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Ciao
Maori

2007-03-13 06:32:01 · 19 risposte · inviata da Anonymous in Scienze sociali Psicologia

19 risposte

Ti racconto una storia...

C'era una volta, in un piccolo paesino, un re che regnava sul suo popolo.
Un giorno arrivarono degli stranieri, per vendere delle merci e fare rifornimenti.
Lasciarono nel paese, nel pozzo della piazza, dell'acqua magica... tutti ne bevvero perche era il pozzo dove il popolo prendeva da bere.
Tutti tranne la famiglia reale che aveva un pozzo privato nel castello.
Gli abitanti divennero tutti folli, facendo cose pazze, dicendo assurdità e il re era in panico. Non sapeva cosa fare! il popolo insorse perche non volevano un re che diceva cose sensa senso. In realta erano loro che non capivano.
Cosi il re decise di fuggire ma la moglie disse:" che re sei se scappi nel momento del bisogno? beviamo anche noi di quella fonte"
cosi bevvero anche loro dalla fonte magica e cominiarono a dire pazzie. il popolo era felice di avere un re che finalmente li capiva!

"Sono come un fiume che scorre" Paulo Coleho.

2007-03-13 06:45:45 · answer #1 · answered by Edgar 6 · 4 0

Premesso che al giorno d'oggi la parola follia non fa più parte del vocabolario tecnico dei medici, io la intendo come una forma accentuata di distacco dalla realtà.

Immagino il folle come chi vive in un suo mondo interiore, dove gli impulsi interiori sono più importanti dei sensi. I deliri, in fondo sono suoni e visioni interiori, che non corrispondono a ciò che le orecchie e gli occhi possono mettere a fuoco.

Se la follia si definisce in base alla realtà è chiaro che essa è un concetto relativo e variabile, in quanto ciò che definisce la realtà non è affatto univoco.

Si potrebbe dire che il folle è colui che si discosta molto dal sentire della maggioranza, che non ha le reazioni tipiche della maggioranza.

E' chiaro quindi che in altri tempi o in altre culture può essere considerato folle chi a noi sembra normale o viceversa. Ad esempio la pedofilia era una pratica socialmente accettata nell'antica grecia, mentre noi la consideriamo un'orribile aberrazione. Mentre gli attuali costumi sessuali occidentali sarebbero stati giudicati folli (oltre che demoniaci) nel medioevo.

La follia è spesso messa in relazione con la genialità. Il genio, come il folle, si discosta dalla norma, non vede e non sente la realtà come la massa dei suoi contemporanei. Spesso le due figure si confondono. Tuttavia il genio -secondo me- si differenzia dal folle se ed in quanto, riesce a creare una NUOVA visione della realtà (penso a Galileo a Leonardo), più accettabile di quella precedente. In altri casi il genio si manifesta nell'attività artistica o filosofica e qui davvero il confine con la follia non è più tanto sicuro (penso a Holderlin, a Nietzche)-

Immagino la follia come una condizione di dolorosa debolezza (dovuta, in parte, alla società dei normali, ed in parte ad una sua caratteristica propria).

Non so dire se questo stato, che ripeto, non è più riconosciuto scientificamente, sia innato o frutto del condizionamento esterno. Credo che tutte e due le componenti giochino un ruolo.

Immagino, infine, la follia come una specie di inconscia difesa. Un involontario tentativo di sottrarsi al dolore della vita, confinandosi in un margine di illusione.

2007-03-13 13:51:08 · answer #2 · answered by brent 3 · 4 0

Avendone vissuto di riflesso un pochino, molto dolore oserei dire il dolore assoluto
Ti parlo di Paolo la sua follia erano le piccole cose i calzini, i dischi suonati sul giradischi Philips la migliore marca del mondo l'unico regalo di suo padre.
Ti racconto la follia di Francesca che vedeva le farfalle, l'unica cosa bella della sua vita distrutta da una madre alcolizzata
Ricordo Marco L'uomo frigorifero o lavatrice, tanto si sentiva poco da preferire imitare l'immobile
Andrea bambino a 40 anni, parlava la sua lingua misteriosa. La sua storia non la raccontero' mai
Cos'e' la follia? non lo so, a volte intravvedi qualcosa ma e' sfuggevole, non riesci ad afferarla ti fa paura, sono scampoli d'anima che emergono dal caos e dal dolore di queste persone che in fondo ho amato.

2007-03-13 14:06:47 · answer #3 · answered by dottor K 7 · 3 0

La follia è quando non sai più perchè stai facendo quel che stai facendo e non riesci a smettere...

2007-03-13 13:47:45 · answer #4 · answered by ammazzoiltempo 6 · 2 0

per me è la mia routine giornaliera....!!!!!!!!amo essere folle...e contagiare chiunque!ci sarebbero meno problemi e ci sarebbe Più istintività positiva.

2007-03-13 15:03:41 · answer #5 · answered by eva 2 · 1 0

la follia è lasciarsi completamente andare ad un solletichìo proveniente dal proprio cervelletto... e fluire, fluire, fluire liberi guidati SOLO da quel solletichìo...
:P

2007-03-13 14:56:14 · answer #6 · answered by peppermint patty 3 · 1 0

per me la follia è uno stato mentale, un modo di vivere. non è nè alterazione nè psicosi.....è lo stato primitivo, l'essenza

2007-03-13 14:54:50 · answer #7 · answered by valigaia83 5 · 1 0

non lo so ma...
ho paura che sto impazzendo...

2007-03-13 14:22:38 · answer #8 · answered by Lara Zivago 4 · 2 1

Essere fuori dagli schemi che la società ci ha imposto.

Io mi sento folle...nel senso di "diversa" dagli altri...

Però mi piace...cavolo se mi piace!!!

Ciao
Fly :-D

2007-03-13 13:52:54 · answer #9 · answered by Anonymous · 1 0

Beh, se Erasmo da Rotterdam ne ha scritto un famoso elogio...e Foucault (La follia nell'età classica), un famoso saggio...direi che la domanda è ad ampio spettro, poichè si va dalla bella follia alla follia distruttiva...direi un'iperealizzazione del pensiero.

2007-03-13 13:49:33 · answer #10 · answered by capocantiere 3 · 1 0

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