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Non ho la presunzione di essere un'esperta in materia, ma da quello che ho letto la principale regola del buddismo è rinunciare a tutto quello che può rendere più lieta la nostra vita.
Altri dettami mi sembrano giusti e profondi, ma questa regola in particolare non è un pò esagerata?

2007-03-09 09:58:37 · 16 risposte · inviata da Squaw 6 in Società e culture Religione e spiritualità

Per Silvia:ho premesso di non essere esperta in materia e proprio perchè la cosa mi interessa ho pensato di cominciare col togliermi un dubbio: Ovviamente approfondirò l'argomento...

2007-03-09 10:28:20 · update #1

per Silvia di nuovo: grazie, non me la sono presa e seguirò sicuramente il tuo consiglio. ciao

2007-03-09 23:34:20 · update #2

16 risposte

E perchè secondo te le altre religioni cosa predicano?
tutte parlano di rinuncia e pentimenti

2007-03-09 10:02:15 · answer #1 · answered by Anonymous · 3 1

in teoria, anche la religione cristiana impone di abbandonare tutti i piaceri terreni.

p.s. Pare che attraverso un elettroencefalogramma abbiano rilevato che un monaco buddista sia l'uomo + felice del mondo, quindi vedi te!

2007-03-09 18:22:55 · answer #2 · answered by Anonymous · 4 0

Mi sa che hai interpretato male......
il buddismo predica proprio il contrario di quello che dici, ti suggerisce (non impone) di rinunciare a tutto ciò che di SUPERFLUO c'è nella vita, per poterti così concentrare sulla via principale che conduce alla gioia VERA, l'assenza cioè di sentimenti negativi e la concentrazione del proprio spirito finalizzata al raggiungimento di uno stadio superiore in cui si è "perfetti"; il tutto naturalmente da raggiungersi attraverso il ciclo delle vite e delle reincarnazioni successive, mediazioni terrene simbolizzanti gli stadi, prettamente mentali, dell'"illuminazione"..
Ciauzzz

2007-03-09 18:06:28 · answer #3 · answered by J.D. 4 · 3 0

Anche io non sono un esperto in materia, però è dieci anni che pratico il Buddhismo nella sua forma CHAN (Zen cinese) e quindi posso risponderti con cognizione di causa.
Nella sua seconda Nobile Verità il Buddha afferma che il Dolore (oggetto della prima) è conseguente alla presenza del Desiderio. E' quindi logico cercare di eliminare il desiderio. Questo non significa però eliminare i bisogni e la loro soddisfazione necessaria, ma soltanto tenere sotto controllo il meccanismo mentale che è sotteso dal desiderio incontrollato.

2007-03-10 03:05:55 · answer #4 · answered by Anonymous · 2 0

Il Buddhismo rinuncia? E dove lo hai letto? Ti consiglio un libro, di Renè Girault: Le Religioni Orientali...

2007-03-09 18:15:17 · answer #5 · answered by Heart of Darkness 6 · 2 0

Capisco quello che intendi, però il buddista alla fine del suo cammino spirituale non dovrebbe soffrire delle privazioni perchè ha cessato di desiderare. Quelli che ancora non sono giunti a questo livello cercano di allontanarsi dal mondo per giungervi, quindi sono comunque ben lieti di farlo.
E' un po' come il cattolico fanatico che si frusta nelle processioni: io non lo farei, tu non lo faresti, ma lui lo fa, e con somma gioia!
Il buddismo è narcotico e nichilista tanto quanto il cristianesimo, però se non altro i suoi praticanti sembrano molto più sereni dei cristiani: forse perchè il cristianesimo promette una vita serena nell'aldilà mentre il buddismo cerca di realizzarla nell'aldiqua (in un modo molto particolare però, adatto solo ad alcune persone). Comunque ci sono varie scuole di buddismo, ognuna delle quali deforma l'insegnamento del Buddha in un modo diverso, e fra queste ce ne sono alcune molto "friendly" che qualsiasi manager occidentale potrebbe praticare per hobby, giusto perchè va di moda! Sono più o meno le versioni di cui stanno parlando questi qui che hanno scritto prima di me!


PS
Nirvana = paradiso non lo accetterei nemmeno in una lezione di religione alle elementari.

2007-03-09 18:10:54 · answer #6 · answered by taeniasolium 2 · 3 1

Nemmeno io sono un'esperta ma cerco di dire cosa penso.In sostanza il buddismo non nega agli uomini tutto ciò che rende piacevole l'esistenza ma tutto ciò che è MATERIALE quindi superficiale e induce gli uomini a cercare si il piacere ma quello spirituale lontano da vizi terreni per raggiungere il NIRVANA che è il loro paradiso

2007-03-09 18:10:21 · answer #7 · answered by mik_ik_90 2 · 2 0

non sono un'esperta in materia neppure io, ma credo che ti stia confondendo con l'induismo, secondo cui tutti dobbiamo accettare la nostra condizione attuale, in quanto frutto della nostra precedente vita. ciao!

2007-03-10 04:10:42 · answer #8 · answered by ila 7 · 1 0

Il principe Siddharta era vissuto tra i piaceri che la sua condizione privilegiata gli permettevano, finché non scoprì che il mondo fuori dalle mura della sua reggia era tormentato dalla morte, dal dolore e dalla malattia. Allora si ritirò a vita ascetica per estraniarsi da questo mondo così doloroso, ma si rese conto che questo non lo portava a nulla. La sofferenza, la malattia e la morte restavano. Fu così che ebbe l'illuminazione del grande serpente: il cobra divino e portentoso che rappresenta l'illusione del mondo il quale aprì le sue spire su di lui per proteggerlo nella sua meditazione anziché per aggredirlo. Egli rinunciò allora al puro ascetismo, come prima aveva rinunciato alla sua vita di bagordi e intraprese la via del saggio che è la via di mezzo, la via di colui che riconosce il mondo come illusione necessaria e che perciò più di ogni altro sa sorridere per questa illusione, trarne insegnamento e metterlo a frutto nel sentimento di compassione verso chi soffre. Il saggio è come un bambino che sorride divertito e ammaliato davanti ai giochi di prestigio di un grande illusionista, ma che sa che in fondo sono solo trucchi.

2007-03-10 04:05:54 · answer #9 · answered by etcetera 7 · 1 0

anch'io penso che tu abbia male interpretato
il buddismo fa risalire la sofferenza al mancato raggiungimento di ciò che si desidera, di conseguenza, per distruggere la sofferenza, occorre annullare il desiderio questo non vuol dire rinunciare a tutto, ma vuol dire dominare noi stessi ed essere superiore alle imposizioni del desiderio, il buddismo, inoltre dice di fare ciò di cui hai bisogno, la riflessione sta nel capire cosa fai perchè spinto dal bisogno e cosa spinto dal desiderio
(mangio, per fame o per deiderio? Compero un vestito per necessità o per desiderio? amo per necessità o per desiderio?)
:)

2007-03-10 00:38:05 · answer #10 · answered by Anonymous · 1 0

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