La vicenda narrata si svolge in Inghilterra nell'anno 1194, al tempo di re Riccardo Cuor di Leone e delle Crociate, in concomitanza delle controversie che dividono i sassoni ed i normanni.
Il Cavaliere Wilfred di Ivanhoe, figlio del nobile sassone Cedric, ama, contraccambiato, la giovane lady Rowena. Cedric contrasta l'amore fra i due, in quanto ha già politicamente deciso di dare in moglie Rowena ad Athelstane con lo scopo di riportare dopo lungo tempo, una stirpe sassone sul trono e cerca di allontanare Ivanhoe, amico del re di origini normanne Riccardo Cuor di Leone.
Il giovane partecipa così alle crociate, al seguito di Riccardo. Giovanni il Senzaterra in assenza del fratello si appropria illegalmente del trono. Al ritorno dalle crociate, Ivanhoe partecipa ad un torneo in cui riesce a vincere contro tutti i campioni affiliati all'usurpatore. La sconfitta pesa all'orgoglio della nobiltà dei normanni che lo faranno prigioniero con il padre Cedric, Rowena e Athelstane. Re Riccardo con l'aiuto di Locksley (Robin Hood), riusciranno a liberarli, così che Ivanhoe riuscirà ad unirsi in matrimonio con lady Rowena.
Si rileva in alcuni tratti del romanzo, il modo in cui odio ed invidia si manifestano nei confronti di Isaac di York e la figlia Rebecca, questo denota l'antisemitismo già presente nell'epoca presa in esame, di molto in anticipo rispetto a ciò che è accaduto nel XX secolo appena trascorso.
Riccardo I d'Inghilterra (8 settembre 1157 – 6 aprile 1199) fu re d'Inghilterra dal 1189 al 1199. à noto anche con il nome di Riccardo Cuor di Leone. Venne considerato un eroe ai suoi tempi e, successivamente, è descritto così in molti lavori letterari.
Terzo figlio legittimo di Enrico II d'Inghilterra, Riccardo non avrebbe mai immaginato di arrivare fino al trono d'Inghilterra. Tuttavia era il figlio favorito di sua madre, Eleonora d'Aquitania, e nonostante fosse nato a Oxford, considerava la Francia come sua patria. Quando i suoi genitori si separarono, rimase con la madre e venne investito del ducato di Aquitania nel 1168 e di Poitiers nel 1172. In realtà era un premio di consolazione per il fatto che suo fratello più anziano, Enrico il Giovane, era stato designato, dal padre, come successore alla corona.
Nel 1170, il quindicenne Enrico il Giovane venne incoronato re congiunto d'Inghilterra, come Enrico III, quando ancora il padre era in vita. Non avendo mai realmente regnato non viene annoverato tra i sovrani inglesi. Viene definito il Giovane per distinguerlo dal sovrano Enrico III suo nipote.
Nel 1173, Riccardo, i suoi fratelli Enrico e Goffredo entrarono in rivolta contro il padre, istigati dalla madre e dal re di Francia Filippo II Augusto. Il loro obiettivo era quello di detronizzare Enrico II e lasciare Enrico il Giovane come unico re d'Inghilterra. Enrico II invase l'Aquitania due volte. Riccardo fu l'ultimo dei suoi fratelli ad arrendersi al padre, benché alla fine si rifiutasse di affrontarlo faccia a faccia. Dopo diciotto mesi, nel 1174, chiese il perdono del padre e gli giurò fedeltà .
Dopo il fallimento della rivolta, Riccardo fu impegnato a sedare le sommosse interne dei nobili insoddisfatti di Aquitania, soprattutto nel territorio della Guascogna. La crudeltà nel suo regno aumentò e portò a una rivolta maggiore nel 1183. La reputazione di Riccardo si fece terribile a causa di stupri e omicidi. I ribelli cercarono di detronizzare Riccardo e per farlo, chiesero l'aiuto proprio dei suoi fratelli Enrico e Goffredo. Loro padre, temendo che la guerra potesse portare alla distruzione del regno, intervenne con l'esercito a favore del figlio Riccardo. La morte di Enrico il Giovane l'11 giugno 1183, concluse la sommossa e Riccardo poté rimanere sul suo trono.
