Le rivelazioni private sono le "visioni" di mistici e santi, sulla cui verità la chiesa non si è ancora pronunciata. in pratica, non sei obbligato a crederci.
Ci sono tre gradi di giudizio:
constat de non supernaturalitate: la chiesa afferma che la visione è falsa
non constat de supernaturalitate: la chiesa non ha ancora deciso (sono queste le rivelazioni private)
constat de supernaturalitate: la chiesa riconosce la veridicità, e i fedeli devono crederci.
2007-03-09 00:24:54
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answer #1
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answered by Anonymous
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"Che dunque, fratelli? Quando vi riunite, avendo ciascuno di voi un salmo, o un insegnamento, o UNA RIVELAZIONE, o un parlare in altra lingua, o un' interpretazione, si faccia ogni cosa per l' edificazione." (1° lettera ai Corinzi 14: 26)
"Se poi qualcuno di voi manca di saggezza, la chieda a Dio che dona A TUTTI generosamente senza rinfacciare, e gli sarà data." (Lettera di Giacomo 1: 5)
Dio può rivelarsi e rivelare cose spirituali a tutti! basta chiedere! Dio non ha riguardi personali!
Esempio di rivelazione privata sulle scritture:
Davide affronto Golia con 5 pietre e lo uccise senza spada in mano!
Davide disse a Golia "Tu vieni a me con le armi, e io vengo a te nel nome del Dio degli eserciti!"
Rivelazione: 5 pietre= pentateuco (5 libri della legge=parola di Dio)
La parola di Dio è più affilata di qualunque spada.......
Esempio di rivelazione privata di Dio:
"Chi ha i miei comandamenti e li osserva, quello mi ama, e chi mi ama sarà amato da Padre mio, e io l' amerò e MI MANIFESTERO' a lui" (Giovanni 14:21)
Per quanto riguarda le visioni e dialoghi diretti con Dio mi affido al discernimento spirituale! (anche questo possono averlo tutti i credenti: il discernimento)
2007-03-09 06:02:25
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answer #2
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answered by ? 7
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Le rivelazioni private sono comunicazioni soprannaturali a persone umane che Dio sceglie come strumento x scopi di richiamo, o come segni della sua bontà attraverso cui arrivare al cuore di molti. Molti santi e mistici quando eranon in vita, hanno avuto questi 'segni' speciali e rivelazioni celesti. Tuttavia occorre essere sempre molto prudenti perchè potrebbero essere anche simulazioni sataniche...
Come si possono classificare in modo corretto a partire dalla Scrittura? Qual è la loro categoria teologica? La più antica lettera di San Paolo che ci è stata conservata, forse il più antico scritto in assoluto del Nuovo Testamento, la prima lettera ai Tessalonicesi, mi sembra offrire un'indicazione. L'apostolo qui dice: “Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie; esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono” (5, 19-21).
In ogni tempo è dato alla Chiesa il carisma della profezia, che deve essere esaminato, ma che anche non può essere disprezzato. Al riguardo occorre tener presente che la profezia nel senso della Bibbia non significa predire il futuro, ma spiegare la volontà di Dio per il presente e quindi mostrare la retta via verso il futuro. Colui che predice l'avvenire viene incontro alla curiosità della ragione, che desidera squarciare il velo del futuro; il profeta viene incontro alla cecità della volontà e del pensiero e chiarisce la volontà di Dio come esigenza ed indicazione per il presente. L'importanza della predizione del futuro in questo caso è secondaria. Essenziale è l'attualizzazione dell'unica rivelazione, che mi riguarda profondamente: la parola profetica è avvertimento o anche consolazione o entrambe insieme. In questo senso si può collegare il carisma della profezia con la categoria dei “segni del tempo”, che è stata rimessa in luce dal Vaticano II: “... Sapete giudicare l'aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo?” (Lc 12, 56). Per “segni del tempo” in questa parola di Gesù si deve intendere il suo proprio cammino, egli stesso. Interpretare i segni del tempo alla luce della fede significa riconoscere la presenza di Cristo in ogni tempo. Nelle rivelazioni private riconosciute dalla Chiesa si tratta di questo: aiutarci a comprendere i segni del tempo ed a trovare per essi la giusta risposta nella fede. [...]
