del così detto 'Cammino neocatecumenale' ? Siete d'accordo sull'opposizione che Papa Benedetto XVI fa al modo di compiere il rito della comunione dei neocatecumeni?
2007-03-12
13:51:53
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14 risposte
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inviata da
Anonymous
in
Società e culture
➔ Religione e spiritualità
Per chiarezza dovete sapere che:
la messa che ogni sabato sera ognuna delle 20.000 comunità del Cammino celebra, separatamente dalla parrocchia e dalle altre comunità sorelle, segue molto più i dettami del fondatore Kiko Argüello che non i canoni liturgici validi universalmente per la Chiesa cattolica.
Invece dell’altare nell’abside c’è al centro dell’aula una grande tavola da pranzo quadrata, attorno a cui i neocatecumenali fanno la comunione seduti.
Invece delle ostie, si dividono e mangiano un grosso pane azimo di farina di frumento, per due terzi bianca e per un terzo integrale, preparato e cotto per un quarto d’ora con le regole minuziose stabilite da Kiko.
Il vino lo bevono da coppe, sempre stando seduti.
L’omelia è surrogata dai commenti spontanei dei presenti, prima e dopo ciascuna delle letture del Vangelo, di San Paolo e dell’Antico Testamento.
Ebbene, a tutto questo Benedetto XVI ha ordinato di mettere fine.
2007-03-12
13:53:37 ·
update #1
x Stefano Francesco
Purtroppo la documentazione che ho usato non riesco più a rintracciarla, ma la fonte più simile è questa:
http://www.internetica.it/neocatecumenali/Eucaristia.html
2007-03-13
03:14:51 ·
update #2
Ti rispondo con le parole di Kiko :
-Dio ha realizzato un catecumenato nella storia con il suo popolo di Israele, facendolo uscire dall'Egitto dalla schiavitù, con Mosè e lo portò nel deserto.Lì, nel deserto, Dio si manifestò sul Monte Sinai con una sola parola : -Io Sono l’Unico Dio - non avrai altro Dio all'infuori di me!-
con tutto te stesso la tua anima e questo lo insegnerai ai tuoi figli quando ti alzerai e coricherai, quando camminerai . Kiko sottolinea quindi come già dal principio si manifesta l’importanza di trasmettere la fede ai figli, che Dio è Amore e ama gratuitamente.-
Quindi ci invita a reinterpretare la storia attuale, dato ke parlare della famiglia d'oggi richiede la conoscenza di ciò che accadde a quel tempo .Queste parole furono quelle del Concilio Vaticano II e te le riporto:-
“La Chiesa si trova in crisi , entrando in una nuova epoca come nei momenti più tragici della sua storia “, disse Giovanni XXIII con una parola profetica. Questa profezia del Papa si é purtroppo avverata dato che la chiesa si sarebbe già dovuta rinnovare (e non lo ha fatto) nella sua profondita ecclesiale. .Il Concilio ribadì ke si ristabilissi un contatto neocatecumenale nella Chiesa proprio xci i "neocatecumi " stavano portando una iniziazione cristiana dentro parrocchie e gli adulti creavano comunità cristiane idealizzndo la Sacra Famiglia di Nazareth. Le comunità ke vivono questa fede sono incapaci di non amare l’altro. Poter entrare nel profondo del nostro essere, scoprire la fede e che Dio ha vinto la morte non é da poco e non continuarla a negarla vorrebbe dire annullare una celebrazione familiare dove la domenica mattina o la sera del sabato si fa, cantando e leggendo i Salmi ma dove il Padre chiede ai propri figli come la Parola illumina la sua vita di oggi. Il Padre diventa il nostro genitore e quindi vi é uno scambio di opinioni tra diverse generazioni.
Ciao Cartesio spero di averti spiegato l'ottusità del nostro Papa a volerla eliminare! Uno dei suoi tanti errori é proprio questo, l'incapacità di rinnovare la chiesa con i tempi.
Dafhne
2007-03-13 07:38:26
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answer #1
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answered by Anonymous
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Ma in Italia non c'èra la libertà di culto? Io non sono d'accordo ognuno professa la sua spiritualità come più gli aggrada non capisco queste censure razziali.
2007-03-12 14:01:38
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answer #2
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answered by Mantraluce 4
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Penso che sia un bel modo di vivere un rito. Purtroppo come al solito il potere soffoca chi segue una strada diversa.
