Ma siamo sicuri che il tempo scorra sempre allo stesso modo indipendentemente dalla nostra età?

Question

A me sembra che mano a mano che la vita passa il tempo voli via più veloce. Quand'ero bambino un anno aveva una durata enorme e già un mese era molto lungo, ora invece è quasi un'inezia. Non credo che la terra abbia accellerato, ma forse è una scempiaggine misurare la nostra età semplicemente computando il numero di giri che la terra ha fatto intorno al sole da quando siamo nati. Non sarà per questo che presso i popoli primitivi, ma più saggi, nessuno conosce numericamente l'età dei più anziani?

Bè, io non ho mai atteso la maggiore età con molta impazienza, anche se hai ragione Sandy. In fin dei conti non mi sembrava di dovermi aspettare grandi benefici dalla maggiore età rispetto ai vantaggi che perdevo.

Non sono molto d'accordo sul fatto che sia una cosa solo psicologica, dipende dall'orologio di riferimento che prendiamo per misurare il tempo. Se l'orologio di riferimento è il sole allora il tempo scorre sempre uguale, ma se invece è il nostro orologio interno ritmato dalle nostre aspettative sul mondo e dagli eventi-sorpresa che proviamo di fronte ad esso, oppure dal nostro metabolismo biologico allora la velocità con cui scorre il tempo aumenta progressivamente con l'età. E in fondo credo che la nostra percezione dello scorrere del tempo abbia come riferimento proprio questi fattori "interni" che non i movimenti del nostro pianeta.

Brava Svetluska: una risposta da brivido! A commento dico solo che il concetto di tempo di Einstein: un tempo che è così astratto da essere equivalente allo spazio è del tutto irrealistico. Essere in un posto o in un altro nello spazio non è come essere in un posto o in un altro nel tempo, perché non si può tornare indietro. Senza dubbio il pensiero di Sant'Agostino ci illumina di più: il tempo come esperienza interiore (noi siamo il vero orologio!) quindi tempo come passaggio tra la memoria (passato) e l'aspettativa (futuro). Per questo Heidegger partiva dall'aspettativa della fine e da essa ricostruiva l'esserci dll'individuo che scopre di essere stato attraverso la sua memoria e quindi la sua storia. Forse hai ragione a dire che guardando il tempo dall'arrivo, anziché dalla partenza, dal non esserci più, anziche dal non esserci ancora, esso scorre con una velocità diversa: le due direzioni non sono equivalenti, il timore della fine davanti a noi, lo velocizza. Complimenti

Answer 1

Stai toccando un tema molto interessante ma anche molto complesso.
Forse la famosa formula di Einstein dovrebbe essere corretta - ha dimenticato il fattore umano.
A parte gli scherzi.
Cos'è il tempo? Noi lo misuriamo, dovrebbe essere uguale per tutti ... ma non lo è!
Un orologio è un sistema fisico nel quale si ripete costantemente la stessa successione.
La misurazione indica la durata e il quando.
E per poter effettuare la misurazione noi abbiamo bisogno di 2 diversi punti temporali: il primo è sempre un "ora" e secondo un "poi".
Ma che cos'è questo "ora"? Chi lo determina? Sono io l' "ora"?
In tal caso sono io stesso il tempo.
Già Agostino nelle sue Confessioni si chiede se l'animo stesso sia il tempo:
"In te, animo mio, misuro i tempi; quando misuro te, misuro il tempo. Non turbarmi con la domanda: perché mai? Non distogliermi, con una falsa domanda, dal guardare a te. Non ostacolare te stesso con la confusione di ciò da cui poi essere affetto. In te, torno a dire, misuro il tempo; con le cose transeunti ti mettono in un "sentirti" che rimane, mentre esse si dileguano. Io misuro il "sentirmi" nell'esistenza presente, non le cose che passano affinché esso sorga. E' il mio "sentirmi" che misuro, ripeto, quando misuro il tempo."
(Agostino, Confessioni, libro XI, capitolo 27, risposta 36)

"Il tempo è la sostanza di cui sono fatto. Il tempo è un fiume che mi trascina, ma io sono il fiume; è una tigre che mi sbrana, ma io sona la tigre; è un fuoco che mi divora, ma io sono il fuoco." (J.L. Borges)

Ma tornando alla tua domanda precisa:
anch'io ho atteso con l'impazienza ... l'età in quale potevo uscire per strada con la bici senza dover essere accompagnata da un adulto, la carta d'identità, i miei 18 anni e via così. E forse lì, verso i 20 anni per la prima volta ho avvertito una sensazione particolare: ho preso la coscienza del fatto che il "mio" tempo non può più tornare indietro. E che ha carattere determinato.
Questo un bambino non lo percepisce, un bambino vive presente ed è giustamente proiettato verso il futuro, lui il su passato se lo sta costruendo ma non gli da ancora molto valore. Perché i bambini non concepiscono ancora la vita come un tempo determinato. Il loro orologio va soltanto avanti. Invece ad un certo punto (soggettivo) succede un grosso cambiamento: clac! e il nostro orologio, il nostro tempo ... comincia a contare indietro, quel che resta ... final countdown.
Probabilmente per questo cambia il nostro "sentire" il tempo.
Non sono ancora così tanto avanti (con l'età) per dirti se accelera sempre di più o se ad un certo punto diventa costante o se la prospettiva cambia ancora dando più importanza al valore del vissuto che al tempo (forse per questo l'età reale dei più anziani di tribù primitive non conta?).
"Lo scopriremo solo vivendo ..." ;-))

