una volta ho fatto anch'io una domanda del genere e non me l'hanno calcolata un granchè...cmq la domanda è argutamente speculativa e probabilmente hai avuto il mio stesso intento nel volerla proporre... ti rispondo dunque con piacere: secondo me l'umiltà è un atteggiamento interiore che matura a partire dall'intuizione della miseria della condizione umana; quest'intuizione è pura, cioè equilibrata, solo in Dio ( intendendo per Dio quello dei cattolici, per quanto mi riguarda), e, molto spesso, essa è addirittura frutto di un dono di Dio. Fuori da un contesto cristiano cattolico, a mio modesto modo di vedere, questo atteggiamento interiore subisce variazioni, deformazioni, viziature....in poche parole l'umiltà perfetta, fino a prova contraria, è stata, finora, solo prerogativa degli uomini di Dio, a partire dall'esempio eccelso fornito da Gesù e Maria, a continuare con S. Francesco, Madre Teresa di Calcutta e tutti quelgi altri eroi della fede che risulterebbe impossibile elencare uno per uno....
per quanto riguarda la modestia(quella vera), non credo sia qualcosa di molto diverso dall'umiltà, in quanto una persona umile è automaticamente modesta...però, mentre può esistere la falsa modestia( quella che si mostra "di facciata" nei confronti degli altri uomini), credo che sia difficile che possa esistere una falsa umiltà, in quanto l'umiltà è la modestia che si esprime, prima di tutto, nei confonti di Dio, e, a meno che non vogliamo mentire a noi stessi, è difficile che si possa portare avanti alla lunga un rapporto falso con Dio.
2007-03-13 09:41:14
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answer #1
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answered by Spiccy 3
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Riconoscere i propri limiti e difetti, pur cercando di migliorare, e riconoscere le capacità e virtù che hanno gli altri, quando ne hanno, chiaro!
2007-03-13 16:21:23
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answer #2
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answered by gardengate 4
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Nel mondo cattolico questo è Tempo di Quaresima. Volevo proporti un brano tratto dai fioretti di San Francesco dove è narrata una sua Quaresima. Egli, ospite di un suo devoto in un casale vicino al lago di Perugia, gli chiese di fare quella Quaresima in un'isola del lago. Riporto integralmente il brano, scritto in un italiano un pò arcaico, tuttavia comprensibilissimo.
"Santo Francesco pregò questo suo divoto, che per amor di Cristo lo portasse colla sua navicella in una isola del lago dove non abitasse persona, e questo facesse la notte del dì della Cenere, sì che persona non se ne avvedesse. E costui, per l'amore della grande divozione ch'aveva a santo Francesco, sollecitamente adempiette il suo priego e portollo alla detta isola; e santo Francesco non portò seco se non due panetti. Ed essendo giunto nell'isola, e l'amico partendosi per tornare a casa, santo Francesco il pregò caramente che non rivelasse a persona come fosse ivi, ed egli non venisse per lui se non il Giovedì santo. E così si partì colui, e santo Francesco rimase solo.
E non essendovi nessuna abitazione nella quale si potesse riducere, entrò in una siepe molto folta, la quale molti pruni e arbuscelli aveano acconcio a modo d'uno covacciolo ovvero d'una capannetta, e in questo cotale luogo si puose in orazione e a contemplare le cose celestiali. E ivi stette tutta la Quaresima senza mangiare e senza bere, altro che la metà d'un di quelli panetti, secondo che trovò il suo divoto il Giovedì santo, quando tornò a lui; il quale trovò di due panetti uno intero e mezzo, e l'altro mezzo si crede che santo Francesco mangiasse per reverenza del digiuno di Cristo benedetto, il quale digiunò quaranta dì e quaranta notti senza pigliare nessuno cibo materiale. E così con quel mezzo pane cacciò da sé il veleno della vanagloria, e ad esempio di Cristo digiunò quaranta di e quaranta notti."
Soltanto San Francesco é stato un vero esempio di umiltà.
Ciao!
2007-03-14 10:43:53
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answer #3
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answered by Anonymous
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significa "essere"....più che apparire
2007-03-13 19:10:55
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answer #4
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answered by testina 4
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Decalogo della virtù degli umili:
- Mettere a disposizione degli altri, ma in sordina, le nostre capacità.
- Non esaltare i nostri pregi e anzi sminuirne le qualità.
- I nostri atteggiamenti devono essere improntati alla serietà.
- L'abbigliamento e tutto ciò che è esteriore, deve essere sobrio.
- Riconoscere senza tentennamenti le qualità di chi ci è vicino.
- Saper ascoltare gli altri con pazienza.
- Moderare il tono della voce nell'esporre le nostre idee.
- Saper ingabbiare e reprimere il nostro orgoglio.
- Essere pienamente consapevole dei propri limiti.
- Vietato rincorrere successi.
Riassumendo, essere umili, significa la contrapposizione totale a ciò che è arroganza, orgoglio e superbia.
(Il decalogo non è certo in ordine di importanza ma è solo improvvisazione).
2007-03-13 16:58:21
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answer #5
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answered by enrico nono 4
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Avere la predisposizione ad ascoltare i consigli degli altri e ammetere i propri sbagli.
2007-03-13 16:50:39
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answer #6
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answered by Anonymous
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Umile è colui che sa vivere bene con quello che ha, che non prova invidia per cose ( non necessariamente materiali ) che altri hanno e che quando si trova in una situazione di " superiorità " rispetto agli altri non lo fa pesare, ma anzi, fa in modo di far sentire gli altri importanti.
In effetti come ha già detto Shivan15, l'umile è virtuoso.
2007-03-13 16:33:10
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answer #7
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answered by solosoletto 2
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non montarsi mai la testa
2007-03-13 16:29:52
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answer #8
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answered by ricky 6
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Personalmente riterrei umile non chi possiede pochi beni nè chi umilia o viene umiliato, bensì colui che fà della modestia il suo valore e che evita di farsi tentare dall'avidità o dalla disperata ricerca dei classici 15 minuti di celebrità (fattori che dominano in certi angoli dell'attuale società, temo)
L'umile è dunque il virtuoso
2007-03-13 16:24:25
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answer #9
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answered by Anonymous
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si può pensare di essere bravi ma si devono riconoscere i propri limiti e poi non sbandierare gratuitamente un successo.
2007-03-13 16:23:44
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answer #10
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answered by lisa 6
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