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5 risposte

scarica la legge costituzionale 3 del 2001 e ci trovi la riforma del titolo V con l'elenco delle materie di legislazione essclusva delle regioni

2007-03-12 23:58:39 · answer #1 · answered by gianni 3 · 1 0

art 117 della costituzione italiana: nella prima parte dell'articolo c'è tutto l'elenco della potestà legislativa esercitata dallo Stato, poi ti dice: spetta alle regioni la potestà legislativa in riferimento ad ogni materia non espressamente riservata alla legislazione dello Stato.

2007-03-12 23:47:29 · answer #2 · answered by MoraV 3 · 1 0

leggiti l'articolo 117..è lungo..

2007-03-12 23:34:57 · answer #3 · answered by emy87ct 3 · 1 0

art 117 Cost!

2007-03-13 14:44:10 · answer #4 · answered by ELIZABETH 6 · 0 0

SECONDA CONFERENZA DEI PRESIDENTI DELLE REGIONI
A POTERE LEGISLATIVO

LIEGI

15 NOVEMBRE 2001

Verso un rafforzamento del ruolo delle Regioni a potere legislativo all’interno dell’Unione Europea

Risoluzione

Su iniziativa del Ministro-Presidente della Regione Vallonia, i Presidenti di 52 Regioni con potere legislativo dell’Unione europea si sono riuniti a Liegi il 15 novembre 2001 : Abruzzo, Aland, Aragõn, Baden-Württemberg, Bayern, Berlin, Bolzano-Südtirol, Brandenburg, Bremen, Bruxelles-Capitale, Calabria, Canarias, Catalunya, Communauté Française de Belgique, Comunidad Foral de Navarra, Deutschsprachige Gemeinschaft, Emilia-Romagna, Euskadi, Extremadura, Galicia, Hessen, Islas Baleares, Lazio, Lombardia, Madeira, Marche, Mecklenburg-Vorpommern, Niederösterrreich, Niedersachsen, Nordrhein-Westfalen, Piemonte, Principado de Asturias, Provincia Trento, Puglia, Rheinland-Pfalz, Saarland, Sachsen-Anhalt, Salzburg, Sardegna, Schleswig-Holstein, Scotland, Sicilia, Tirol, Toscana, Trentino-Alto Adige / Südtirol, Umbria, Veneto, Vlaanderen, Vorarlberg, Wales, Wallonie e Wien

Nella prospettiva della dichiarazione sul Futuro dell’Unione europea, che i Capi di Stato e di Governo adotteranno a Bruxelles/Laeken a conclusione del semestre di Presidenza belga, il dibattito si è concentrato sul rafforzamento del ruolo delle Regioni a potere legislativo nell’ambito dell’Unione europea.

Essi hanno adottato la risoluzione seguente.

...

La riconciliazione dei popoli d’Europa e la loro cooperazione costante per il mantenimento della pace, il rispetto dei Diritti e delle Libertà fondamentali dell’Uomo e la loro prosperità all’interno del territorio europeo è stata sempre, la forza motrice dell’Unione europea.

Il progetto d’integrazione europea è stato un successo e lo è ancora oggi. Tuttavia, la storia recente e i tragici avvenimenti dell’11 settembre 2001 da una parte e le evoluzioni socio-economiche ed istituzionali e la prospettiva dell’allargamento, dall’altra, chiedono un riorientamento dell’Unione.

In tale prospettiva, i Presidenti delle Regioni a potere legislativo condividono il contenuto della « Dichiarazione politica delle 7 Regioni costituzionali » sul rafforzamento del ruolo delle Regioni costituzionali in seno all’Unione europea, firmata a Bruxelles il 28 maggio 2001 e annessa alla presente risoluzione

Le Regioni a potere legislativo si felicitano anzitutto del dibattito in corso sull’Avvenire dell’Unione europea. Per esse, gli obiettivi principali sono la promozione del processo d’integrazione europea secondo modalità flessibili, il miglioramento della trasparenza, della responsabilità, della efficacia, della prossimità del processo di formazione delle decisioni europee e della legittimità democratica dell’Unione europea. Questo rende indispensabile il coinvolgimento di tutti i livelli di potere sub-nazionale, comprese le Regioni a potere legislativo. Difatti, le Regioni dovranno avere l’opportunità di apportare la loro esperienza nel quadro di una Unione europea nella quale tutti i livelli di governo sono impegnati nella concezione della politica europea. Inoltre, sulla base delle loro caratteristiche e strutture specifiche, le Regioni a potere legislativo esprimono l’esigenza di avere un posto all’interno delle istanze decisionali europee e di partecipare attivamente e decisamente al processo decisionale europeo.

I cittadini d’Europa auspicano anch’essi che l’Unione europea sia più trasparente. Ovunque essi risiedano, devono essere in grado di individuare facilmente quale livello di potere –locale, regionale, nazionale o europeo- è responsabile per un determinato settore di competenze e chi è politicamente responsabile per quella determinata competenza. Ciò non sarà possibile senza l’individuazione chiara degli obiettivi, degli attori e delle loro rispettive competenze, nel rispetto delle identità e nel quadro dei sistemi costituzionali nazionali.