Answer 2

Hai ragione, anche io mi sono accorto che la vita è un treno in accelerazione, però c'è da dire che se fai la fila alla posta il tempo scorre lentamente sia per il giovane che per l'anziano :)
maral107 se vuoi una vita più lunga raccolgo le bollette della famiglia e degli amci :)
Possiamo dedurre che il treno della vita accelera sia con l'età che con i momenti piacevoli?
Forse anche la conoscenza delle cose ci accorcia il tempo, è come ripercorrere più volte la stessa strada, o tenere gli occhi chiusi mentre si sta viaggia in macchina, prova l'esperimento, ma non farlo mentre guidi :) potrebbe accorciarsi troppo :)

Answer 3

Questa riflessione l´ho fatta spesso con i miei amici, e alla fine siamo giunti alla conclusione che l´accelerazione del tempo scatta nel momento in cui entriamo pienamente nel sistema societario che ci siamo costruiti intorno a noi: i ritmi di lavoro orientali e ormai anche occidentali, per fare l´esempio piú forte.
In fondo i bambini (quelli non pressati da genitori isterici che gli impongono scuola, lezioni di musica, nuoto, dentista, compleanni ecc. ecc.) sono ancora in una dimensione atemporale. Forse dovremmo decelerare, e invece come in una spirale ci stiamo portando a cerchi concentrici sempre piú inumani.. mah, sono proprio curioso di vedere come andrá a finire, i cerchi sono sempre piú stretti, quindi forse riusciró a vivere abbastanza per soddisfare questa mia gustosa curiositá

Answer 4

E' vero quello che dici, ma è solo una nostra illusione, psicologia insomma.
Ti dico soltanto che tu essendo nata dai tuoi genitori secondo l'età del mondo sei più vecchia di loro perché vieni dopo, l'età che hai rispetto a loro non conta, sembri più giovane, ma sei in realtà più vecchia di loro.

Answer 5

Veramente anche se la cosa è psicologica, man mano che l'età arriva il tempo sembra volare!!! Forse perche i giovani hanno sete di conoscere la vita e cominciare a viverla inquanto i piu maturi volevano fermarla per assaporarla di piu.

Answer 6

Chi ha passato i 30, sa per certo che il tempo in assoluto non esiste, ma è relativo alla percezione del soggetto....orami dieci anni sono un soffio.

Answer 7

son d' accordo con Sandy66..il tempo è statico...siamo noi che lo percepiamo più veloce o più lento..io ho 17 anni e sento che il tempo vada veramente piano ora..forse perchè le mie giornate sono tipo programmate..so più o meno quello che mi aspetta..insomma..la routine è quella....però ho davvero la sensazione che finite le superiori..il tempo comincerà veramente a correre!università..lavoro..famiglia..ho paura di non avere abbastanza tempo per fare tutte le cose che vorrei fare!..e che ora non potrei o non ne ho la possibilità insomma..baci

..non viene fuori..dopo lavoro sarebbe scritto famiglia..ho paura ecc.

Answer 8

Io credo che il tempo sia immutabile.
La nostra percezione del tempo, invece varia a seconda dell'eta' e delle situazioni.
Quando facciamo qualcosa di noioso, sembra che il tempo non passi mai, nei momenti piacevoli invece passa in un baleno.
Da bambini attendiamo la maggiore eta' con impazienza e questo ci porta ad "allungare" il tempo.
Crescendo, le responsabilita' ed i problemi della vita, ci portano a non considerarlo, quindi scorre veloce.
Avanzando nell'eta', vorremmo fermarlo, per assaporare piu' a lungo la vita.
Il tempo ci accompagna ed e' custode dei nostri momenti, passati, presenti e futuri.
Lui non cambia..........noi si!!

Answer 9

da bambini il metabolismo è velocissimo, e si è proiettati in avanti , verso il futuro.
Dopo i 30 comincia il processo inverso, e anche noi abbiamo la percezione del tempo più lenta, e un anno non sembra mica tanto, come invece da bambini.
Anche perchè ti rendi conto di non essere immortale.

Answer 10

Io ho notato ke fino a quando ero ragazzina il tempo scorreva ma non volava...da quando ho compiuto 18 anni il tempo sembra scorrere in un modo impressionante!!Io penso ke il motivo sia dato dal fatto ke quando si è piccoli non si hanno grandi impegni....si vive alla giornata.....si guarda la tv, si gioca, invece quando si comincia a crescere le cose da fare diventano innumerevoli....bisogna studiare o lavorare, aiutare a casa....la vita è più frenetica, senza tregua!!Forse è per questo ke il tempo sembra scorrere così velocemente!!