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Dio, non solo ha creato il mondo, ma pure lo sostiene attraverso la Provvidenza. La Provvidenza, dunque, può essere definita come quell'opera di Dio attraverso la quale Egli preserva tutte le Sue creature, che è attiva in tutto ciò che accade nel mondo, e che dirige tutte le cose al fine prefissato. Essa include tre elementi, dei quali il primo riguarda primariamente l'essere, il secondo l'attività, e il terzo lo scopo ultimo di tutte le cose.
Non vi pare che questa definizione (ufficiale) faccia un po' a pugni col concetto di 'libero arbitrio'?

2007-03-15 11:47:57 · 19 risposte · inviata da Anonymous in Società e culture Religione e spiritualità

x borlotto
E tu non hai niente di meglio da fare che sparare cavolate? Se non ti vanno le domande non rispondere, OK?

2007-03-15 12:38:53 · update #1

19 risposte

La definizione che tu hai scritto non gioca certo a favore del libero arbitrio. se infatti stiamo alla definzione di dio come una creatura perfetta (ossia completa, che ha bisogno solo di sè stessa) ed onniscente, ne consegue che il libero arbitrio esiste solo per chi come me non crede alla sua esistenza.
Dio infatti sapeva benissimo cosa avrebbero fatto individui come Attila, Stalin, Hitler,e consimili. ma li ha creati lo stesso. E ciò che hanno fatto, ha di certo distrutto il libero arbitrio di parecchie persone ( chi mai decide autonomamente di farsi internare in un lager?). Inoltre, se veramente sio sostiene il mondo con la provvidenza, ossia -stando a quello che scrivi - "quell'opera di Dio attraverso la quale Egli preserva tutte le Sue creature", mi riesce difficile pensare come si possa preservare tutti gli esseri umani permettendo la nascita di individui come quelli che ho citato, o provocando terremoti ed inondazion ( eventi che tra l'altro sfuggono totalmente a qualsiasi volontà umana, perchè non siamo certo noi a farli..). Non si capisce poi quale sarebbe il fine di tutto questo: qual'è la necessità di far nascere un individuo sapendo l'orrore che farà, o di permettere catastrofi naturali, oppure di far nascere qualcuno in un paese poverissimo per poi farlo vivere di stenti fino a dieci anni, quando va bene, e magari fargli vedere che esiste un punto del mondo in cui -se lui ci fosse nato - sarebbe stato molto meglio? Questo individuo potrebbe chiedersi "perchè dio mi ha fatto nascere in un mondo povero? non poetva farmi nascere in un mondo migliore? dove sarebbe la sua provvidenza?"
Non c'è scelta: se dio è perfetto ed onniscente, e permette cose simili, il libero arbitrio esiste solo per chi non ci crede, perchè dio lo sa prima cosa farai.
Se tu sai che io fra un mese commetto un crimine, ne conosci tutti i dettagli e non mi denunci, quando la polizia lo viene a sapere ti considera correo. Lo sapevi, ma non tu è importato molto.
Al limite, si può pensare che dio - come diceva Epicuro - di noi non si cura; ma date le premesse, mi riesce molto difficile pensare al fatto che provveda alla nostra esistenza ( la quale farebbe a meno di eventi come quelli citati); e mi sfuggirà sempre lo scopo che avrebbe la nascita di hitler, o uno tsunami; anche di questi eventi, credo che se poteva fare volentieri a meno.


Per mara:

Anzitutto io non SO che tu tra un mese COMMETTI un crimine, al limite posso ipotizzare che tu possa commettere un reato poichè che TU mi hai confidato che tra un mese vorresti/potresti commettere un crimine proprio per il fatto che finchè non lo compi il crimine non esiste.
secondo non posso denunciarti per un crimine non commesso ma posso tutalpiù APPENA COMMETTI IL REATO andare alla polizia a DENUNCIARTI e testimoniare contro di te