Allo stesso modo, un miglior governo per l’Europa porta ad accrescere la partecipazione regionale per l’attuazione delle politiche dell’Unione europea. In tale contesto, il Libro Bianco sulla Governance costituisce una base interessante di discussione.

E’ responsabilità degli Stati membri coinvolgere direttamente le loro Regioni nel dibattito sul Futuro dell’Unione. Ma, poiché la partecipazione delle Regioni al processo decisionale europeo accrescerà la legittimità democratica dell’Unione europea, è ugualmente necessario che, nella sua organizzazione, l’Unione europea riconosca il loro ruolo specifico.

Nel quadro della discussione sul Futuro dell’Europa, i Presidenti delle Regioni a potere legislativo chiedono che il deficit di partecipazione delle Regioni al processo decisionale europeo sia preso in esame dalla Dichiarazione di Bruxelles/Laeken, cosi come nel quadro della prossima Conferenza intergovernativa. Essi ritengono che il ruolo delle Regioni faccia parte integrante delle tematiche sul Futuro dell’Europa individuate dal Consiglio europeo di Nizza, cioè una delimitazione più precisa delle competenze e che sia conforme al principio di sussidarietà, lo statuto della Carta dei diritti fondamentali, la chiarificazione e semplificazione dei trattati cosi come dell’architettura istituzionale dell’U.E.

Le Regioni a potere legislativo si pronunciano nuovamente in favore di una delimitazione più precisa delle competenze, sulla base dei principi delle competenze attribuite alla UE, dei principi di sussidarietà e di proporzionalità e sull’obbligo di rispettare l’identità nazionale degli Stati membri.

Questi principi devono costituire i principi guida al fine di definire e mantenere una delimitazione più precisa delle competenze dell’Unione, al fine di assicurare la sicurezza e la stabilità giuridiche necessarie al buon funzionamento di un sistema basato sulla complementarietà e la cooperazione dei livelli di potere coinvolti. Quindi, la dimensione regionale deve essere presa in considerazione nel dibattito sulla delimitazione delle competenze.

Allo stesso modo, se si vuole rispondere alla sfida di una nuova architettura istituzionale dell’UE, è necessario considerare le interazioni tra le Regioni e tutte le istituzioni europee. In tale contesto, le Regioni a potere legislativo auspicano che il mandato della Convenzione includa il tema del ruolo delle Regioni all’interno dei tre ordini di potere : legislativo, esecutivo e giudiziario.In particolar modo dovrebbe essere presa in considerazione la concessione alle Regioni a potere legislativo del diritto a ricorrere direttamente alla Corte di Giustizia europea nel caso di violazione delle loro competenze.

Nello stesso spirito, le Regioni a potere legislativo considerano che il Comitato delle Regioni debba avere un ruolo rinforzato all’interno del processo decisionale europeo. Esse ritengono infatti che la forma e il quadro istituzionale attuali non permettano al CdR di rispondere ai bisogni ed alle attese dell’insieme delle diverse entità subnazionali che esso dovrebbe rappresentare.

Infine, relativamente alla Convenzione, le Regioni a potere legislativo si aspettano che i Capi di Stato e di Governo li associno pienamente. Esse ritengono di potere apportare un valore aggiunto tangibile grazie alla loro conoscenza delle diversità dei settori sociali, economici e culturali che costituiscono la ricchezza dell’Europa, la sua forza ed il fondamento della sua coesione. Considerando che tutti i mezzi possibili dovrebbero essere messi in atto per rafforzare la legittimità democratica dell’Unione europea, la Convenzione dovrebbe riflettere le opinioni di tutti gli attori politicamente eletti che vi potrebbero contribuire.

A questo titolo, essi ritengono insoddisfacente la composizione delle delegazioni nazionali alla Convenzione, limitata ad un rappresentante di governo e a due rappresentanti dei parlamenti nazionali e reiterano la loro domanda di una rappresentanza diretta delle Regioni a potere legislativo.

Allo stesso modo, i Presidenti delle Regioni a potere legislativo domandano a tutti i governi di includere dei rappresentanti regionali nelle delegazioni nazionali alla Convenzione.

Parallelamente, il Comitato delle Regioni dovrebbe essere autorizzato a partecipare alla Convenzione in qualità di membro a pieno diritto. I Presidenti delle Regioni a potere legislativo sono convinti di avere un posto legittimo in seno alla delegazione del Comitato.

...

Le Regioni a potere legislativo si organizzeranno tra di loro al fine di assicurare il seguito dei lavori della Convenzione.Esse continueranno la loro collaborazione in avvenire, in particolare nella prospettiva di un loro contributo alla prossima Conferenza intergovernativa. Alcune di esse giocano, d’altra parte, un ruolo nella procedura di ratifica dei trattati.

I Presidenti delle Regioni a potere legislativo incaricano il Ministro-Presidente della Regione Vallonia a trasmettere la presente risoluzione al Presidente del Consiglio in vista del dibattito sull’Avvenire dell’Unione al Consiglio europeo di Bruxelles/Laeken.

2007-03-12 23:34:53 · answer #5 · answered by blu_sex 6 · 0 2

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