2007-03-12 14:01:24
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answer #3
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answered by Et le peintre 4
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Sono stata nel cammino neocatecumenale e ne sono uscita per il motivo che ora spinge il papa a chieder loro di fare marcia indietro su alcune delle loro "abitudini". Per lo più le persone che frequentano il cammino sono cristiani convinti che cercano di migliorarsi, ma il problema è che tendono, proprio per le cose che tu dicevi, (fare celebrazione in piccoli gruppi separati, utilizzare un linguaggio dei segni non comprensibile a tutti e in certi casi un po' forzato, avere le loro catechesi), a diventare un gruppo nel gruppo e a disgregare il tessuto della parrocchia alla quale in molti casi non offrono nessun contributo in cambio. Nello stesso tempo per seguire le comunità ci si sposta dalla propria parrocchia impoverendola di risorse umane, per seguire il gruppo. Non tutte le parrocchie li vogliono perchè celebrando più messe tutte insieme creano un assorbimento di risorse (cioè preti dedicati a loro) a scapito delle altre realtà parrocchiali. Benedetto, che di liturgia se ne intende e un bel po' (invito chi ha voglia e tempo a leggere il suo bellissimo libro "Introduzione allo spirito della liturgia"), con il suo richiamo, vuole proprio che si integrino di più nella realtà ecclesiale e non tendano a fare chiesa a sè stante. Il problema che ha posto non è affatto sull'uso di pane e vino al posto delle ostie, che è assolutamente legittimo, bensì il fatto che nella messa non recitino il credo, che facciano la comunione seduti e altre cose che rendono il rito non solo poco comprensibile per chi non è nel cammino, facendolo quindi sembrare una setta, ma che sembrano anche una mancanza di rispetto. Ti consiglio di vedere anche la Redemptionis Sacramentum, già Giovanni Paolo II aveva notato la necessità di operare alcune correzioni nella celebrazione e aveva approvato solo la sperimentazione, è quindi normale che al termine di tale periodo si sia ritenuto necessario far in modo di operare dei correttivi volti a evitare che si potesse avere l'errata percezione di una chiesa nella Chiesa. spero di essere stata chiara, con questo non voglio nulla togliere al cammino che è chiara e nobile espressione di come lo Spirito sappia suscitare sempre nuovi carismi nella sua Chiesa.
2007-03-13 02:33:57
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answer #4
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answered by Chorus 5
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scusami stefano francesco, ma perchè? C'è qualcuno in grado di preparare il pane in maniera tale che diventi il corpo di cristo?
Non sei d'accordo con me che sia meglio che il pane, che viene dal grano, sia preparato da nostro signore e che ci impegnamo noi a preparare le nostre anime per accoglierlo invece di stare a sindacare come sederci, come guardarci, che pane scegliere
pensate davvero che cristo si manifesti solo seguendo un rito? Neanche fosse una seduta spiritica per invocare un fantasma?
2007-03-12 22:21:22
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answer #5
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answered by Anonymous
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Bene!
Ciao.
2007-03-12 23:08:26
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answer #6
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answered by Anonymous
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Dico che somiglia al Pasto Sacro pagano, molto carino, per questo al Papa sta sulle scatole, tutto ciò che può essere piacevole gli dà fastidio, è un cultore della tomba.
2007-03-12 14:43:19
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answer #7
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answered by Anonymous
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Vita dei primi cristiani (atti 2:42-48)
"Erano assidui nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli e nell'unione fraterna, NELLA FRAZIONE DEL PANE e nelle preghiere. Un senso di timore era in tutti e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli. Tutti coloro che erano diventati credenti stavano insieme e tenevano ogni cosa in comune; chi aveva proprietà e sostanze le vendeva e ne faceva parte a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. Ogni giorno tutti insieme frequentavano il tempio e SPEZZAVANO IL PANE A CASA PRENDENDO I PASTI con letizia e SEMPLICITA' DI CUORE, lodando Dio e godendo la stima di tutto il popolo. Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva, alla comunità quelli che erano SALVATI.
(in questo passo non vedo ostie)
Se la chiesa cattolica condanna il modo dell' eucarestia dei neocatecumenali, condanna la parola di Dio stessa!
2007-03-12 23:27:59
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answer #8
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answered by ? 7
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Non conoscevo questo rito legato alla chiesa.
Mi sembra molto simile a come venne descritta l'ultima cena, ma come sappiamo i dogmi e la fede vengono maneggiati un po' a piacimento.
Per quanto mi riguarda è evidente una certa arroganza del papa, dovuta alla sua presunta "infallibilità".
Io mi chiedo una cosa ... se Gesù esistesse ai nostri tempi, cosa ne penserebbe di come viene gestita la chiesa che teoricamente dovrebbe essere la "Sua Chiesa"? Avrebbe scelto come successore uno qualsiasi dei papi che sono stati eletti fino ai giorni nostri? Faccio una domanda ai ferventi cattolici che rispondono in questo forum: quale devono essere le caratteristiche di un essere umano per essere eletto papa? Gesù chi sceglierebbe come suo successore?
A proposito di ostie: stavo giusto leggendo che sono state introdotte per rappresentare il sole ... in effetti danno quella idea ...
Secondo me il pane azimo è decisamente meglio ... se vogliamo riproporre una certa atmosfera ...
2007-03-12 19:22:10
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answer #9
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answered by Anonymous
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Ciao, premetto che sono ateo, però mi sono sempre interessato tantissimo allo studio di tutte le religioni, che mi incuriosiscono molto dal punto di vista umano..
Credo che sia un bel modo di vivere la comunione.
Lo trovo molto più legato all'immagine che dà la bibbia, ovvero di momento di scambio, dialogo e studio..
La comunione "canonica" invece è un rito eccessivamente meccanico..
Il nuovo papa è un duro conservatore, ed è lui ad organizzare il gioco, purtroppo..
Si perderà un bel rito, che avrebbe potuto avvicinare più persone al cristianesimo.
2007-03-12 14:28:36
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answer #10
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answered by Tsukuyomi 4
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