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2007-03-09 00:24:02 · 23 risposte · inviata da Cica 5 in Società e culture Religione e spiritualità

No, ragazzi... non è una domanda a vanvera!!

Gesù era un rivoluzionario per il tempo e indubbiamente il più grande personaggio storico di tutti i tempi...

A quale partito si avvicina maggiormente il suo vissuto??

2007-03-09 03:07:49 · update #1

Emily... certo che lo so... non è una domanda superficiale!!

2007-03-09 03:08:59 · update #2

Maria p.... non rispondere solo per i 2 punti... piuttosto taci!

2007-03-09 03:09:37 · update #3

23 risposte

La Politica di Gesu’

Al contrario di quanto ha detto Stefano con la sua risposta, io sono dell'opinione che Gesu' ha avuto un'enorme ruolo nella politica e nella storia dei popoli e delle nazioni moderne. Sebbene i vangeli ci mostrano in Gesu' una figura spirituale, apparsa sulla scena del mondo per salvare le anime ed ottenere la gloria del paradiso enterno, egli rappresento' una minaccia politica per l'autorita' dello Stato romano di allora ed un'ispirazione politica per chi lo segui' nei secoli dopo fino ad oggi.

Forse Gesu' non aveva ambizioni politiche per se' stesso, e non c'e' motivo di dubitarlo. Egli non si preoccupo' di assumere la posizione di re o imperatore. Cio' nonostante, non pote' evitare di influenzare i suoi seguaci a fare scelte politiche, a violare le leggi dello stato romano, anche semplicemente diminuendo il valore del paganesimo. Lo vediamo oggi stesso cosa succede quando qualcuno osa ridicolizzare la figura di Maometto. Gli islamici si sentono offesi, e i piu' patiti non esitano ad uccidere. Beh, Gesu' fece la stessa cosa. Diminuire il valore degli dei dell'impero romano era una grave offesa, sufficiente per mettere Gesu' a morte e perseguitare chi continuasse a credere in una divinita' diversa. La politica dei Paesi islamici e' rimasta ai modelli di 2000 anni fa: un fossile vivente della storia della giustizia sociale!

La religione o la spiritualita' che Gesu' predicava non puo' essere separata dalla politica, perche' la politica non e' altro che la moralita' applicata alle leggi della societa' in cui viviamo. La moralita' dell'individuo depende dalla filosofia che l'individuo accetta e secondo la quale intende vivere. La politica dello Stato, ossia le leggi sulle quali la societa' si basa, provengono dalla moralita' degli individui. Per esempio, se accetto una filosofia religiosa con tanti dei che si bisticciano tra loro proprio come fanno gli uomini, che si fanno concorrenza, che amano le stesse cose che gli uomini amano, che hanno poteri speciali ma limitati, cosi come il paganesimo insegnava, il mio codice morale non puo' essere che un misto di superstizione e di edonismo. E la politica dello Stato non puo' che riflettere la moralita' degli individui che lo compongono.

Col Cristianesimo, la moralita' individuale si sposto' verso l'idea altruistica della carita' al prossimo e la virtu' di essere poveri. Le sofferenze della vita, fu predicato, non sono da evitare come lo era col paganesimo che le vedeva imposte dagli dei e da doversi riscattare con offerte e sacrifici, ma ci vengono date da Dio come prove della nostra fede nella vita eterna. Piu' una persona reprime o postpone il proprio beneficio per dare beneficio a chi soffre di piu', tanto piu' egli e' morale. La pratica dei precetti cristiani contrastava nettamente con la moralita' pagana, e alla fine creava inevitabilmente idee sociali e politiche diverse da quelle precedenti. L'espansione del cristianesimo porto' alla distruzione del paganesimo, anche con la forza fisica, quando lo Stato impose la nuova religione monoteistica con Constantino.

Oggi, piu' che mai, le idee religiose hanno influenza sulla politica dei Paesi, perche' le religioni sono state le filosofie che custodiscono i precetti morali che gli individui devono seguire. Se c'e' o non c'e' una legge che regola il matromonio o il divorzio in un paese, per esempio, e' dovuto all'influenza filosofica degli individui che vanno a votare. Se si tutelano certi diritti di paga, di lavoro, di maternita' eccetera vuol dire che chi va a votare con filosofie di un tipo invce di un altro influenza le leggi dello Stato.

