ti sembrerà strano o io ti darò l'impressione di pazzoide, ma a casa mia vive una ''folletta'' di nome Nociuola. Te lo giuro! E bellina e piccoletta ma nn parla e mi cammina sempre sulla spalla e sotto le coperte. Se vuoi nn crederci ma ti giuro k è vero.
2007-03-12 09:07:40
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answer #8
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answered by Anonymous
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Il termine "Fata" deriva dall'antico "faunoe o fatuoe", che significa creatura selvatica, abitante del mondo naturale, ma anche dal latino "fatum", cioè destino, ed era associato a TRIA FATA, nome con cui venivano chiamate le PARCHE (o MOIRE), divinità che filavano sul fuso i fili del destino umano, arrotolandolo sul rocchetto, per tagliarlo infine con le forbici quando ne fosse venuta l'ora.
Sono esseri soprannaturali dotati di potere magico, possono cambiare aspetto e farlo cambiare agli altri esseri. L'iconografia fiabesca le vuole alate e leggiadre, ma esistono infinite varietà di fate, anche orribili e deformi. Sono sempre pronte a correre in aiuto degli innocenti perseguitati. Ma i modelli generali di comportamento delle Fate cambiano in modo considerevole: alcune sono sicuramente cattive per natura e sono rese ancora più pericolose dall'aspetto bellissimo con cui adescano gli uomini ignari di andare incontro a una morte orribile. Secondo alcune tradizioni presenziano alla nascita degli uomini per conferire loro doni particolari ed influenzarne l'esistenza in modo benevolo o malevolo. Sono esseri primitivi che non provano sentimenti, e per questo invidiano il genere umano. Come Gnomi e Folletti, anch'esse custodiscono incredibili ricchezze.
Le Fate e gli Elfi musicisti possiedono un'abilità magica e suonano una gran varietà di strumenti come il violino, l'arpa, il cembalo e lo scacciapensieri. Molte arie e canzoni note in tutto il mondo traggono origine dal Regno delle Fate: il motivo di Londonderry è una di queste. Danzano spesso sull'erba in ridde chiamate 'Cerchi delle fate'. Si sa che le melodie delle Fate sono belle e tristi e allo stesso tempo selvagge e capricciose, e che esercitano un fascino fatale che può trascinare l'uomo che passi di lì verso il cerchio che, come i baci, il cibo e le bevande delle Fate, può ridurlo in schiavitù eterna nel loro mondo. Se un essere umano entra nel cerchio è obbligato a unirsi ai saltelli forsennati di queste creature; può sembrare che la danza duri un minuto, un'ora o una notte intera, ma in realtà la durata normale, rapportata al nostro tempo, è di sette anni o più. Lo sventurato prigioniero può essere salvato da un amico che, tenuto da altri per la giacca, segua la musica, allunghi le mani dentro il cerchio tenendo un piede fuori e afferri così il danzatore.
Le Fate frequentano e vivono in tutti i luoghi naturali come rocce, fonti, boschi e soprattutto i cespugli di biancospino: alberi di biancospino su una collina sono indizio sicuro della presenza delle Fate. E' chiaro che non si può invadere o dissacrare per futili motivi il luogo scelto dalle Fate per vivere: è imprudente chi decide di costruire sul terreno delle Fate; infatti questo piccolo popolo è capacissimo di spostare case, chiese e addirittura castelli se ne contesta la posizione. Le case incautamente costruite lungo un sentiero delle Fate vengono disturbate.
Esistono vari tipi di fate. Nell'aria dimorano le SILFIDI, amanti delle scienze, sottili, officiose con i saggi, nemiche degli sciocchi e degli ignoranti; nelle acque dimorano le ONDINE, bellissime fanciulle generalmente malefiche, che si offrono di condurre i viaggiatori attraverso le brume, le paludi e le foreste, ma poi li sperdono e li annegano;anche le GLAISTIG non sono da meno, infatti la loro natura ambivalente le porta ad essere dolci e gentili con vecchi e bambini, ma malvagie e terribili con gli uomini che si lasciano sedurre dal loro aspetto.
La protezione contro le Fate
L'accorta gente di campagna ha trovato vari sistemi per scoraggiare le premure delle Fate più moleste. Chi cammina di notte da solo è particolarmente vulnerabile, ma sono stati sperimentati diversi metodi di autoprotezione per i vari tipi di rischi. I sistemi e gli oggetti efficaci sono i seguenti:
-rivoltare i vestiti (un guanto rivoltato disperde i festaioli se viene buttato all'interno di un cerchio delle fate;
-campane;
-ferro: per esempio, un coltello sulla soglia di una porta, un chiodo in tasca, un paio di forbici aperte sul lettino di un neonato;
-la Bibbia;
-acqua corrente;
-pane;
-un crocifisso o una croce (tracciando una croce sulla superficie di una torta si dissuadono le Fate dal ballarvi sopra);
-sale;
-preghiere sacre;
-sorbo selvatico e filo rosso;
-la terra di un vecchio cimitero;
-ghirlande di margherite;
-pietre forate (per la protezione dei cavalli);
-ferri di cavallo (ferro e simbolo della luna combinati insieme);
-lino sul pavimento;
-scarpe disposte con la punta in direzione opposta al letto;
-una calza sotto il letto;
-un coltello sotto il cuscino;
-un rametto di erica;
-la testa di un maiale o un pentagramma disegnati sulla porta;
-l'iperico (erba di San Giovanni).
Ecco un tipico cocktail antielfo della tradizione medica anglosassone: sciogliere nel vino un po' di mirra e un'uguale quantità di incenso bianco; grattare un'agata e aggiungere la polvere al vino; bere l'intruglio dopo una notte di digiuno, o tre mattine, o nove, o dodici.
Nei tempi passati, durante i riti della fertilità di calendimaggio, si usava la margherita, simbolo del sole, per proteggere i partecipanti dal popolo delle Fate, particolarmente attivo durante questo momento dell'anno.
Tra gli altri sistemi di protezione ricordiamo le campanelle che gli uomini si legano alle gambe quando ballano.
2007-03-12 09:48:11
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answer #9
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answered by marius438 5
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