Sì, l’ho visitata, anzitutto il Maramures, una zona stipata ai confini con l’Ucraina, rinomata per le sue chiese in legno dalle guglie fiabesche e le abitudini immutate da secoli, ma anche per il treno a vapore che risale la pittoresca valle del Vaser, attraverso paesaggi incantati, non di rado incontrando orsi, linci sfuggevoli e caprioli che si dissetano nel fiume fregandosene dal passare del treno. Mi mancano i monasteri della Moldavia, ma spero di rimediare presto ï.
PS. Io a Maramures ci sono nato e ve lo assicuro è stupendo.
2007-03-18 03:04:11
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answer #2
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answered by Alexs 2
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io l' ho girata abbastanza e devo dire ke mi piace un casino bucarest palazzo del parlamento è il sec.edificio piu' grande del mondo dopo il pentagono ,le chiese , monasteri della Bucovina. Voronet, Arbore, Humor, Moldovita, Sucevita sono i più importanti e risalgono al XV-prima metà del XVI sec. Concepiti come roccaforti religiose divennero straordinari scrigni d'arte in seguito alla decorazione delle pareti da parte di anonimi monaci. Gli affreschi dei monasteri della Bucovina sono veramente magnifici e ci raccontano di storia e di fede, di giochi di potere e di semplicità contadina
Le architetture in legno del Maramures. Situata all'estremo nord-ovest della Romania tra le scure foreste dei Carpazi ai confini con l'Ucraina, la regione del Maramures conserva intatte tradizioni millenarie in un ambiente bucolico e silente dove i contadini lavorano ancora con strumenti antichi altrove scomparsi. Abitata dai discendenti dei Daci che tanto filo da torcere diedero all’esercito romano, è una terra famosa per le feste popolari, per gli splendidi costumi ancor oggi indossati dalle donne, per la suggestiva architettura "spontanea" in legno dei portici delle case e delle chiese dai tetti aguzzi dichiarate monumento nazionale dal governo romeno. La chiesa di Surdesti, dichiarata dall'Unesco patrimonio dell'umanità , con i 72 m di altezza del suo campanile, è considerata l'edificio ligneo più alto d'Europa.
E ancora: l'allegro cimitero di Sapanta, un cimitero coloratissimo nonchè straordinario spaccato di vita popolare.
Tra i più giovani le spiagge del Mar Nero stanno godendo di un periodo di fortuna. Sono circa 70 km di spiagge sabbiose affacciate su un mare abbastanza simile all'Adriatico. E anche le stazioni balneari (Mamaia, Eforie, Costinesti, Olimp, Neptun ecc.) assomigliano sempre più a delle Rimini romene, economiche e ricche di divertimenti di ogni genere. La città più importante del litorale è Costanza, dove si mescolano elementi della cultura occidentale e orientale, il Faro genovese e la grande Moschea. Qui morì in esilio Ovidio (17 d.C.).
Gli amanti di Dracula non potranno evitare di recarsi in Transilvania, nei luoghi in cui il personaggio inventato da Stoker amava aggirarsi. A Piatra Fantanele sorgeva (nel romanzo) il castello del conte, ma il Castel Dracula non è che un anonimo edificio creato per turisti sprovveduti. Anche il castello di Bran (questo sì almeno d'epoca), spacciato come il castello di Dracula e la residenza di Vlad l'Impalatore, non ha nulla a che fare con entrambi. Meglio recarsi a Sighisoara, città natale di Tepes, ricca di bei monumenti e circondata da mura medioevali perfettamente conservate. A una trentina di km da Sighisoara merita una visita anche Biertan, uno dei più bei villaggi della Transilvania. L'unico luogo che veramente ha a che fare con Vlad Tepes si trova a Poienari, vicino al villaggio di Arefu: qui si trovano i resti del suo castello che, come ben si addice al personaggio, sorgeva su un cocuzzolo raggiungibile dopo aver salito ben 1400 gradini. Peccato che adesso abbia a fianco una centrale idroelettrica. Ambito luogo di villeggiatura, immersa tra i pini dei Carpazi, interessante è anche Sinaia, dove visitare il monastero e il castello di Peles e quello adiacente di Pelisor. Immersi in un parco, i due edifici ottocenteschi voluti da Carol I sono arredati con sfarzo ed eleganza. Castello fiabesco anche quello dei Corvino che sorge a Hunedoara. Ricco di torri e mura merlate, molto ben conservato, risale al XIV sec. Hunedoara è anche la base di partenza per coloro che vogliano visitare fortezze daciche e romane sparse tra Cotesti, Densus, Hatteg, Orastie e Sarmizegetusa, l'antica Ulpia Traiana.