La separazione tra Chiesa e Stato e' solo un mezzo logico per far si che non si ritorni a mischiare nella stessa persona il potere della fede in cose spirituali con quello della giustizia nella vita fisica. Quando questo accade, l'interlocutore di Dio e' colui che fa giustizia basandosi su quello che Dio gli dice. E Dio, come si e' visto dalla storia di tutte le religioni, parla una lingua diversa da persona a persona. Tuttavia, con la democrazia, non e' detto che non si possa ritornare a congiungere ancora il potere spirituale con quello giuridico. Basta che ci sia la maggioranza di fedeli che voglia che lo Stato adotti una certa legge e lo Stato non puo' sottrarsi a fare quello che la maggioranza vuole. Se tutte le leggi fossero fatte da mussulmani ortodossi, lo Stato diventerebbe democraticamente eletto una teocrazia. Col cristianesimo questa possibilita' e' molto improbabile, ma non impossibile, poiche' il fondamentalismo cristiano, ossia quello praticato durante il Medio Evo, e' stato soppiantato dalle idee rinascimentali, illuministiche e scientifiche. Mentre con l'islamismo, come ne possiamo essere testimoni, tanti Paesi hanno leggi dettate dalla morale imposta esclusivamente dalla religione.

Per terminare e rispondere alla domanda, direi che Gesu' non obbietto' alla tassazione. Penso' che Cesare (lo Stato) abbia diritto a parte di quello che i cittadini producono e che quindi non avrebbe approvato del capitalismo puro, quello che sostiene e difende l'idea che lo Stato deve servire solo per proteggere i diritti dei cittadini e assicurargli la giustizia. Per questo servizio, i cittadini pagano e mantengono lo Stato solo nella misura necessaria, ma quello che guadagnano non appartiene allo Stato, nemmeno in parte. Lo Stato deve guadagnarselo e non ottenerlo per furto legalizzato! Gesu’, oggi, avrebbe votato per il furto legalizzato, una specie di socialista moderato.

Per fortuna che come la nostra vita e' migliorata grazie all'evoluzione delle idee scientifiche, anche la moralita' si evolve e nonostante l'immensa saggezza di Dio, quello che la religione c'insegno' 2000 anni fa non calza tanto con la moralita' di cui abbiamo veramente bisogno oggi: non quella della fede, ma quella della ragione logica. Per il momento, il partito che la rappresenta non e’ ancora nato.

2007-03-09 11:28:44 · answer #1 · answered by DrEvol 7 · 3 2

Partito Paradiso Democratico.
Ciao.

2007-03-09 08:56:03 · answer #2 · answered by Vittorio 5 · 9 0

Il Cristo non faceva politica, ma è stato ucciso per politica. Era dalla parte dei più deboli e dei più bisognosi, per cui ritenuto pericoloso e sovversivo per le autorità dell'epoca. Comunque, se proprio dovessimo darne una definizione politica direi che è stato un socialista ante litteram.

2007-03-09 19:07:13 · answer #3 · answered by Cartesio 4 · 4 0

Ciao,
La Sua figura, ha molte attinenze con Ernesto Guevara, detto il Che.
Molto simili le loro infanzie, le loro vite, i tradimenti che li portarono alla morte.
Credo che si possa mettere in un partito rivoluzionario.

2007-03-09 11:40:25 · answer #4 · answered by alberto ciccia 5 · 8 4

.......meno male che Gesù, in quello che ha detto e fatto nel suo Vangelo ce n'è per tutti se no l'avremmo trovato già da tempo come simbolo in qualche scheda elettorale....

