Secondo voi è possibile essere amati non per ciò che si è, ma per ciò che si rappresenta?
Essere amati perchè si è figli, perchè si è madri, padri, fratelli, sorelle, amici, compagni, colleghi, conoscenti, attori, musicisti, pittori, scultori o quant'altro, ma non per ciò che realmente siamo e non perchè non ci conoscano, ma perchè in noi riescono a vedere solo la nostra rappresentazione, il nostro alter ego sociale e non la vera essenza
se mia madre avesse avuto un'altro figlio al mio posto, un'alter ego diverso da me, lo avrebbe amato allo stesso modo o no?
L'amore che riceviamo è unico ed esclusivo oppure è solo casualmente riservato a noi per nascita o posizione?
2007-03-15
06:15:15
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6 risposte
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inviata da
Anonymous
in
Scienze sociali
➔ Antropologia
vale hai colto nel segno
ci amerebbero comunque, qualsiasi cosa facessimo
questo è amore? O dedizione?
2007-03-15
07:08:03 ·
update #1
enomisomnia, sbaglio o lo dici perchè la conosci meglio di lui?
predicatore, mi piacerebbe fosse così, ma anche in questo io vedo una folla di gente che plaude il papa e non capisce una sola parola di quello che dice, io non sono mio fratello ma come dice vale mia madre mi amerebbe a prescindere
2007-03-15
07:09:44 ·
update #2
serapide, tu parti dal singolo verso gli altri e hai ragione, ma il mio problema è capire quando questo avviene dall'esterno verso di me
2007-03-15
07:10:51 ·
update #3
maral, che tristezza, lo sapevo che non mi volevano bene!
2007-03-15
20:43:13 ·
update #4
le sonay, dunque io sono ciò che di me rimane durante la mia assenza?
poetico in effetti, ma chi mi dice che di me rimanga ciò che sono e non la mia rappresentazione?
2007-03-16
04:12:53 ·
update #5
La questione che tu sollevi è molto sottile. Ciascuno di noi vorrebbe essere amato per quello che è davvero (ammesso poi che sappiamo cosa siamo davvero, diciamo per l'immagine che abbiamo di noi stessi), ma ciascuno di noi quasi ama la rappresentazione che si fa dell'altro piuttosto che l'altro nella sua interezza concreta. Per questo è molto facile innamorarsi e molto difficile amare. Nell'innamorarsi noi proiettiamo sull'altro l'immagine ideale che abbiamo dell'altro in astratto dentro di noi. Innamorandoci in realtà amiamo ciò di cui abbiamo bisogno inconsciamente in forma di immagine esterna, amiamo il nostro innamoramento. Ma poi, siccome sempre questa immagine non è mai l'oggetto reale e non potrà nemmeno mai esserlo, ecco che quando iniziamo a constatarlo ci disinnamoriamo e andiamo a cercare un altro lui o un'altra lei su cui poterla proiettare. La difficoltà dell'amore maturo (che è una capacità di pochi, soprattutto oggi che siamo sempre in ascolto di noi stessi e delle nostre giuste esigenze) sta invece proprio nel riconoscere la realtà dell'altro, le inevitabili differenze dall'archetipo che cerchiamo (madre, padre, figlio, eroe, saggio ecc. ecc.) e scoprire che amare una persona vera fatta di carne, ossa e viscere, oltreché di anima, è infinitamente più completo che non amare una nostra immagine ideale. In sostanza molti crederanno di amarti per te stessa, ma in realtà ti ameranno sempre e solo per l'immagine che tuo essere riflette e finché lo riflette. Abbi molta cura di quei pochi che sanno vederti sotto questa immagine perché è difficilissimo trovarne altri.
2007-03-15 07:56:54
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answer #1
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answered by etcetera 7
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Credo che il segno che lasci con chi vive vicino a te è il biglietto del tuo carattere. Mi spiego meglio. A secondo come ti esprimi e ti atteggi può sviluppare sentimenti positivi o negativi dalle persone care a te. Il punto è che molte volte, dall'altra parte, non c'è comprensione di ciò che provi veramente. Non è facile essere compresi. Capita a volte che le parole che si dicono vengano fraintese e non fanno vedere le vere intenzioni del cuore. Forse manca il vero ascolto da una parte e chiarezza dall'altra . E' difficile trovare l'armonia della vera comprensione, ma non è impossibile. Credo che i veri amici possano vedere meglio ciò che i 'parenti' non vedono. Spero di essere stato d'aiuto a rispondere alla tua tale domanda.