Per quanto riguarda le imprese di Riccardo in Terra Santa si veda al lemma Terza Crociata.
La terza crociata (1189-1192), detta anche la "crociata dei Re", fu un tentativo, da parte di vari sovrani europei, di strappare al Saladino Gerusalemme e quanto perduto della Terrasanta
L'arrivo di Riccardo
Enrico II morì il 6 luglio 1189, sconfitto da suo figlio Riccardo I e da Filippo III. Riccardo ereditò la corona e subito cominciò a raccogliere fondi per finanziare la crociata. Nel luglio del 1190 riuscì a salpare da Marsiglia alla volta della Sicilia.
A governare in Sicilia era Tancredi, che era succeduto al defunto Guglielmo II l'anno precedente. Tancredi fece prigionieri Giovanni Plantageneto, la moglie di Guglielmo e la sorella di Riccardo. Tuttavia, Riccardo prese la città di Messina il 4 ottobre 1190, ottenendo la liberazione di Giovanni.
Poco dopo aver lasciato la Sicilia, la flotta di Riccardo fu messa alla dura prova da una violenta tempesta: molte navi andarono perse, fra cui quella che trasportava Giovanni e gran parte del tesoro accumulato per finanziare la crociata. Si scoprì poi che l'imperatore Isacco Ducas Comneno di Cipro era riuscito ad impadronirsi del tesoro. Riccardo entrò nella città cipriota di Limassol il 6 maggio 1191 e si incontrò con Isacco, che promise di restituire a Riccardo le sue ricchezze e d inviare 500 dei suoi soldati in Terrasanta. Una volta tornato nella sua fortezza di Famagosta, Isacco ruppe il patto e cercò di spingere Riccardo a lasciar l'isola. Il tradimento di Isacco scatenò la reazione di Riccardo, che in pochi giorni conquistò l'intera isola.
[modifica] La battaglia di Acri
Liberato dal Saladino, Guido tentò di assumere il controllo delle forze cristiane presso Tiro, dove però Corrado del Monferrato riuscì a conservare il suo dominio, anche grazie alla sua abilità mostrata nel difendere la città dagli assalti musulmani. Guido decise dunque di rivolgere la sua attenzione al fiorente porto di Acri, ora nelle mani del Saladino. Guido pose dunque sotto assedio la città , ricevendo anche l'aiuto di Filippo, appena giunto dalla Francia. Le forze dei due, tuttavia, non bastavano a sconfiggere il Saladino.
Riccardo raggiunse Acri l'8 giugno 1191 e, da subito, dedicò molta cura alla costruzione delle armi d'asedio. La città fu poi presa il 12 luglio.
Tuttavia, la spartizione del bottino provocò contrasti tra Riccardo, Filippo e Leopoldo V d'Austria (quest'ultimo comandava quel che restava dell'esercito del Barbarossa). Mentre Leopoldo sosteneva che il contributo dato dai tedeschi all'assedio fosse di pari importanza a quello di inglesi e francesi, Riccardo tendeva invece a ridimensionare l'apporto fornito dai tedeschi. Per giunta, Riccardo e Filippo si trovarono in disaccordo anche su chi dovesse essere l'erede al trono di Gerusalemme. Mentre Riccardo appoggiava Guido, Filippo sosteneva la causa di Corrado. Si decise infine che Guido avrebbe continuato a regnare ma che, dopo la sua morte, la corona sarebbe passata a Corrado.
A causa dei contrasti con Riccardo, Filippo e Leopoldo lasciarono la Terrasanta in agosto.
Il 20 agosto, quando però fu chiaro che il Saladino non avrebbe rispettato i termini del Trattato di Acri, Riccardo fece sterminare più di 3000 prigionieri musulmani fuori dalle mura di Acri, in modo che il macabro spettacolo fosse visibile anche dall'accampamento del Saladino.
[modifica] La battaglia di Arsuf
Dopo la presa di Acri, Riccardo decise di marciare verso la città di Giaffa, dalla quale avrebbe poi puntato verso Gerusalemme. Il 7 settembre 1191 presso la località di Arsuf (30 miglia a nord di Giaffa), il Saladino attaccò Riccardo.
