English Deutsch Français Italiano Español Português 繁體中文 Bahasa Indonesia Tiếng Việt ภาษาไทย
Tutte le categorie

La fisica moderna ha dimostrato da tempo che materia ed energia sono la stessa cosa (dualismo onda-particella) e le piu' moderne ricerche dimostrano che il vuoto non esiste ma tutto lo spazio e' attraversato da flussi energetici continui (cosa a cui tra l'altro erano gia' arrivati i saggi vedici indiani piu' di 3000 anni fa)
non basta questo per sentirsi parte integrante dell'universo?
non e' questa continua trasformazione energetica sufficente a darci una visione eterna del nostro essere?
Dopo la morte del nostro corpo noi "saremo" di nuovo nel circolo energetico, non e' questa l'immortalita' che tutte le religioni ci prospettano?
che bisogno c'e' di pensare ad un Dio Padre o Regista o Giustiziere o Giudice per avere una "spiritualita" o piu' semplicemente per essere rispettosi di cio' che e' oltre a noi (uomo, animale, vegetale o minerale che sia)?

2007-03-15 10:18:07 · 19 risposte · inviata da Anonymous in Società e culture Religione e spiritualità

x marina p.: e chi ti ha detto che mi da' fastidio?

2007-03-15 11:08:12 · update #1

vedo che per molti di voi la "spiritualita'" sta' tutta nella speranza di sopravvivere alla vostra morte terrena, d'altronde per questo nascono le religioni di salvezza (a partire dall'ebraismo): vivi tranquillo e senza protestare questa vita tanto poi avrai l'eternita' per rifarti...
Dio Padre (Padrone) e Creatore nasce con la gerarchizzazione della societa' (un Re - un Dio e a lui devi la vita e l'obbedienza), nelle societa' non gerarchizzate Dio o non esiste o e' Fratello, un membro della tribu' come gli altri o l'animale che temi, la pianta che ti nutre, la Terra stessa
La religione e' da sempre uno strumento di potere terreno, a volte mooolto terreno, altra cosa e' la spiritualita', intesa come sentirsi parte di qualcosa di oltre e piu' grande di noi, che, secondo me, non necessita' di divinita' creatrici o tantomeno giudicatrici, ne' tantomeno di sperare in una vita futura

2007-03-15 11:33:50 · update #2

di nuovo per maria p. (non marina, scusa): se l'anima non viene "registrata" dagli "esperimenti" dei quali parli, non puo' voler dire che semplicemente nonn esiste?

2007-03-15 11:36:37 · update #3

19 risposte

Quando poi stai male o qualcuno dei tuoi cari sta male ti vedo già in ginocchio sui ceci sotto l'altare della Madonna a invocare grazia.
Contempla il Santissimo Sacramento.
E Prega per chi ti sta caro.

2007-03-15 11:54:35 · answer #1 · answered by Anonymous · 1 1

io ho bisogno di credere che esista dio e una vita dopo la morte altrimenti non riuscire ad affrontare la vita....ho perso mio padre, mio cugino e i miei 2 migliori amici......loro sono degli angeli, anzi i miei angeli custodi......e prima o poi ci rincontreremo in cielo...se non credessi a tutto cio' la mia vita non avrebbe senso, sarebbe vuota, inutile!!

2007-03-15 21:35:24 · answer #2 · answered by Anonymous · 1 0

Il bisogno di credere si chiama fede. Questo sentimento esiste principalmente in chi ama piu' l'illusione della realta'. Una delle ragioni per cui credere in Dio o nella vita eterna dell'anima e' che la fede non richiede sforzo mentale, mentre la scoperta della verita' richiede serio lavoro di logica.

La ragione e' l'unico mezzo che ci permette di distinguere il vero dal falso. La fede e' arbitraria, la ragione logica no.

2007-03-15 16:21:03 · answer #3 · answered by DrEvol 7 · 1 0

Cerca di confessarti e prova ad andare in chiesa, poi mi dici come ti sentirai!!!

2007-03-15 10:58:13 · answer #4 · answered by Anonymous · 2 1

e se dio fosse quell'energia di cui parli, ovvero quella che si trova in ogni essere vivente e non, quella che nutre il cielo e il più piccolo atomo, quello che ci rende vivi?