2007-03-09 02:02:13
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answer #3
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answered by maria p 5
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quelle che Dio da ai suoi figli
2007-03-09 00:54:41
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answer #4
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answered by Castlevania 4
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quando una o più persone asseriscono di aver avuto un messaggo da Dio o dai suoi Santi
ciao!!
2007-03-09 00:24:33
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answer #5
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answered by girellina66 GVG ® 6
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Sono le rivelazioni di Gesù o della Vergine fatte a santi e mistici che hanno dato origine anche a pratiche devozionali,a volte riconosciute ed adottate dalla Chiesa(Medaglia miracolosa,Primi nove Venerdì del mese,ecc.)alle quali oggi si aggiungono altre che fanno da corollario(Medjugorie,Suor Caterina Emmerich,Valtorta,ecc.).
A queste si aggiungono negli ultimi trent'anni,profezie che,pur trovando,a volte, qualche fondamento nelle Scritture, producono effetti di delirio collettivo e risultano fuorvianti specialmente se non accompagnate da sufficienti catechesi specifiche a riguardo.
Personalmente sono molto scettica su alcuni scritti,specie quelli più moderni,e non ne faccio mistero,appunto perchè penso che ci si debba attenere di più alle Scritture,e attendere il giudizio del Pontefice a riguardo.
Ciao e buona vita
:)
2007-03-09 07:03:15
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answer #6
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answered by aliénor 6
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Sono, in primo luogo, possibili. Per il fatto stesso che la Chiesa le sottomette al suo giudizio, ne segue che essa non le scarta "a priori" e perciò le ritiene possibili. Alcune, anzi, le ha permesse e lodate. E' ovvio infatti che Dio, per il fatto di aver dato all'umanità una Rivelazione pubblica, generale, non abbia affatto rinunziato alla libertà di aggiungere, a Lui piacendo, alcune rivelazioni private, particolari, meno estese e, a volte, del tutto individuali. La ricchezza del mistero di Dio è inesauribile. E Dio non ha mai rinunziato ad avere contatti diretti con le anime onde istruirle. E' ben nota, a questo proposito, la profezia di Gioele il quale, parlando del regno Messianico, disse: "E avverrà in seguito (un giorno): io effonderò il mio Spirito su ogni uomo e diventeranno profeti i vostri figli e le vostre figlie, i vostri adulti sogneranno sogni, i vostri giovani vedranno visioni" . Sono quindi possibili.
2007-03-09 05:31:42
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answer #7
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answered by Anonymous
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Le rivelazioni private sono, per esempio, le apparizioni a Medjugorje, tutt'ora in corso ad alcuni veggenti. La Chiesa è prudente e aspetta che tali apparizioni finiscono prima di dare un giudizio definitivo sulla loro vridicità. Ciò non toglie che ognuno di noi è libero di crederci oppure no.
2007-03-09 00:41:16
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answer #8
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answered by Mario 5
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Rivelazione privata
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
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Nella dottrina della Chiesa Cattolica si parla di rivelazione privata quando una o più persone, definite veggenti, asseriscono di aver ricevuto da Dio o dai suoi santi un messaggio. Il carattere privato di questa rivelazione la distingue dalla rivelazione pubblica, raccolta nella Bibbia.
[modifica] Dottrina della Chiesa cattolica
Una rivelazione privata non è vincolante per la fede dei credenti, anche se questa viene prudentente giudicata veritiera dalla Chiesa Cattolica e addirittura nemmeno se viene riconosciuta la santità dello stesso veggente.
