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non voglio dare altri dettagli per non influenzare le riflessioni...che mi dite a riguardo?

2007-03-10 08:24:28 · 23 risposte · inviata da Trig86 5 in Arte e cultura Filosofia

10 punti alla riflessione più profonda

2007-03-10 08:31:19 · update #1

qualcuno ha colto quello che voglio dire...ma non pienamente...la questione è più filosofica.

la vera felicità richiede riflessione e impegno, per raggiungere libertà interiore e cultura.
soprattutto la libertà interiore è qualcosa di estremamente difficile da ottenere. e il processo per ottenerla è scomodo, e pericoloso in quanto è difficile essere equilibrati nel fare ciò.

ora forse è un po' più chiaro quello che intendevo dire

2007-03-10 08:41:00 · update #2

bravo skotam

2007-03-10 08:42:16 · update #3

23 risposte

Hai ragione. E' più comodo essere tristi che essere felici.
La felicità ce la dobbiamo guadagnare con il sudore e la fatica di ogni giorno. Una persona, per essere veramente felice, deve avere il coraggio di realizzare i propri sogni e di difendere le proprie idee... deve avere determinazione, tenacia, forza di volontà, spirito di sacrificio ed umiltà in abbondanza. Prima di iniziare il proprio viaggio alla ricerca della felicità però, deve compire uno sforzo ancora più grande del portare a termine l'impresa: deve conoscersi, capire ciò che realmente desidera. E' questa la cosa più difficile e faticosa...
Ci sono persone alle quali, per loro immensa fortuna, non manca niente per essere felici. Queste persone non devono lottare come le altre per conquistarsi il loro pezzo di Paradiso... ma spesso non sanno di essere tanto fortunate e non apprezzano ciò che hanno, finchè non lo perdono... e non di rado questo accade proprio per colpa loro, che non avendo riconosciuto la vera felicità (ciechi!), ne iniziano speranzosi la ricerca...

2007-03-11 10:49:13 · answer #1 · answered by * 6 · 0 0

Non è certo una questione di comodità, ma solo una questione di sensibilità.
Infatti le persone troppo sensibili sono spesso più tristi di altri, che non sono insensibili, ma sanno che se il mondo va in un certo modo, non è per colpa loro...
La cosa più importante è essere sempre se stessi, senza pensare troppo se siamo felici oppure no.
Come ho letto da qualche parte.. "ama tutti, credi a pochi e fai del bene" .... ciao.

2007-03-10 16:37:03 · answer #2 · answered by Belfagor7 4 · 2 0

Ciao,
questa tua domanda si racchiude (secondo me) nell'essere ottimisti o pessimisti.
L'essere (troppo) ottimisti spesso nn permette di valutare tutti i pro e i contro, soprattutto i contro, delle situazioni.
L'essere pessimisti, molto spesso tende a conferire alle cose un peso eccessivo, un peso che spesso ci tutela nelle cadute.
Qdo un pessimista cade di fa male, ma mai come un ottimista.
L'essere sempre felici spesso nn ci permette di valutare analiticamente la nostra vita, ma ci porta solo a inseguire sogni e mete troppo spesso lontani dall'umana possibilità.
A lungo sono stata sempre invidiata per il mio essere sempre sorridente, sempre felice... sono caduta e nn mi sono più rialzata!

buona serata

Aye

2007-03-10 16:35:29 · answer #3 · answered by Aye 7 · 2 0

Sì è vero..è più facile essere tristi!Forse perché per essere felici si deve raggiungere uno scopo e per raggiungere qst ultimo bisogna fare molta fatica...E poi noi nn ci accontentiamo mai di quel ke abbiamo,vogliamo sempre di più e ricercare quel qlcs ke ci manca è difficile..

2007-03-10 16:48:17 · answer #4 · answered by dafnem87 3 · 1 0

è piu' comodo essere tristi, cosi' hai sempre qualcuno ke ti consola, ma è piu' bello essere felici e trasmettere cosi' la tua felicita'!!KISS!

2007-03-10 16:31:16 · answer #5 · answered by Anonymous · 1 0

non c io mai pensato...ma penso k e meglio essere felici k tristi.....

2007-03-10 16:31:00 · answer #6 · answered by Anonymous · 1 0

più che altro è oiù facile, al giorno d'oggi non sono molte le persone che si sforzano di cercare di raggiungere la felicità perchè vedono che la tristezza e il vittimismo sono a portata di mano e di conseguenza le attenzioni degli altri!

2007-03-12 13:11:03 · answer #7 · answered by luzza89 3 · 0 0

La felicità è uno stato di estasi momentaneo, come l'orgasmo. Secondo te è possibile stare sempre in stato di orgasmo? No, è molto più semplice passare il tempo in stato di desiderio, quello sì che è uno stato non momentaneo, ma prolungato. Non è saggio perseguire la felicità, a menon che per felicità non si intenda quello che si intende nella costituzione americana: cioè il diritto alla proprietà privata e a farne quel che ci pare. A mio parere quando nella vita si raggiunge la serenità è già un gran bell'oblettivo.

2007-03-12 09:04:28 · answer #8 · answered by 4712 5 · 0 0

"Comodo" fa sembrare i depressi persone pigre, ci hai mai pensato?
E' come dire:
"E' piu' comodo starsene in Africa fermi a morir di fame, che andare a lavorare otto ore al giorno in Europa"....
Be' secondo me non è questione di "comodità".

2007-03-11 18:53:43 · answer #9 · answered by barbiz 2 · 0 0

Non si tratta di cosa "è più comodo". Esiste un vero terrore della felicità, che si prova solo quando l'istante di felicità che tanto hai agognato diventa raggiungibile. Molto più rassicurante l'attesa di una felicità futura, che implica il vivere al futuro. L'aspettativa del futuro che ogni uomo ha si basa su una promessa di felicità, tanto idefinita perchè futura.Capire che la felicità è "qui e ora" ci fa capire che dobbiamo cogliere l'attimo. Che non siamo eterni, e che nemmeno la nostra felicità lo è.

2007-03-11 16:11:41 · answer #10 · answered by lilia m 2 · 0 0

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