2007-03-15 10:21:51 · answer #5 · answered by mago merlino 3 · 1 0

Chi afferma infatti che ha necessità della Religione, del buon Dio in step with definirei i propri principi etici e morali, intende dire in realtà che ha bisogno di uno Stato di Polizia. Di uno Stato di Polizia mentale che i credenti chiamano Dio e in cui perennemente vivono ostaggi di una forma di controllo che dissuade mediante intimidazioni sanzionatrici e interdice comportamenti riprovevoli. E' questo il loro clamoroso autogoal quando sostengono che senza Dio non vi è morale. Confermano che sono massa unica alla mercé di un’unica morale - divina e dei suoi ministri - che li manovra. Prelibatezza in step with mio ateismo. ciao

2016-12-19 06:15:39 · answer #6 · answered by Anonymous · 0 0

ciao ciroannibale
io non metto in dubbio che tutto ciò che hai scritto sia vero, anche perchè non è esattamente il mio campo
tuttavia, non capisco il nesso tra queste affermazioni scientifiche e dio
certo se io mi creassi un dio solo per rispondere ai misteri dello spazio profondo, non ne dovrei più sentire il bisogno, nel momeno in cui fratello flusso energetico ne diventa il padre (da leggersi con sorriso) ma dicendo questo tu hai già categorizzato il credente come persona il cui unico desiderio e bisogno è quello di spiegarsi l'infinito
come ti ha detto hearth, difficile svelare i misteri con ciò che di più misterioso esiste
magari una persona non ha fede in dio solo perchè non sa spiegarsi i fuochi fatui o si sente tanto bisognoso o solo soletto o sta attraversando un brutto periodo, voglio dire, esiste qualcosa di più maturo all'interno della sfera della fede, non credi?

2007-03-15 20:19:02 · answer #7 · answered by Anonymous · 0 0

Non saremo realmente "noi" a essere reintrodotti nel "circolo energetico" alla nostra morte, ma il nostro corpo. Cosa ne è della nostra individualità, se veniamo rimescolati dentro il "calderone universale" alla stessa stregua di un sasso o di un pezzo di legno? Evidentemente questo è un qualcosa che va perso, o che segue una sorte differente: e siccome nell'universo "nulla si crea né si distrugge", sono propenso a credere che questa individualità (chiamiamola anima se vuoi) sia eterna... in entrambe le direzioni temporali. Quella che descrivi tu è l'eternità della materia, non quella del nostro essere.

Non c'è nessun bisogno di credere in Dio per avere una spiritualità, prova né è il buddhismo che non fa riferimento a nessun dio (ma che nemmeno nega l'esistenza di esseri sovrannaturali, come alcuni atei-simil-buddhisti-di-stampo-newage vorrebbero far credere). Però, se esamini le tradizioni religiose vedrai che in quasi tutte l'origine della moralità è sempre Dio.

2007-03-15 10:45:19 · answer #8 · answered by Chuang Tzu 4 · 0 0

E' vero: materia ed energia sono la stessa cosa sotto due aspetti diversi, come il legno è "fuoco potenziale", mentre il fuoco è "fuoco reale".
Il fatto che la nostra carne si decomponga e diventi altro non dimostra che noi stessi veniamo "riciclati" in questo mondo, perchè noi non siamo il nostro corpo, ma ben altro.
Io credo che la Bibbia abbia ragione, e che la nostra anima, finita la vita dell'individuo, vada al Creatore per render conto di come ha vissuto e raccogliere ciò che ha seminato, ma soprattutto per ricevere le conseguenze dell'aver accettato o rifiutato l'amore di Dio per lui.

2007-03-15 10:32:43 · answer #9 · answered by Anonymous · 2 2

La fonte di tutta l'energia di cui parli non può essere altri che Dio come dice Isaia 40:25-26...“ a chi potete assomigliarmi perché io gli sia uguagliato?” dice il Santo. “Alzate gli occhi in alto e vedete. Chi ha creato queste cose? Colui che ne fa uscire l’esercito (delle stelle) perfino a numero, che tutte chiama perfino per nome. A motivo dell’abbondanza di energia dinamica, essendo egli anche vigoroso in potenza, non [ne] manca nessuna.”

2007-03-15 10:25:35 · answer #10 · answered by Out 5 · 1 1

fedest.com, questions and answers