Il mio era un esempio; cercherò di spiegarmi meglio: diciamo allorache io ti confido tutti idettagli del mio piano, te ne porto le prove che lo farò, e ti dico che la tua decisione mi è indifferente (ossia se tu mi denunci non farò nulla contro di te). Il tuo dovere è quello di informare la polizia per prevenire la mia azione.
Dio sa tutto in anticipo; quindi non ipotizza che io farò un crimine, ma lo sa bene, anzi quando mi ha creato lo sapeva già. E se io uccido una persona gli tolgo il libero arbitrio di continuare a vivere; creare un essere che uccide tante persone, o mandare un terremoto non sono di certo cose che vanno a vantaggio nostro, e di certo -come ho scritto - sono anche cose di cui noi faremmo volentieri a meno. ciao.

2007-03-15 12:58:26 · answer #1 · answered by Avatar ® 6 · 2 0

Sono un profondo estimatore dei Promessi Sposi, ma il concetto di divina Provvidenza non solo è palesemente in contrasto con il libero arbitrio (anche questo comunque illusorio), ma la sua esistenza è dedotta in modo dolosamente sbagliato, chiudendo gli occhi agli eventi negativi: un po' come, dimenticandosi delle volte in cui è uscita "croce", sostenere di aver trovato una moneta che se lanciata mostra sempre "testa".

EVENTO POSITIVO --> la Divina Provvidenza mi ha aiutato
EVENTO NEGATIVO --> il piani divini sono incomprensibili per una mente limitata come la mia, Dio mi mette alla prova (e aspetto il prossimo evento positivo per poter raffazzonare una motivazione che giustifichi l'evento negativo)

Quando la mente ha bisogno di illudersi e lo vuole, la sua potenza nel perseguire il suo obiettivo, a dispetto di ogni logica, è straordinaria.

2007-03-16 06:29:22 · answer #2 · answered by Bhikkhu 4 · 2 0

Dio: un concetto invalido (anti-concetto)

Per Provvidenza Divina s'intende l'intervento di Dio sugli affari della natura e dell'uomo. Questo e' possibile se Dio viene definito quell'essere onnisciente e onnipotente, creatore dell'universo e di tutto quello che vi e' in esso. In questo concetto, nulla puo' sfuggire alla volonta' di Dio: non cade una foglia che Dio non l'abbia voluto!

Purtroppo, questi concetti contraddicono le leggi della ragione logica. La prima legge e' quella dell'identita', che dice:

Due cose opposte non possono essere entrambe vere nello stesso contesto e nello stesso rispetto.

O l'uomo ha il libero arbitrio e Dio non sa quello che l'uomo fara'; oppure l'uomo non ha il libero arbitrio e Dio sa esattamente quello che ognuno di noi decide di fare in ogni momento della sua vita, come gia' predisposto e voluto da Dio onnisciente.

La legge dell'identita' ci proibisce di credere contemporaneamente nell'onniscienza di Dio e del nostro libero arbitrio.

La seconda legge della logica e' quella del sillogismo che richiede che ad ogni effetto o conseguenza vi sia la causa o premessa corretta.

Quando diciamo che Dio e' onnisciente e onnipotente violiamo la legge del sillogismo in questo modo:

Se Dio e' onnipotente vuol dire che puo' cambiare idea quando vuole. Ma se dovesse cambiare idea di quello che sara' il futuro, non puo' essere onnisciente, poiche' allora non poteva sapere come sara' veramente il futuro dell'universo secondo l'idea nuova che gli verra' in mente in un secondo tempo.

Se Dio e' onnisciente, Egli sa' esattamente come sara' il futuro dell'universo. Ma la conoscenza del futuro gl'impedirebbe di cambiarlo e il suo potere sarebbe quindi limitato alla sua conoscenza. Onniscienza ed onnipotenza si escludono a vicenda, ossia non possono coesistere logicamente.

La logica non e' arbitraria. Non esiste la mia, la tua, e la sua logica. E' il metodo che la natura stessa deve seguire e di cui noi facciamo parte per esistere. In natura non ci sono contraddizioni perche' per ogni effetto c'e' la sua causa precisa. La logica, come la matematica, richiede che noi scopriamo la relazione tra causa ed effetto di ogni cosa ed ogni evento. L'idea stessa di Dio viola tutte le regole della natura e quindi, in logica, e' assolutamente invalida, come sarebbe invalida l'idea di una realta' dove la legge gravitazionale venga contraddetta.

