Perdere la fiducia nelle persone.
2007-03-12 22:14:48
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answer #1
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answered by ile_26 3
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devo dire in tutta sincerità che il dolore è un <> che non si può misurare, perchè penso che, per chi lo provi, qualunque sia il motivo a scatenarlo esso sia, nel momento, totale ed irrisolvibile.
La misura non è, per me, nel dolore, ma nel tempo e nello spazio in cui esso si propone e nel modo con cui esso sia risolto o meno da chi lo ha.
E' in questo ambito che il dolore esprime un'intensità che però è di reazione e non di sostanza.
In questo senso, secondo me, la vera sofferenza è il modo con cui si trova la forza di accettare di risolverla perchè tendenzialmente inevitabile... esiste forse qualcuno che possa dire di non soffrire, di non aver mai sofferto, che comunque non abbia percezione di dolore? se poi si vuole distinguere un dolore da un altro si entra in una possibile media di capacità umana tendenziale di risolverlo e di non rifletterlo per debolezza o egoismo sugli altri (vedi la piaga della mafia e similari) (vedi la piaga dell'ingiustizia e similari)In fondo, a ben vedere, la sofferenza che si possa ritenere identica per ciascun essere umano è il proprio limite davanti a ciò che non rientra nell'umana accettazione. La capacità o meno di accettarlo e risolverlo varia da un individuo all'altro e il risultato di questo, tende purtroppo ad aumentare la sofferenza, più che a risolverla, almeno così sembrerebbe dalla storia umana come testimonianza inequivocabile e presente.
Naturalmente ciascuno di noi può forse avere sempre l'opportunità e l'occasione di correggere questa tendenza e di vertere verso una migliore condivisione della possibile comprensione sia della forza che della debolezza ,propria ed altrui, verso questo limite...dell'inaccettabile.
forse scoprendo una realtà più intima e meno illusoria si potrebbe anche arrivare a comprendere il valore del sentimento senza farlo diventare un evento isolato e privo di corrispondenza fra umani.
2007-03-16 07:09:41
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answer #2
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answered by rockpopmetal 3
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"funesto a chi nasce il dì natale" (Leopardi docet)
2007-03-13 17:29:37
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answer #3
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answered by matr.78208bis 3
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La perdita del proprio figlio,viverla giornalmente senza alcun tipo di reazione.
Credimi ti spegne.
2007-03-13 12:26:26
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answer #4
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answered by arturius 1
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non poter fare in modo che le persone che amiamo non muoiano..
2007-03-13 11:06:41
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answer #5
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answered by Lilly1979 3
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la sofferenza è il non vivere come si vuole, è il sentirsi vuoti e irrealizati.
2007-03-13 08:41:30
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answer #6
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answered by SCarAFagGIa 2
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essere privati con la forza dei propri affetti, i figli, la mamma il papà... e le malattie gravi... per il resto se una persona accetta la propria vita per quello che è nn dovrebbero essere sofferenze gravi.. basta accontentarsi e si vive felici senza dover cercare sempre qualcos'altro. l'insoddisfazione sta alla base della sofferenza... secondo me...
2007-03-13 07:34:11
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answer #7
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answered by cricetta 3
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amare in vano
2007-03-13 07:23:10
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answer #8
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answered by lilimilano241 3
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La consapevolezza che vivere onestamente sia inutile.
2007-03-13 07:08:25
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answer #9
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answered by Anonymous
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Diventare consapevoli, di non essere eterni, e di constatare l'impotenza davanti a qualche cosa.
2007-03-13 07:00:33
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answer #10
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answered by maryann 6
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la vera sofferenza nella vita è...nn vivere la vita!! c'è chi considera la vita qualcosa di superficiale, chi rimanda tutto o chi cerca divertimento nella droga... Ragazzi la vita è bellissima, vivete anche ogni minimo dettaglio quotidiano ve lo dice una persona che nella vita ha sofferto tantissimo e che ha preso tantissime fregature...
2007-03-13 06:14:39
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answer #11
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answered by biancospina03 3
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