Per essere approvata, naturalmente, non deve essere in contrasto con la rivelazione pubblica e non deve (ne può se è vera, secondo la Chiesa) aggiungere nulla ad essa. Il giudizio ufficiale della Chiesa è comunque importante per i fedeli in modo da evitare di essere ingannati (in caso di giudizio negativo) o di non perdere una occasione che spinga alla conversione e ad una fede più solida (in caso positivo).
Molte apparizioni mariane ad esempio sono state approvate, anche grazie ad eventi straordinari ritenuti dalla Chiesa veri miracoli dopo accurate indagini mediche e scientifiche, come nel caso di alcune guarigioni a Lourdes. Secondo altri studiosi, invece, non esiste alcuna evidenza della realtà di queste apparizioni, guarigioni o rivelazioni.
Il Catechismo della Chiesa Cattolica (67) si esprime così:
«Lungo i secoli ci sono state delle rivelazioni chiamate "private", alcune delle quali sono state riconosciute dall’autorità della Chiesa. Esse non appartengono tuttavia al deposito della fede. Il loro ruolo non è quello di "migliorare" o di "completare" la Rivelazione definitiva di Cristo, ma di aiutare a viverla più pienamente in una determinata epoca storica. Guidato dal Magistero della Chiesa, il senso dei fedeli sa discernere e accogliere ciò che in queste rivelazioni costituisce un appello autentico di Cristo o dei suoi santi alla Chiesa.
La fede cristiana non può accettare "rivelazioni" che pretendono di superare o correggere la Rivelazione di cui Cristo è il compimento. à il caso di alcune Religioni non cristiane ed anche di alcune recenti sette che si fondano su tali "rivelazioni"»
Sull’assenso da prestare alle rivelazioni che, messe alla prova, si sono rivelate autentiche, e come tali sono state approvate dall’autorità ecclesiastica, ha raccolto un generale consenso sia nella teologia che nel Magistero la posizione di papa Benedetto XIV, nel suo famoso trattato sulla beatificazione e la canonizzazione dei servi di Dio:
«Bisogna sapere che questa approvazione non è nient’altro che il permesso, dopo maturo esame, di pubblicare [tali rivelazioni] per l’edificazione e l’utilità dei fedeli: cosicché alle rivelazioni così approvate, sebbene non si debba né si possa prestare un assenso di fede cattolica, è dovuto tuttavia un assenso di fede umana secondo le regole della prudenza, per cui queste rivelazioni sono probabili e si possono religiosamente credere»
(De servorum Dei beatificatione, et beatorum canonizatione)
La posizione ufficiale della chiesa quindi che:
«l’approvazione ecclesiastica di una comunicazione celeste significa tre cose nei suoi riguardi; primieramente che in essa non vi è nulla contro la fede e i buoni costumi; secondariamente che è permesso di pubblicarla; in terzo luogo che i fedeli sono espressamente autorizzati ad accordarle prudentemente il loro assenso. L’approvazione ecclesiastica in queste materie significa ciò e non altro, perché le dichiarazioni del magistero in queste cose sono proporzionate all’ufficio che gli è divinamente confidato: deve conservare, interpretare e difendere il deposito della fede, ricevuto da Cristo e dagli apostoli, deve farlo con l’assistenza dello Spirito Santo, ma senza fondare il suo insegnamento su nuove rivelazioni.»
(papa Benedetto XVI)
[modifica] Voci correlate
Apparizione mariana
Miracolo
[modifica] Collegamenti esterni
Lo "status" teologico del messaggio di Fatima, don Pietro Cantoni, Cristianità n. 313 (2002). Contiene una sintesi della dotrina sulle rivelazioni private
Visioni, dal sito CICAP
2007-03-09 00:26:22
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answer #9
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answered by ramta 3
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su questo sito trovi tutte le risposte ai tuoi dubbi ciau....http://mypage.bluewin.ch/cafarus/index.html
2007-03-09 00:22:06
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answer #10
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answered by GiCo1988 2
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