L'esistenza di Dio, percio', come concetto, e' invalida per due motivi fondamentali: non puo' essere dimostrata dall'evidenza dei sensi e viola le leggi naturali della logica.

2007-03-15 21:28:52 · answer #3 · answered by DrEvol 7 · 3 1

Hai ragione!

Se esiste un destino, il libero arbitrio non c'entra assolutamente nulla, e tale affermazione porterebbe molto più in là, perchè potrebbe toccare anche la nota dolente del bene e male, chi lo esercita e perchè - per inciso, qualcuno dice che per raggiungere un bene universale bisogna passare anche dal male ... il perchè non lo so ... o meglio ... lo so ma non lo dico - ed azzererebbe tutte le discussioni riguardo a Dio, del motivo per il quale non interviene nei casi umani ... Ops ... sono andato oltre.

2007-03-15 18:58:57 · answer #4 · answered by Anonymous · 2 0

- Ciò che succede nell'universo si spiega benissimo attraverso le scienze, quindi non si crea la necessità di una provvidenza divina per tutti i fenomeni che accadono.
- La provvidenza non premia i buoni, e non sfavorisce i malvagi. Non è dunque un sistema premio-punizione. Inoltre non a tutti sono concesse le stesse possibilità di vita (morte prematura, handicap ne sono un esempio).
- Se, in vista di un fatto inspiegabile, si pensa ad un miracolo, bisogna rifletterci bene: se si vedesse inequivocabilmente un miracolo, e si avesse la sicurezza che si tratta della forza divina, allora che merito si riceverebbe dall'avere fede? La fede non esisterebbe più se si venerasse qualcosa della cui esistenza noi siamo sicuri, la divinità diventerebbe una sorta di Grande Mazinga da tenersi buono...
Neanche per i religiosi, in sostanza, vedo una gran necessità di una provvidenza, almeno per quanto riguarda la realtà fisica in cui viviamo, mi pare semplicemente una storiella per tener buoni i fedeli...
Se la vita fosse un "banco di prova", a rigor di logica ognuno dovrebbe ricevere premio o punizione DOPO la sua esperienza, a seconda di ciò che ha fatto, e in base a quanto le sue possibilità gli consentivano di fare.

2007-03-15 19:12:08 · answer #5 · answered by Dispretium 2 · 1 0

non fa assolutamente a pugni col libero arbitrio...la Provvidenza va in aliuto di chi sceglie di fare la volontà di Dio...cioè...Dio la dona a tutti ma solo chi sceglie di compiere la sua volontà ne trae beneficio...=)

2007-03-15 18:51:51 · answer #6 · answered by mony 3 · 3 2

no, per me non fa a pugni col libero arbitrio, perchè quest'ultimo è la facoltà di scegliere, la provvidenza però, non si intromette nel libero arbitrio, ma semplicemente guida le sue scelte
ovvero ipotizziamo che io debba scegliere se lanciare pane ai piccioni o meno
ipotizziamo che un piccione abbia fame
la divina provvidenza non si intromette nella mia decisione
io sarò libero di scegliere se tirare o meno il pane ai piccioni
ma se decido di tirarlo, il piccione affamato sarà lì tra gli altri ( per divina provvidenza)
:)

2007-03-16 02:42:42 · answer #7 · answered by Anonymous · 0 0

Ciao!
come altri già ti hanno scritto non credo che il libero arbitrio e la provvidenza siano concetti in contradizione, poichè il libero arbitrio ti permette di scegliere quale via seguire mentre la provvidenza "provvede" affichè tu possa agire verso la strada che hai scelto.
vorrei ribadire che la provvidenza appunto provvede non prevede.

per avatar volevo solo precisare una cosa su una tua affermazione:
"Se tu sai che io fra un mese commetto un crimine, ne conosci tutti i dettagli e non mi denunci, quando la polizia lo viene a sapere ti considera correo. Lo sapevi, ma non tu è importato molto."
Anzitutto io non SO che tu tra un mese COMMETTI un crimine, al limite posso ipotizzare che tu possa commettere un reato poichè che TU mi hai confidato che tra un mese vorresti/potresti commettere un crimine proprio per il fatto che finchè non lo compi il crimine non esiste.
secondo non posso denunciarti per un crimine non commesso ma posso tutalpiù APPENA COMMETTI IL REATO andare alla polizia a DENUNCIARTI e testimoniare contro di te.

