Il primo era persiano. Disse: "Con questa comprerò un po' di angur".
Il secondo era arabo. Disse: "No, perché io voglio un po' di inab".
Il terzo era turco. Disse: "Io non voglio dell'inab, voglio del uzum''
Il quarto era greco. Disse: "Io voglio dello stafil".
Poiché non sapevano cosa stesse al di là dei nomi delle cose, i quattro cominciarono a litigare.
Essi avevano l'informazione, ma non la conoscenza.
Il saggio, cercando di riconciliarli, disse loro: "Posso soddisfare le necessità di voi tutti con un'unica moneta. Se veramente mi date fiducia, la vostra moneta verrà quadruplicata e da quattro parti verrà un'unità".
Ma i quattro continuarono a litigare e il saggio non disse loro che quello che avevano chiesto nelle rispettive lingue era la stessa cosa, l’uva.
E’ solo un problema di idioma o proprio non riusciamo a capirci, cosa ne pensi ?
Ciao e bella vita :-)
2007-03-09
22:18:05
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10 risposte
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inviata da
Anonymous
in
Arte e cultura
➔ Filosofia
ben ... "uomini di buona volontà" e non necessariamente poliglotti ... gran bella lettura, grazie :-)
2007-03-10
09:05:31 ·
update #1
Bisogna dire che l'episodio della 'torre di Babele' non è certo giunto al suo termine. Molti leggono ancora quella storia, come la nascita delle varie lingue, ma queste, si sa che storicamente già esistevano. Le culture, le civiltà, avevano ormai da ere ed ere sviluppato già un loro linguaggio. Allora che lettura fare di Babele? (Hai notato come questa parola sia anche onomatopeica per significare il 'balbettìo'?). Beh, è abbastanza semplice arrivare ad una conclusione! La punizione dell'arroganza umana, il peccato di orgoglio, l'uomo lo paga non con la confusione delle lingue, perchè le lingue si imparano, ma con la confusione degli intendimenti, della mente, delle idee, delle opinioni. In effetti ancor oggi, chi pecca in quel modo, non capisce nemmeno chi parla la sua lingua, perchè chiuso nella sua idea di verità, come anche tanti cattolici fanno. E così crolla la costruzione di un mondo nuovo, mondo che costoro, si affannano a voler costruire nella loro solitaria ed inutile arroganza. Per fortuna che esistono uomini che, provenienti da vari paesi, culture, lingue, religioni, si intendono perfettamente. Sono i cosidetti uomini di buona volontà. Ciao.
2007-03-10 08:29:45
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answer #1
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answered by ombra mattutina 7
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E' una semplificazione che parte da un presupposto sbagliato: l'esistenza di un modello che somigli alla realtà.
L'uva è diversa per ciascuno, non esiste l'uva universale ed il saggio non era abbastanza saggio ma fortunato.
La sua uva non sarebbe andata bene per nessuno, la sua uva poteva andar bene solo per un'altro saggio.
Che la tua vendemmia sia abbondante!
2007-03-09 22:31:29
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answer #2
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answered by Anonymous
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i 4 erano troppo presi dall'avidità per fare un unico tentativo per comprendersi o per risolvere il problema purtroppo caro Serapide61 temo non sia solo un problema di idioma
temo purtroppo che la gente non abbia la voglia di ascoltare
di tentare di capirsi un pò di più..e pensare che a volte basta così poco.....ma non perdo le speranze e faccio la mia parte
e grido forte ascoltiamoci un pò di più
questo il mio folle pensiero
peace and love:)manù
2007-03-12 11:49:58
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answer #3
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answered by ? 5
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E' vero, spesso la gente non si capisce. Una volta, una persona mi citò un frammento di una canzone:
"Le incomprensioni sono così strane
sarebbe meglio evitarle sempre
per non rischiare di aver ragione
ché la ragione non sempre serve. "
Ecco, io adesso la penso così.
E comunque, come sempre, grazie per la domanda.
2007-03-12 10:51:54
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answer #4
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answered by Fettuccina 4
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inutilmente il saggio cercò di farli intendere,continuarono nell'ottusità delle menti a cercare di sopraffare gli altri,oggi non ci si discosta più di tanto da quella parabola,e non certo per una questione di idiomi,ma perchè il vero sordo è colui che non vuole sentire...
2007-03-11 03:56:40
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answer #5
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answered by mmm 5
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Tutti gli uomini desiderano la pace, ma la chiedono in modo diverso.
Tutti gli uomini, predicano l'amore, ma e' l'odio a predominare.
Tutti gli uomini sono uguali, ma il razzismo dilaga.
2007-03-11 00:42:27
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answer #6
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answered by sandy66 5
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è la mancanza di voglia, che subentra dall'egoismo che si ha per l'oggetto. se nessuno avesse dato importanza alla moneta.. la parola sarebbe stata importante
2007-03-10 10:48:51
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answer #7
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answered by Fiordiluce 3
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In questo caso sono stati fortunati, l'uva era qualcosa che tutte e quattro le culture conoscevano. Quando però il linguaggio nomina cose ed eventi sconosciuti, non presenti nella cultura dei dialoganti, il problema non è solo di idioma.
Ad esempio non so quante decine di termini hanno gli Inuit per indicare il colore della neve, colori che noi non vediamo neanche perchè non esiste un linguaggio che li nomina e li distingue
2007-03-10 08:10:27
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answer #8
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answered by Bimbomix 5
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penso che non sia esclusivamente di idioma...ma di mal comunicazione e punti di vista diversi!
2007-03-10 02:18:46
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answer #9
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answered by Dontella c 6
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è sempre un problema di conoscenza, di cultura,
2007-03-09 22:21:13
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answer #10
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answered by Anonymous
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