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In quel tempo si presentarono alcuni a riferire a Gesù circa quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva mescolato con quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù rispose: “Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quei diciotto, sopra i quali rovinò la torre di Siloe e li uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo”.


Disse anche questa parabola: “Un tale aveva un fico piantato nella vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: Ecco, son tre anni che vengo a cercare frutti su questo fico, ma non ne trovo. Taglialo. Perché deve sfruttare il terreno? Ma quegli rispose: Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché io gli zappi attorno e vi metta il concime e vedremo se porterà frutto per l’avvenire; se no, lo taglierai”

2007-03-10 08:20:34 · 8 risposte · inviata da Anonymous in Società e culture Religione e spiritualità

8 risposte

Nella prima parte Gesù pone l'accento su una credenza ebraica, che tutt'ora vive tra noi, secondo la quale chi male si comportava veniva punito da Dio con disgrazie o con la morte. La loro credenza era ancora in un Dio vendicativo. (non senti spesso anche tu frasi del genere: Questo è il castigo di Dio! Oppure: si è comportato male e Dio l'ha punito!) Egli allora dice: 'e quelli che son morti per il crollo della torre? Erano peccatori anche quelli? Beh! (è come se dicesse), visto che siete tutti peccatori, morirete tutti allo stesso modo, cioè ammazzati! Quindi aggiunge di convertirsi, cioè di cambiare pensiero. Gesù è venuto apposta per questo, perchè noi potessimo cambiare pensiero. E di non credere più che Dio punisce e si vendica, ma viene attraverso Suo figlio ad annunciare 'cose nuove', più perfette.
Nella seconda parte non fà altro che l'elogio della fede paziente e la negazione del giudizio affrettato. E' come se ci dicesse di non giudicare nessuno, di non tagliare nessuna testa, di avere pazienza e costanza con chi è di dura cervice, cioè chi non fruttifica, perchè con le giuste cure, tutti possono essere portati sulla via del bene e quindi, non solo a salvarsi, ma addirittura mettersi a fruttificare a sua volta. Ciao.

2007-03-10 11:03:02 · answer #1 · answered by ombra mattutina 7 · 0 1

solo poche parole:la pazienza infinita di Dio con chi ancora non si converte a Lui
non sappiamo quanto durerà questa Pazienza,ma sappiamo che dobbiamo "scegliere"ogni giorno di essere Cristiani e portare frutto
:)

2007-03-10 23:52:43 · answer #2 · answered by aliénor 6 · 0 1

gesù dice chiaramente che bisogna convertirsi altrimenti saranno e saremo distrutti nella seconda parte parla del fico ,secondo me è inteso come la religione che lo rappresenta e che non dà frutti ,gli ha dato del tempo ma visto che non porta frutto lo vuole tagliare lo vuole togliere dalla sua benedizione .e qui appunto parla delle religioni che vorrebbero dare il cibo spirituale a molti ma non lo fanno

2007-03-10 16:52:08 · answer #3 · answered by antossal 6 · 0 1

per la prima storia hai ricevuto molti commenti intelligenti, io aggiugo solo che i disastri naturali, crolli, esplosioni e altro non sono certo metodi che dio usa per punire i peccatori

per la seconda vorrei farti notare una cosa
per me il padrone del fico è dio e il vignaiolo è gesù
egli chiede ancora un anno per far guarire il fico, successivamente verso la fine della sua predicazione, gesù sta camminando e incontra una pianta di fico, si avvicina perchè gli è venuta fame e vorrebbe mangiarne un frutto (era fuori stagione, ma gesù non era inusuale a trovare alberi con frutti in tutte le stagioni) ma quando si avvicina il fico non ha frutti, allora gesù si adira e dice 'che da te possa non nascere più frutto' e il fico immediatamente si secca
alcuni studiosi fanno coincidere il fico con la generazione di israele che da anni non generava frutti per il signore, così facendo gesù la condanna in via definitiva, terminando il periodo concessogli per la redenzione
speriamo che prima o poi ci ripensi
:)

2007-03-10 12:29:56 · answer #4 · answered by Anonymous · 0 1

Nella visione ebraica era comune la teoria della retribuzione: ogni azione che commettevi in terra aveva una punizione o un premio immediatamente da Dio. se eri malato o povero era perché Dio ti aveva punito per i tuoi peccati o per i peccati dei tuoi genitori. Gesù sconvolge questa teoria molto comune (anche discepoli quando Gesù guarisce un cieco dalla nascita gli chiedono se fosse in quello stato per i peccati dei suoi genitori o per i suoi). Se i galilei vengono uccisi in modo impuro (era grave mescolare il sangue animale dei sacrifici con quello umano) non è perché sono colpevoli di gravi peccati contro Dio; egli non è causa del male, né della morte dell'uomo.
La seconda parabola è a completamento della prima: Dio è paziente e sa aspettare affinché gli uomini portino il frutto dell'amore... Chi più si trova in difficoltà, più ha bisogno di cure...

2007-03-10 11:39:28 · answer #5 · answered by Anonymous · 0 1

un tale aveva la fede, Dio, ne cercava il frutto, ma non ne trovò,allora disse a Gesù, sono tre anni che l'osservo e non dà frutto, taglialo, perchè occupa terreno inutilmente, ma Gesù rispose, dammi ancora un anno, lo nutrirò con il mio amore, e se non farà ancora frutto allora lo taglierai.

non mi sembra difficile da capire, questo racconto, ci fa capire che la presenza fisica non basta per dire che siamo salvati, ma se veniamo in contatto diretto con Gesù, che ci aiuta in ogni situazione, con amore e giustizia, ma se non seguiamo il suo volere, cioè il frutto delle nostre azioni, per come ci viene mostrato allora verremmo scartati, perchè Dio è infinitamente buono ma infinitamente giusto

facciamo la nostra scelta, e chiediamo al Signor Gesù che ci mostri la sua volontà.

vorrebbe dire che anche se si mescolano il sangue con dei sacrifici ( abominevole a quei tempi sotto la legge ), Gesù dava ugual peso degli altri se non credevano alla sua persona, come figlio di Dio, o l'incidente della torre, non importa cosa facciamo, siamo peccatori e il tempo non ci appartiene, solo nel Signor Gesù possiamo avere il perdono dei nostri peccati.

spero di essere stato chiaro.

2007-03-10 10:10:37 · answer #6 · answered by Anonymous · 0 1

Rifletto che pure Gesù aveva la mania di far finir male la gente. Quanto piacerebbe a molti credenti che i non credenti finissero all'inferno! Altrimenti ai credenti tutti i sacrifici che fanno andrebbero a vuoto, sai che rabbia. Noto che anche a te non dispiacerebbe. Ti rispondo col titolo di un libro: - Le donne buone vanno in Paradiso, le altre vanno dappertutto. -

2007-03-10 09:35:04 · answer #7 · answered by Anonymous · 0 1

La prima parte è un richiamo all'Onnipotenza divina ma nello stesso tempo fa scendere l'eremita dalla torre d'avorio. Nel senso che il tuo destino è legato a quella dei tuoi concittadini. E se non vi convertirete perirete tutti allo stesso modo. E' quantomai attuale il Vangelo di Oggi. Con tutta la depravazione che c'è in giro.

La seconda parte deve far riflettere chi osa poter pensare di decidere della propria vita o della vita di altre persone. E' un inno alla cura degli anziani.

2007-03-10 09:30:53 · answer #8 · answered by Anonymous · 0 1

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