Tra le città romene degne di nota e che meritano senz'altro una visita sono: Brasov, città ricca di monumenti del 1400-1500 e punto di partenza per la visita del castello di Bran, della chiesa-fortezza di Prejmer e della stazione sciistica di Poiana Brasov; Cluj-Napoca, il maggiore centro della Transilvania, vivace città ricca di musei e di interessanti edifici; Sibiu, accogliente località origini sassoni, con la piazza principale circondata da case gotiche con singolari abbaini; l'antichissima città della Moldavia di Piatra Neamt (nei dintorni c'è anche il monastero di Bistrita e, più a ovest, le gole di Bicaz, uno dei paesaggi romeni più affascinanti, risalente al Mezoico); Timisoara, importante centro economico e culturale, il cui nome è noto ai più in quanto qui ebbe inizio la rivoluzione del 1989. Da vedere la cattedrale cattolica e quella ortodossa e la pittoresca piazza anche se ciò che più commuove sono le lapidi commemorative che ricordano i caduti di quei giorni del 1989; Iasi, in Moldavia, seconda città della Romania, che conserva la Chiesa dei Tre Gerarchi (1635), con magnifici affreschi e decorazioni esterne un tempo impreziosite di oro, argento e lapislazzuli.
Per gli amanti della natura la Romania è un vero paradiso: vi sono 17 parchi naturali e ben 582 aree protette. Il primo parco nazionale romeno, fondato nel 1935, fu quello del Retezat (www.retezat.ro). Qui, in una natura ricca ed intatta, potrete ancora incontrare l'orso bruno oltre a ben 55 specie di mammiferi. Tra i rapaci spiccano invece l'aquila reale e l'anitraria minore. Sui monti Rodnei (www.arpmnv6.ro) troverete invece una rara sottospecie di camoscio, il rupicapra rupicapra balcanica, in pericolo di estinzione. Fauna e flora forestale anche sui monti Calimani (www.calimani.ro), di origine vulcanica. Il bisonte europeo lo potete vedere nella riserva di Silvut-Hateg e nell'area protetta di Dragos-Voda. Entrambe fanno parte del Parco naturale Vanatori-Neamt (www.vanatoripark.ro). Se poi volete cambiare genere e siete amanti delle svolazzanti farfalle, il loro habitat ideale lo troverete nel Parco nazionale Domogled-Valea Cernei (www.domogled-cerna.ro). Ben 1500 specie di farfalle volano tra i fitti boschi di pino banatico. Altrettanto romantiche sono le cicogne nere che popolano il Parco delle Porte di Ferro (www.portiledefier.ro). Il nome "Porte di ferro" indica una spettacolare strettoia che il Danubio attraversa poco dopo aver raggiunto la Romania: nelle sue acque e tra le sue rive vivono più di 5000 specie animali senza contare che vi sbocciano anche moltissimi fiori, tra cui anche un particolare tipo di garofano. Tra i parchi meglio gestiti, con visite guidate e torri di osservazione, spicca il Parco naturale del fiume Meresul (www.luncameresului.ro), a pochi km da Timisoara. Lo popolano moltissime specie di uccelli, ma anche cinghiali, cervi e lontre che hanno eletto il basso corso del fiume Meresul loro dimora ideale.
2007-03-12 03:04:45
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answer #3
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answered by marius438 5
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Si, e mi è piaciuta tantissimo. E' vero che in certe zone si vede chiaramente l'impronta lasciata dal regime comunista, ma è come fare un viaggio indietro nel tempo, credo che l'Italia fosse un pò così prima del boom economico. L'ho girata in lungo e in largo con la mia fidanzata in inverno, a Gennaio, noleggiando un'automobile all'aeroporto..bufere di neve e campagne sterminate..bellissima.. (sulla buona conoscenza dell'inglese. ma soprattutto dell'italiano ho qualche riserva..)
2007-03-18 08:20:26
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answer #5
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answered by Luke 2
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