2007-03-16 05:41:36
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answer #2
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answered by le_sonay 1
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L'amor filiale e in genere tra parenti è, secondo me, naturale e deriva dal rapporto stesso di consanguineità, mentre il rapporto con persone estranee dal nostro nucleo familiare, lo scegliamo noi e molto spesso è più intenso proprio in virtù di questo, è un rapporto che non è subordinato a nulla se non al solo feeling che ci lega con quella determinata persona ... ciao e bella vita :-)
2007-03-15 13:59:54
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answer #3
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answered by Anonymous
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Non puoi essere amata per una rappresentazione perchè non puoi rappresentare ciò che non sei!
L'alter ego sociale di te stessa sei sempre tu!
Tuo fratello non è il tuo alter ego e verrebbe amato per quello che è, non perchè sia possibile scambiarlo.
L'accondiscendenza e l'ipocrisia puoi darli a chiunque, ma il rispetto e l'amore solo a chi rispetti ed ami.
Lo puoi vedere anche nella vita pubblica, Benedetto XVI e Giovanni Paolo II occupano ( beh uno ha occupato) lo stesso posto nella Chiesa Cattolica, ma ben diverso è il rispetto e l'amore che sono stati riservati per loro.
Essi ricevono l'amore che esprimono e così è per tutti.
Che la Verità e l'Amore ti accompagnino per sempre!
Ope o non sempre chi ti batte le mani lo fa con sincerità, poi ognuno approva o mostra approvazione per mille motivi, ma qui stavamo parlando di amore e non di ipocrisia.
L'amore per i figli è fortissimo e quasi cieco, ma è facilmente giustificabile sia con l'ovvio assunto della protezione del proprio patrimonio genetico, sia con il fatto che come puoi non amare una persona che hai visto nascere, aiutato a crescere ed hai accettato profondamente perchè giorno per giorno hai seguito ed hai condiviso la sua vita? Non credo sia possibile rinnegare questo, ma ogni figlio comunque sarà trattato per quello che è, al di là dell'amore che provi per lui.
2007-03-15 13:30:29
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answer #4
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answered by Anonymous
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una ragazza che lavora da me si sta sposando, ma il suo fidanzato non la conosce realemente perchè di se gli offre solo un'immagine speculare è giusto questo? ti dico comunque una cosa, alter ego, altro io, fa parte di noi, siamo noi in io es e superio, siamo noi nelle varie sfaccettature, siamo l'uno, nessuno e centomila pirandelliano, ma sempre noi siamo
2007-03-15 13:27:44
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answer #5
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answered by Anonymous
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Bella domanda.......hai ragione, non so se esiste una risposta alla tua domanda, in effetti i pittori più amati sono quelli che fanno bei quadri, i musicisti più famosi vengono amati per le loro belle canzoni, gli attori vengono amati perchè sono belli e sanno recitare e anche noi figli, noi madri, noi padri, fratelli e sorelle siamo amati come se DOVESSIMO essere amati proprio perchè c'è un legame di sangue, qualcosa che a priori, a prescindere dal nostro modo di essere, ci lega all'altro. Possiamo anche essere i figli più insopportabili e deludenti della terra, i nostri genitori ci amerebbero comunque.Credo sia la stessa cosa per l'amore verso l'altro sesso.Si chiama Amore Incondizionato, noi amiamo il nostro/a ragazzo/a per quello che è, se veramente siamo innamorati di lui/lei, anche se a volte sbagliano, ci fanno soffrire e ci fanno arrabbiare, noi li amiamo comunque, è un'amore incondizionato, senza limiti, senza spiegazioni, senza motivi ne scopi ne cause. E' l'amore è proprio questo il sentimento più strano, assurdo, forte e stravolgente che esiste e proprio per questo che non c'è un motivo a PERCHE' SI AMA. Ne abbiamo bisogno, ci fa vivere, noi figli siamo la vita dei nostri genitori, senza di noi sarebbero nulla(o almeno così dicono ^_^) siamo la loro Ragione Di Vita...e credo non ci sia nient'altro da dire....................ciau!
2007-03-15 13:27:21
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answer #6
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answered by Camila 3
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