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Se è possibile senza fare esclusivamente riferimenti a "on the road".
Grazie ;)

2007-03-12 06:10:24 · 6 risposte · inviata da Anonymous in Arte e cultura Libri ed autori

6 risposte

la letteratura beat occupa parecchio spazio nella mia libreria, oltre a "on the road" ho letto "la scrittura dell'eternità dorata" "i vagabondi del dharma" "dottor sax" e varie poesie e haiku di Kerouac, conosco bene Ferlinghetti, Orlowski e Burroughs. il mio preferito però è Allen Ginsberg con la sua nuova poetica contro l'alienazione consumistica americana (su cui ho anche fatto la tesina della maturità). Ginsberg offre uno spaccato molto preciso della società americana in cui vive, una società narcotizzata dal sogno del benessere per tutti, e descrive un'America impazzita di materialismo, un'America poliziesca, un'America senza sesso e senza anima pronta a combattere il mondo alla difesa di una falsa immagine della sua autorità. dei beat mi ha colpito molto la tecnica di scrittura basata sulla spontaneità (first tought best thought), sul rifiuto della revisione, sull'attenzione al ritmo della lingua orale, sull'originale struttura del verso misurato sul respiro del poeta e non più sul pentametro giambico di derivazione inglese. Ginsberg utilizza dei mezzi espressivi originali e tipici, come l'aggettivazione audace dei sostantivi e l'accostamento di immagini non connesse da verbi (ad esempio, in Europe!Europe! scrive: Fabbiche di pensiero vendono come eroina/automobili sogno di latta d'Amore). è un genere un po particolare ma vale la pena di leggerlo

2007-03-12 21:26:38 · answer #1 · answered by ailin 3 · 2 0

dico solo grande bukowski!!!!

2007-03-12 09:01:03 · answer #2 · answered by gabriele_1986 3 · 0 0

.La Beat Generation stenta a passare di moda, al punto che si guarda con preoccupazione al profluvio di documenti che negli ultimi anni sono stati prodotti sull'argomento. Dai Fugs a Lennon, dai Clash ai Cornershop nel corso di trent'anni molti hanno cercato la voce affascinante di Allen Ginsberg, poeta per eccellenza tra i beatnik, autore di Howl.
Una buona antologia per comprendere il fenomeno è The Beat Generation (Rhino) del 1992, con contributi di Ginsberg, Burroughs, Kerouac, del comico Lenny Bruce e interventi musicali di moltissimi jazzisti che il periodo della beat generation vissero e contribuirono a fornire di un supporto sonoro: Lee Konitz, Jerry Mulligan, Dizzy Gillespie.

2007-03-12 08:29:17 · answer #3 · answered by lella 6 · 0 0

la beat è stata la prima espressione di intolleranza verso un sistema (**** the sistem) che aveva molto di marcio, l'ultimo sogno americano era morto con kennedy ed il vietnam era ipocrisia allo stato puro.....
chi si ribellò cominciò a cogliere questi "difetti del sistema" che poi, via via si sono accentuati sempre più....fino ad oggi!!!
la bellezza dell'epoca beat e degli hippyes era la nn belligeranza, l'ottenere senza violenza, sit in, a cui si unirono molti cantanti, fino all'esplosione di woodstock, gli who, hendrix, i doors, i jefferson airplane, janis joplin, hendrix, i beatles, ed anche cassius clay.....
epoca irripetibile, dovrebbe essere messa nei libri di storia, e nn nelle appendici nascoste della vergogna americana.... ciao :)

2007-03-12 06:19:00 · answer #4 · answered by re_wolver 6 · 0 0

della beat generation ho letto solo on the road e posso dirti che la prima parte del libro è molto bella:questa voglia di ribellarsi al sistema,questa fame di libertà e di fusione col mondo e le altre persone....ma appena si inizia con il resoconto dettagliato della raccolta del cotone keruac fa un volo di mille piani e cade nel noioso...

2007-03-12 07:06:59 · answer #5 · answered by Lilly1979 3 · 0 2

parlo per quello che ho letto, oltre a On the Road: due marroni..una noia mortale, ma ribadisco: assolutamente opinione personale

2007-03-12 06:59:09 · answer #6 · answered by LNOC 4 · 0 3

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