Mi piacciono i tuoi apologhi.
Ma ogni storia è bella perché ognuno può ricavarne gli insegnamenti che vuole.
Io ne traggo uno cinico.Ad altri trarne una morale edificante sulla futilità dei beni terreni.
Dopo aver accumulato una fortuna, perché non se l'è goduta e dissipata, anziché lasciarla all'inetto (e per giunta ingrato) figlio Rino?
Se fossimo negli USA avrebbe potuto diseredarlo.
PS: magari alla fine tutto ciò che è di questo mondo (non solo un bene materiale, ma anche un sucesso piccolo o grande) finisce e ce ne rendiamo conto, ma nel frattempo ci dà godimento o soddisfazione. Per un attimo forse, ma per quell'attimo ci ha reso felici.
PPS: mi rendo perfettamente conto di come qst parole non siano consone all'abito
2007-03-14 03:48:05
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answer #1
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answered by ? 7
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ha capito che nella vita è inutile ammazzarsi per ottenere il successo e il denaro, tanto poi con la morte si perde tutto...persino l'amore...tutto..ma è inutile preoccuparsi di qst...la vita va vissuta al massimo non sacrificando i sentimenti, ogni giorno lottando per ottenere quello che si vuole e non pensare alla morte dato che qnd ci sarà lei noi non ci saremo più
2007-03-14 02:46:35
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answer #2
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answered by aledp10 2
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serapide........
te la do io la mia metafora.....
ma la mia è reale....
dopo tutta una vita gettata di mio padre, dopo tutta una vita in cui io lo ho odiato con tutte le mie forze, dopo tutta una vita in cui mi sono chiesta se di qualche tipo di affetto potevo mai essere stata amata.....
è venuto il momento della sua fine imminente.
Un giorno mi ha chiamata al suo capezzale, con voce sommessa mi ha detto....vieni quì devo dirti una cosa..ho pensato, ecco, è giunto il momento, sente di lasciarmi il suo ultimo messaggio, l'unico, lo stesso che ho aspettato da sempre.
Mi sono avvicinata, il mio cuore usciva dal mio corpo, lui ha sottratto da sotto il letto un sacchetto avvolto da carta bianca
lo ho aperto.
Conteneva la sua cacca.
Non aggiungo altro, se mi è concesso.
2007-03-14 02:22:47
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answer #3
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answered by Anonymous
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secondo me,cm la maggior parte dll xsone rikke si è reso conto solo qnd stava x morire ke tt le sue rikkezze nn se le poteva portare nella tomba e ke quindi le ha accumulate x nulla..e tt il tempo sprecato ad accumulare poteva usarlo x amare le xsone a cui voleva bn e ke volevano bn a lui..
2007-03-14 02:18:37
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answer #4
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answered by meikoakizuki_ma 2
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Sicuramente curare più il mondo interiore di quanto non avesse fatto lui.
2007-03-14 02:18:13
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answer #5
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answered by oniric 5
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Non è che la ricchezza non dia felicità...
Il fatto che forse quell'uomo comprende è che Il valore di una qualsiasi cosa è inversamente proporzionale alla sua possibilità d'essere ottenuta in cambio di denaro; e più alta è la cifra di denaro pagata per tale cosa, maggiore sarà la perdita di valore che occorrerà in tal caso.
In quel momento, capisce che non può comprare ne' la vita ne' la morte allontanandola, ha paura, perchè non sa che la morte non esiste, quindi non ha la mente serena ed il cuore pronto: ha fallito in ciò che doveva apprendere vivendo: e cioè che
la vera ricchezza non dipende dall'abbondanza dei beni materiali, ma da una mente serena. E lui non è sereno.
Anche se fosse stato povero.
2007-03-16 05:55:47
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answer #6
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answered by silvia*** 5
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che il figlio non sapeva che la sera prima,il padre sapendo di dover morire aveva tentato di raddoppiare tutto il suo patrimonio a poker!!!!!
2007-03-14 03:04:12
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answer #7
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answered by roxid79 3
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non era così povero se aveva vicino a se, in quel momento, un figlio che gli stringeva la mano... avrebbe potuto far meglio magari... tutto possiamo farlo... ciao dino..
2007-03-14 02:23:28
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answer #8
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answered by testina 4
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i soldi non fanno la felicità, le esperienze e l'amore ti fanno felice.
2007-03-14 02:17:14
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answer #9
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answered by 125 5
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Questa storia rispecchia molto la mia filosofia attuale di vita.
Il padre era una persona molto ricca e potente della quale ovviamente si poteva dire che aveva ottenuto tutto quello che poteva volere dalla vita, ma è veramente così? Questa è l'opinione altrui, l'opinione di un pubblico esterno che a volte non capisce cosa sta a giudicare e pensa che la felicità sia data da come quella determinata perosna appare in pubblico.
Ma a volte le persone più ricche sono anche quelle più tristi, chissà se quell'uomo voleva davvero viverla in quel modo la sua vita, chissà cosa pensava quando era giovane, quali traguardi si era preposto.
Alla fine chi era lui? Era una persona che aveva faticato molto per raggiungere i suoi scopi, una persona che molto probabilmente aveva preposto gli affari a tutto il resto, una persona che, una volta arrivata alla fine dei suoi giorni si sarebbe ritrovata senza niente.
Questa storia intende farci capire che quello che tu possiedi alla fine non vale niente; puoi essere ricco quanto vuoi, puoi possedere tutto il sapere di questo mondo ma di fronte alla morte tutte queste cose non ti possono servire. L'unica cosa che ti può far affrontare da ricco la morte è il sapere che tutti i beni immateriali di cui potevi disporre (amore, amicizia, famiglia, ecc.) li hai avuti e li hai sfruttati, è questa la vera felicità.
Finisco dicendo che ogni singola persona non troverà mai la ricchezza studiando assiduamente o lavorando allo stesso modo, per carità, sono cose che indubbiamente servono pure ma passano in secondo piano di fronte all'impegno più grande che prende ognuno nell'atto di nascere: quello della vita. E ricordate, se siete poveri di cultura o poveri di tasche non è la fine del mondo. Perchè solo quando sarete poveri di amore, amicizia, felicita... (cioè tutti i beni dell'animo) vi potrete considerare davvero pezzenti.
2007-03-14 05:35:52
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answer #10
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answered by Yankee n° 1 2
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