Gli Inglesi fin dal Medioevo avevano una particolare predilezione per questo fiore. Quando Josèphine Beauharnais incontrò Napoleone gli donò proprio un mazzetto di Viole mammole che adornavano le sue vesti. Napoleone adotto questo fiore anche per l'amante Maria Walewska. I Bonapartisti ne fecero poi il loro fiore simbolo, contrapponendolo al giglio dei Borboni.
La Viola del pensiero viene usata in infuso o in decotto, in caso di malattie cutanee croniche: l'acne, gli eczemi, i foruncoli e la psoriasi. Ha un'azione curativa anche per i disturbi delle vie respiratorie.
Una leggenda narra che Zeus, che aveva dovuto trasformare una sua amante, Io, in una giovenca, le aveva poi creato un fiore per nutrirsi, la Viola mammola. Una versione del mito di Attis narra che il giovane , che non poteva sposarsi con l'amata principassa Atta, si evirò sotto un Pino e morì. Dal suo sangue crebbero viole dai petali rosseggianti. Disperata per la sua morte anche Atta si uccise e dal suo sangue crebbero altre Viole. Il 22 marzo si celebrava il culto in nome di Attis nella Roma Imperiale. Era il giorno della viola, infatti, si trasportava in processione un trobnco di pino adornato di Viole. L'eroe della Viola è colui che si sacrifica per trasformarsi in questo fiore. Si narra che i cavalieri della tavola rotonda consultassero le Viole per conoscere il loro destino. La Viola del pensiero chiamata dai francesi pensèe, divenne, nel "sogno di una notte di mezza estate" di Shakespeare, la chiave di tutta la commedia.
Nel linguaggio dei sentimenti la Viola simboleggia il pensiero per l'amato/a, l'amore vivissimo, la fedeltà, l'eleganza ma anche lo sdegno. La Viola mammola indicava la modestia , l'onesta ed il pudore.
2007-03-11 01:01:02
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answer #1
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answered by Anonymous
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le leggende narrano che nella Viola del pensiero detta anche mammola, sarebbe stato rinchiuso lo spirito di una non meglio identificata figlia di Atlante, trasformata da Giove in fiore perché stufa di essere continuamente perseguitata da Febo che la inseguiva spericolatamente alla guida del suo carro luminoso. à interessante osservare l’originale meccanica attuata per la diffusione dei semi: il frutto, una capsula che si apre in tre valve, genera al suo interno una pressione che fa schizzare via uno alla volta i semi maturi, scagliandoli a notevole distanza dalla pianta. Simboleggia la modestia e le virtù nascoste. I Greci ed i Romani la usavano spesso per ornare le tavole imbandite perché pensavano che servisse a combattere l’ubriachezza.
2007-03-11 17:41:50
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answer #2
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answered by lella 6
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La Viola del Pensiero fu uno dei simboli utilizzati durante l'Impero di Napoleone dalle compagini dei sui sostenitori, che anche clandestinamente sostenevano il proprio Imperatore; pare infatti che la Viola del Pensiero fosse la parola d'ordine dagli stessi utilizzata. La mitologia greca associa invece la Viola del Pensiero alla bellissima ninfa Io, di cui si innamorò perdutamente Giove, che, proprio per questo, fu trasformata per volere di Giunone in giovenca. Il significato comunemente attribuito alla Viola del Pensiero è dunque quello di riflessività e ricordo.
fonte da giardinaggio .it
2007-03-11 09:01:58
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answer #3
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answered by wisterya 1
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xkè tutti quelli che passano di là pensano!!!!!!!!!!!!!!
2007-03-11 08:58:19
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answer #4
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answered by Chicchettta 5
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