienazione del cuore da Dio, e l'intera dimenticanza del dovere di glorificarlo nella loro condotta giornaliera. Fino allora il fico non avea dato al suo padrone altro che foglie, e quella generazione non rendeva a Dio che un culto di labbra e di cerimonie esterne: in ambo i casi mancavano i frutti. Il padrone comanda di sradicare il fico, perché inutile e nocivo al terreno; ma, alla domanda del vignaiuolo, acconsente a dargli un altr'anno di grazia e di prova, promettendo il vignaiuolo di far quanto starà in lui per renderlo fruttifero. Così Gesù dichiara loro simibolicamente che essi avevano quasi ripiena, la misura delle loro iniquità, che già Dio avea pronunziata la giusta sentenza di condanna, e che solo in grazia della intercessione di Colui che la nazione era sul punto di rigettare, ne era differita d'alquanto la esecuzione, per dar loro tempo di ravvedersi. Mille anni sono appo il Signore, come il giorno di ieri; nessuna maraviglia adunque se per lui, che è lento all'ira, l'anno di grazia della parabola divenne quaranta in realtà, prima che fossero distrutti la città e la nazione, e l'albero del Giudaesimo venisse sradicato. La parabola, benché si riferisce in modo molto ovvio ai Giudei, contiene pure un avvertimento per i varii rami della Chiesa visibile di Cristo, e per tutti i cristiani di nome, i quali, mentre godono dei mezzi di grazia, rimangono «oziosi e sterili nella conoscenza del Signor nostro Gesù Cristo».

2007-03-16 00:57:49 · answer #3 · answered by A bee on a flower 7 · 2 0

In effetti si dice che 'la pazienza è la virtù dei forti' e generalmente questo detto si rivela vero, ma questa parabola mal si addice ai nostri tempi, dove in genere le persone vogliono tutto e subito, soprattutto i giovani.

2007-03-19 04:33:56 · answer #4 · answered by Utopista 3 · 1 0

significa che Dio ci aspetta e ha pazienza con noi, non ke noi dobbiamo essere impazienti.
Lui è sceso in terra per salvare l'umanità, "per quanto ama il mondo ha mandato il suo Unigenito Figliuolo acciocchè per esso abbiamo vita eterna".
Non è ke ci lascia tempo e ci rispetta, lui non vuole che il mondo perisca perchè altrimenti il sacrificio del Suo Figliuolo è stato inutile, lui è paziente perchè vuole che tutto il mondo si salvi e riconosca Lui come Unico e Vero Dio.

2007-03-16 01:39:38 · answer #5 · answered by ☆Roma☆ 3 · 1 0

anke io oggi mi sn annoiata..xò magari puoi provare con un bel libro..magari un giallo di quelli ke ti tengono cn il fiato sospeso..può sembrare strano xò di solito cn me funziona!!!!

2016-12-19 06:38:23 · answer #6 · answered by ? 4 · 0 0

Dio ci chiama continuamente, anche se non viene compreso, prova in vari modi, ha mandato Gesù per questo, per chi dimostra di sentire la sua voce e portare il suo frutto, cioè la fede e la testimonianza,
ma ci da ancora tempo, ci ama, ma ci avvisa che si potrebbe arrabbiare, è lento all'ira, difatti avrebbe aspettato ancora un anno, ma se non vi trova nulla allora lo taglierà,

2007-03-17 13:38:36 · answer #7 · answered by Anonymous · 0 0

La cosa piu' difficile che un Cristiano e' chiamato a fare e' andare contro a quella che e' la normale natura umana.
Es. Gli uomini sono chiamati dalla loro natura a fare sesso ma il sesso e' peccato.
Opp. L'uomo e' portato a cercare il piacere ma la sapienza si nasconde dietro la sofferenza e cosi' via.
L'unica cosa che puo' darti la capacita' di superare la tua stessa natura peccatirce e' una fede smisurata.
Ora potrai dire: "Ma e' scritto che la fede e' un dono di Dio!" ma la verita' e' che la fede ci viene concessa in proporzione all'amore che proviamo per Dio.
Se amerai Dio con TUTTO te stessa ed anscolterai i Suoi insegnamenti mettendoli in pratica e persevererai nella Sua Parola(Cristo Gesu'), allora sarai sua discepola ed Egli, prima o poi (Mose' ha atteso 40anni), ti rendera' libera dal peccato, trascendendo la tua normale natura umana.
Il segreto sta' nel PERSEVERARE!!

2007-03-16 01:11:54 · answer #8 · answered by franco 2 · 1 1

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