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2007-03-12 21:54:45 · 6 risposte · inviata da gattone123 3 in Scienze sociali Economia

6 risposte

Secondo me Lucas; anche se mi ritengo un neo-keynesiano non posso negare che le sue intuizioni siano state geniali: aspettative razionali e sorpresa inflazionistica, critica econometrica...fantastiche!
Anche Solow e Stiglitz sono eccezionali, ma non hanno secondo me lo stesso rigore scientifico.

2007-03-13 10:24:27 · answer #1 · answered by Simone C 4 · 0 0

Il capitalismo puro e' la cura della poverta'.

Sapevi che il libero mercato non e’ approvato ne’ dalla sinistra, ne’ dalla destra, ne dal centro? Se vuoi vivere in una societa’ giusta, il partito politico per il diritto alla vita, la liberta’, la proprieta’ privata e il diritto a perseguire la propria felicita’ non e’ ancora nato!

Perche’ un partito del genere possa esistere, e’ necessario che la gente adotti una filosofia basata sul ragionamento logico. Abbiamo raggiunto la separazione tra Chiesa e Stato, ma non abbiamo raggiunto ancora la separazione dell’Economia e Stato. Finche’ i partiti politici rincorrono il potere economico, la giustizia non puo’ essere raggiunta perche’ i partiti vanno al potere promettendo benefici ad una parte della societa’ sempre a scapito di un’altra. Questo tipo di politica viola i diritti individuali, cioe’ i diritti sui quali si dovrebbe fondare una societa’ morale. Per questo in Italia non ha piu’ importanza quale partito sostenere e votare.

La confusione politica nasce dall’ignorare i diritti individuali. La nostra e’ una politica basata sulla lotta per privilegi di gruppo! Non si puo’ fare giustizia dando privilegi ad un gruppo e togliendoli ad un altro. Se sono un operaio, voglio leggi che FORZINO il datore di lavoro a darmi di piu’o piu’ benefici; se sono un industriale voglio leggi che FORZINO lo Stato a trovare i soldi per facilitarmi sovvenzioni e mutui convenienti. Queste cose succedono perche’ la politica e’ legata all’economia. Ma lo Stato e’ un pessimo amministratore. La redistribuzione della ricchezza, prima a favore di un gruppo al potere, poi a favore dell’altro, e’ solo una foma di furto legalizzato contro chi quella ricchezza ha veramente lavorato per produrla.

Nel campo delle idee, il compito dello Stato e’ quello di lasciare assoluta liberta’ agli individui di pensare come vogliono e garantire questa liberta’. Cosi dovrebbe essere anche nel campo dell’economia. Lo Stato non dovrebbe legislare favoreggiando economicamente questo o quel gruppo. La legge del libero mercato, ossia del capitalismo puro, e’ l’unico sistema che salvaguardia i diritti individuali. Tolto ai partiti il potere corrompente di manipolare l’economia, la politica cambierebbe in un istante. Allora si voterebbe, non quelli che ci promettono che faranno leggi a nostro favore a scapito di quelli che stanno all’opposizione, ma quelli che fanno leggi per renderci tutti individui liberi di pensare e di agire per la nostra produttivita’ e felicita’ individuale.

La produttivita’ si basa sull’incentivo. Piu’ l’individuo ha incentivo di guadagno, piu’ egli si dedica volontariamente alle attivita’ produttive. Piu’ produce, piu’ si arricchisce e piu’ si arricchisce il Paese. Come le imprese si espandono, i posti di lavoro aumentano e tutti i cittadini ci guadagnano. Senza incentivo, chi vorrebbe rischiare un investimento per fare un’impresa in Italia? Di questo passo, l’Italia si ridurra’ ad un Paese sottosviluppato dove l’individuo avra’ perso tutta la sua liberta’ d’azione e dovra’ chiedere il permesso all Stato burocratico per fare qualsiasi cosa.

La lotta contro la poverta’ si fa liberando l’economia e proteggendo i diritti dell’individuo. Questi sono i due compiti fondamentali di una politica domestica morale. Per prosperare occorre liberta’ individuale e una politica dedicata a fare leggi che proteggono queasta liberta’. Qual’e’ il candidato in Italia che parla di liberta’ individuale? Tutti promettono coi soldi degli altri, e noi stolti, crediamo alle loro favole come se basti rubare da uno e dare ad un altro per mandare avanti il Paese.

Prima che la ricchezza possa essere “redistribuita” (questa parola e’ un eufemismo che sta per furto legalizzato) qualcuno deve produrla. Chi vuole produrre qualcosa per poi esserne derubato? Senza proteggere l’individuo ad avere diritto al suo prodotto, chi vuole prendersi i rischi e i grattacapi di creare imprese?

2007-03-15 00:44:05 · answer #2 · answered by DrEvol 7 · 2 0

Adam Smith.
Padre dell' economia politica liberale.

Ha detto una frase che mi ha colpito.
Se hai un debito di un dollaro, non dormi la notte.
Se hai un debito di 100.000 dollari, è il tuo creditore che non dorme.
Quindi conviene avere debiti.
Mitico no?

2007-03-14 12:52:36 · answer #3 · answered by arcobaleni 6 · 0 0

Mio padre lo chiamo infatti trappola di liquidità :-)

2007-03-13 15:23:13 · answer #4 · answered by cubaljbre70 [AJO'] 3 · 0 0

Secondo me Vilfredo Pareto, un italiano che introdusse nell'economia il concetto di "ottimo paretiano" , cioè una situazione socio-economica nella quale tutti sono nella stessa situazione di prima (nè meglio, nè peggio) ma almeno uno di loro ha migliorato! Trovo bello che si pensi che dal fatto che abbia progredito anche una sola, piccola persona, possa trarre un vantaggio l'intera umanità...SE SOLO LO RICORDASSERO I POTENTI!!!!

2007-03-13 05:02:07 · answer #5 · answered by ilgrilloelaformica 3 · 0 0

Uno che si intendeva di economia era Marx,anche se non era propriamente un economista.
Quindi,a malincuore,dovendo per forza dire un capitalista,dico John Maynard Keynes.
Il capitale cerca inevitabilmente il profitto,anche a scopo di "tagliare" sulla qualità.

2007-03-13 15:42:28 · answer #6 · answered by Anonymous · 0 1

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