Ciaoooooooo
M.

2007-03-16 00:56:09 · answer #8 · answered by Mara C 2 · 0 0

Ti riferisci al concetto di libero arbitrio voluto da noi esseri umani e non da Dio perché non potevamo stare troppo bene e volevamo essere liberi di andare a scoprire anche ciò che ci avrebbe portato fuori dal Suo Regno, dove non ci sarebbe mancato niente.....hai ragione sembra cozzare ma non é così se pensi che Dio stesso, dopo aver creato questo essere si rese conto che forse non aveva compiuto un'opera buona. -Tutto ciò non é buono- ho sbagliato qualcosa- e le dette una compagna poi altre cose ma l'uomo era insaziabile e non ha voluto accettare di stare bene senza capire. La smania di capire dell'uomo ancora oggi ci divora, difatti non lo accettiamo e non ci fidiamo. Quindi ecco ancora un atto di estrema bontà. La Provvidenza divina che continua a preservarci, a proteggerci perché non può abbandonare un Padre, del tutto e per tutto i propri figli anche se hanno sbagliato. Lui é lì che pazientemente ci aspetta che, sperimentato il nostro essere comprendiamo attraverso le nostre sofferenze (dalle quali non ci ha voluto risparmiare) comprendiamo quale sia il nostro fine. Non la morte ma la nostra rinascita grazie al Suo aiuto provvidenziale che avverrà se noi questa volta, non sbaglieremo ancora......
Dio é come un padre che insegna ai propri figli la via che lo conduce a Lui, passando da diverse vie e Lui aspetta e premia soprattutto la "pecorella smarrita".
Ciao, davvero una domanda piena di profondità e che meritava un ragionamento adeguato. Grazie di averla proposta.

2007-03-16 09:29:27 · answer #9 · answered by Anonymous · 1 2

La Provvidenza non è attiva in tutto ciò che accade nel mondo.
Attualmente il governante del mondo è Satana 1 Giov. 5:19
Inoltre, il destino non esiste.
Essendo a immagine di Dio, secondo la Sua somiglianza, l’uomo era dotato di libero arbitrio. Era libero di scegliere di agire bene o male. Con la sua volontaria e amorevole ubbidienza al Creatore, aveva la possibilità di rendere a Dio onore e gloria in misura molto maggiore rispetto alla creazione animale. Poteva lodare intelligentemente Dio per le Sue mirabili qualità e sostenere la Sua sovranità. Ma la libertà di Adamo era una libertà relativa, non assoluta. Avrebbe potuto continuare a vivere felice solo se avesse riconosciuto la sovranità di Geova. Questo era indicato dall’albero della conoscenza del bene e del male, il cui frutto Adamo non doveva mangiare. Mangiarne sarebbe stato un atto di disubbidienza, una ribellione alla sovranità di Dio. — Ge 2:9, 16, 17.

Essendo Adamo “figlio di Dio” (Lu 3:38), la sua relazione con Dio era quella di un figlio verso il padre, per cui avrebbe dovuto ubbidire. Inoltre Dio creò l’uomo con un innato desiderio di adorare. Questo desiderio, se stravolto, avrebbe portato l’uomo nella direzione sbagliata e annullato la sua libertà, rendendolo schiavo di ciò che era stato creato anziché del Creatore. Ciò a sua volta avrebbe provocato la degradazione dell’uomo.

2007-03-16 02:50:00 · answer #10 · answered by Out 5 · 1 2

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