Il Saladino tentò di attirare le forze di Riccardo per poi annientarle facilmente: tuttavia, Riccardo mantenne intatto il suo schieramento fino a quando gli Ospitalieri e i Templari piombarono rispettivamente sul fianco destro e su quello sinistro dell'esercito del Saladino: Riccardo vinse così la battaglia e distrusse il mito dell'invincibilità del condottiero musulmano.
[modifica] La fine della Crociata
Grazie alla vittoria nella battaglia di Arsuf, Riccardo conquistò Giaffa e vi stabilì il suo quartier generale. Si offrì poi di negoziare col Saladino, il quale inviò il fratello Safadin. Le trattative, tuttavia, fallirono e Riccardo marciò su Ascalona.
Riccardo richiamò Corrado in suo aiuto: tuttavia Corrado, ancora adirato per l'alleanza del re inglese con Guido, rifiutò. Corrado fu poi assassinato a Tiro, probabilmente per volere dello stesso Riccardo. Re Guido divenne sovrano di Cipro, mentre Enrico II di Champagne divenne il nuovo re di Gerusalemme.
Nel luglio del 1192, il Saladino, alla testa di migliaia di uomini, prese Giaffa. La città venne poi riconquistata il 31 luglio da Riccardo, il quale inflisse una nuova sconfitta al Saladino il 5 agosto.
Il 21 settembre 1192, Riccardo e il Saladino siglarono un accordo, in base al quale Gerusalemme sarebbe rimasta sotto il controllo musulmano, permettendo però ai pellegrini cristiani disarmati di visitare la città . Fu così che Riccardo lasciò la Terrasanta il 9 ottobre.
[modifica] Sviluppi successivi
Riccardo venne catturato dal Duca Leopoldo d'Austria, il cui orgoglio era stato ferito quando Riccardo aveva strappato il suo vessillo dalle mura di San Giovanni d'Acri. Fu ceduto all'imperatore Enrico VI. Riccardo fu poi rilasciato dietro un riscatto di 150.000 marchi. Il re inglese raggiunse la patria nel 1194 e qui cinque anni più tardi morì 1199. Saladino morì poco dopo la partenza di Riccardo.
Il sostanziale fallimento della Terza Crociata spinse a indire una Quarta Crociata sei anni più tardi.
Gli eventi della Terza Crociata furono narrati da Giraldo Cambrensis e dal poeta Ambrogio.
Ti basta?
2007-03-09 11:12:56
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answer #2
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answered by reifemaidel 3
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La vicenda narrata si svolge in Inghilterra nell'anno 1194, al tempo di re Riccardo Cuor di Leone e delle Crociate, in concomitanza delle controversie che dividono i sassoni ed i normanni.
Il Cavaliere Wilfred di Ivanhoe, figlio del nobile sassone Cedric, ama, contraccambiato, la giovane lady Rowena. Cedric contrasta l'amore fra i due, in quanto ha già politicamente deciso di dare in moglie Rowena ad Athelstane con lo scopo di riportare dopo lungo tempo, una stirpe sassone sul trono e cerca di allontanare Ivanhoe, amico del re di origini normanne Riccardo Cuor di Leone.
Il giovane partecipa così alle crociate, al seguito di Riccardo. Giovanni il Senzaterra in assenza del fratello si appropria illegalmente del trono. Al ritorno dalle crociate, Ivanhoe partecipa ad un torneo in cui riesce a vincere contro tutti i campioni affiliati all'usurpatore. La sconfitta pesa all'orgoglio della nobiltà dei normanni che lo faranno prigioniero con il padre Cedric, Rowena e Athelstane. Re Riccardo con l'aiuto di Locksley (Robin Hood), riusciranno a liberarli, così che Ivanhoe riuscirà ad unirsi in matrimonio con lady Rowena.
Si rileva in alcuni tratti del romanzo, il modo in cui odio ed invidia si manifestano nei confronti di Isaac di York e la figlia Rebecca, questo denota l'antisemitismo già presente nell'epoca presa in esame, di molto in anticipo rispetto a ciò che è accaduto nel XX secolo appena trascorso.
2007-03-09 02:42:37
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answer #6
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answered by luna_storta_young 3
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