2007-03-14 16:11:11 · answer #5 · answered by giorgino 3 · 2 0

Anche io concordo con Silvia.
Apprezzo le tesi del Dr:Evol, ma vorrei indicare che NON furono i romani ad uccidere ill Cristo, essi seguirono semplicemente le indicazioni del popolo ebreo (Gesù o Barabba?) e soprattutto il desiderio di potere della CASTA sacerdotale: come sempre nella storia, il potere del Tempio NON si espone ma dà indicazioni, ed i Sacerdoti sono i PRIMI a temere Gesù, ed agiscono e manipolano affinche sia il popolo ebeo che gli occupanti romani risultino loro i responsabili dell'omicidio.
Era la Chiesa di allora (come oggi) ad avere paura di idee che mettessero in luce la DIGNITA' di TUTTI gli uomini, intesi come PERSONE e non come sudditi, o fedeli fariseisrici, o schiavi.
Che rivoluzione invece sentirli e considerarli FRATELLI, anche quelli di altree religioni! (come i gentili, i samaritani, i peccatori, i figlioli prodighi ed i malati)...
Ed oggi...si è capito?
Non credo.
Lo uccidiamo comunque ancora...!
Anche qui dentro.
E non sono cattolico..

2007-03-11 09:33:54 · answer #6 · answered by roberto 3 · 2 0

bellissima la risposta di Vittorio.
Cara amica, stai facendo lo stesso errore che fecero gli zeloti 2000 anni fa: ingabbiare Gesù in logiche umane. Gli zeloti, i farisei, aspettavano un messia politico, arrivò un Messia spirituale. Gesù non aveva idee partitiche, era venuto per parlare e insegnare l'Amore del Padre per i Figli, annunciando la venuta della rivelazione completa attraverso lo Spirito santo che avrebbe spiegato e fatto capire ciò che ancora era oscuro.
Molti (in ultimo la Cina comunista, ennesimo tentativo fallito) hanno tentato di collocare Gesù in un idea politica, sempre per rafforzare la prorpia ideologia, nessuno ci è riuscito, poichè sarebbe una mera azione di riduzionismo, cosa non possibile con Gesù.
Ciao e buona vita

2007-03-09 11:35:05 · answer #7 · answered by Anonymous · 2 0

seriamente... sembra il primo esempio di socialismo... quello vero però, stile turati, per intenderci

2007-03-09 09:39:27 · answer #8 · answered by Abba 6 · 2 0

Era sicuramente rivoluzionario, era anche riformista (vi porto nuova legge) era contro l'ipocrisia (farisei,sepolcri imbiancati) così come era contro i mercanti del suo Tempio (sia che mercanteggiassero dentro che fuori del tempio) era però anche del porgere l'altra guancia...ma NON inchinarsi di fronte ad altro uomo, era per pagare le giuste tasse (a Dio..e a Cesare) ed uno dei suoi apostoli era esattore, ed era altrettanto sicuramente a favore dei bambini, dei malati, degli sfruttati, delle prostitute, delle donne che volevano elevarsi alla conoscenza e non solo alle faccende di casa (Marta e Maria)...insomma...che dire, quale partito non lo so chiaramente, ma certamente un NON violento come Gandhi, che lotta senza ARMI per ottenere ciò che comunque rappresenta la dignità dell'uomo in quanto figlio di Dio, e quindi divino. Lui come noi, tutti, suoi fratelli.

2007-03-09 19:32:33 · answer #9 · answered by silvia*** 5 · 2 1

Gesù era senza dubbio un illuminato ed iniziato a misteri che non sono chiari neppure a chi si dichiara cristiano ... senza offesa per nessuno ... Sono d'accordo con Cartesio: poteva essere un rivoluzionario ... tipo un socialista ... ma non dell'Unione!!!

Dr. Evol: sono solo in parte d'accordo con te .... La comunità ebraica dell'epoca era divisa in colonna religiosa e politica. e Gesù si occupavava proprio della politica ... ma il monoteismo è stato scelto da Costantino solo per una questione di comodo, e il cristianesimo, quello attuale, non è mai esisitito prima di Costantino.

Silvia: brava Ghandi!!! .... Gesù ha fatto esattamente quello che ha fatto Ghandi .... mettete insieme tante piccole verità e ...????

2007-03-09 19:22:05 · answer #10 · answered by Anonymous · 2 1

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