http://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/scienza_e_tecnologia/yahoo-dissidenti-cina/yahoo-dissidenti-cina/yahoo-dissidenti-cina.html
Dal link di Repubblica... Che ne pensate?
Ps> spero che Yahoo non censuri anche questa :-)) ... se no faccio causa! :-))
2007-03-10
01:33:17
·
6 risposte
·
inviata da
Anonymous
in
Notizie ed eventi
➔ Giornalismo e media
PECHINO - Una svolta inattesa rilancia l'attenzione sul più famigerato caso di collaborazionismo tra una multinazionale americana e la censura cinese: la delazione di Yahoo, che cinque anni fa fece arrestare un dissidente cinese, Wang Xiaoning, consegnando le sue email alla polizia di Pechino. Oggi la vicenda si riapre grazie alla coraggiosa iniziativa della moglie di Wang. La 55enne Yu Ling ha deciso di attaccare Yahoo in casa sua, davanti alla giustizia americana, chiedendo i danni per la detenzione del marito.
Yu Ling è arrivata a Washington grazie all'aiuto di un'organizzazione per la difesa dei diritti umani (China Information Center), fondata da un altro celebre dissidente, Harry Wu, che fu prigioniero per vent'anni nei gulag cinesi prima di ottenere asilo politico negli Stati Uniti. Gli avvocati pagati dall'associazione umanitaria cercheranno di ottenere una condanna della Yahoo anche a scopo esemplare: altri big americani di Internet, da Microsoft a Google, sono accusati di
2007-03-10
01:36:53 ·
update #1
autocensurarsi pur di fare affari in Cina, applicando sistematicamente le regole repressive del regime di Pechino.
In caso di vittoria in giudizio contro la Yahoo, inoltre, i fondi di un eventuale indennizzo servirebbero a finanziare la difesa legale di Wang Xiaoning, che a 57 anni deve scontarne altri cinque in carcere. Wang è rinchiuso nel penitenziario numero 2 di Pechino, in una cella con altri nove detenuti. La moglie ha il permesso di visitarlo solo due volte al mese per un colloquio di mezz'ora, attraverso un interfono separato da un vetro e alla presenza costante di poliziotti.
L'odissea di Wang ebbe inizio nel 2002 a Pechino quando la polizia fece irruzione in casa sua, sequestrò i suoi computer, lo arrestò e minacciò la moglie e il figlio perché non parlassero con la stampa. Un anno dopo il suo processo si concluse con la condanna a dieci anni per sovversione. Il capo d'imputazione: Wang aveva diffuso per email degli articoli inneggianti alla democrazia.
Nel 2004 l'
2007-03-10
01:39:05 ·
update #2
Vabbè il link va bene... leggete da là.
Cmq sono contento che pare l'abbiano pubblicata... ultimamente se facevi domande che potevano ledere anche minimamente la reputazione di answer ma anche di yahoo in generale, non pubblicavano la domanda: BELL'INTERPRETAZIONE DEL CONCETTO DI LIBERTà D'ESPRESSIONE.... vergognatevi per la vostra incapacità....
Questo sfogo non c'entra con la notizia che vi ho dato, ovviamente.
2007-03-10
01:42:15 ·
update #3
Annalisa la notizia non sta nel "comportamento" dello Stato cinese... ma su quello di yahoo!!! :-)
2007-03-10
01:49:51 ·
update #4
No, Jhonatan sbagli: se leggi bene l'articolo ti rendi conto che yahoo agiva ad Hong Kong che è Stato autonomo rispetto la Cina... e dove esistono tutte le forme di libertà tipiche dei Paesi Occidentali... compresa riservatezza e libertà d'espressione...
2007-03-10
04:40:29 ·
update #5