L'Uaar (unione degli atei agnostici razionalisti) ha una sezione del suo sito dedicata proprio allo "sbattezzo"... guarda qui: http://www.uaar.it/uaar/campagne/sbattezzo/
Al limite puoi provare a scrivere direttamente a loro per saperne di più.
Un mio collega lo ha fatto ma non ti so dire di più perchè ora è tornato a casa per le ferie e non sarà di ritorno prima di un paio di settimane... se riesco a sapere qualcosa prima provo a contattarti!
2007-03-08 23:10:52
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answer #1
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answered by Lala 5
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Esserci non fa male a nessuno. Non fare cose di cui un giorno potresti pentirti.
Io in passato avrei messo al rogo tutti i preti e le suore...Ora mi pentirei se l'avessi fatto.
Ciao.
2007-03-09 09:44:34
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answer #2
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answered by Vittorio 5
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Non vedo come essere scritta su un registro ti possa cambiare la vita.
Vivi secondo coscienza e non preoccuparti del resto perchè la Chiesa non ti corre dietro, l'unica che ti fa correre è la tua coscienza, seguila e stai serena e se non lo sei allora preoccupati per sapere il perchè.
2007-03-09 07:05:25
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answer #3
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answered by marte 6
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Accidenti come ci si complica la vita! Tu sei affiliata alla Chiesa se ci vai, se la segui, se te ne fai influenzare. Se invece non ne senti l'influenza eccoti disaffiliata in automatico. Queste stupidate che leggo, dello sbattesimo, mi fanno sorridere. Indica che c'è ancora qualcuno che considera la Chiesa ufficiale come una potenza e rispettosamente chiede di esserne cancellato, cosa che non fanno, perché i loro archivi sono la semplice annotazione di fatti avvenuti, e quindi legali anche di fronte alla privacy.
Io mi sento molto legato alla religione, ma per niente legato alla Chiesa. E siccome sono un uomo libero, non sento minimamente il bisogno di affermare presso persone che non godono globalmente della mia stima che non sono d'accordo con loro. Io per la mia via, loro per la loro.
2007-03-09 13:01:05
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answer #4
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answered by Anonymous
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nn lo so ma vorrei molto saperlo...
2007-03-09 08:13:02
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answer #5
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answered by ariel 2
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Esiste il sistema, facendo richiesta formale al parroco della parrocchia in cui si trova il certificato battesimale. Non potrai, logicamente, esigere che la cancellazione comporti un' abrasione, nel senso che non compaia il battesimo. Questo perche` anche la Chiesa non vorra` che un giorno ritorni a farti battezzare come se niente fosse. Per il credo cattolico, il battesimo non si da` due volte e non si cancella. Comunque, a mio avviso personale, nulla succede se il battesimo venisse dato piu` volte, per cui, anche una cancellazione definitiva non dovrebbe essere un problema. Ognuno credo che sia libero di fare e disfare i suoi ripensamenti nell' arco della sua esistenza ! Magari c' e` di mezzo anche un matrimonio sacramento, e ben sai che la Chiesa non vorra` trovarsi lo scherzetto di fare un secondo matrimonio secondo il rito religioso cattolico. Di nuovo, piu` che preoccuparsi dello scandalo inferto agli altri cristiani, ognuno dovrebbe essere libero nel gestire la propria coscienza. In Giappone, la Chiesa cattolica percepisce da ogni cristiano un contributo economico parrocchiale che in genere viene deciso dalla commissione parrocchiale in cui si e` iscritti. In Italia non mi sembra che funzioni cosi`, quindi un vero motivo per arrivare fino a questo per motivi anche economici mi sembra irrisorio. E` comunque un tuo diritto volerlo fare.
Farei notare che non credo sia un tuo diritto dire alla parrocchia come eseguire la cancellazione, nel senso che se viene scritto che hai lasciato la fede, mentre tu hai solo cambiato appartenenza, e` nel loro diritto che sia da intendere che hai abbandonato la fede cattolica, anche perche` quel registro non e` civilmente pubblico, ma di diritto ecclesiastico solamente. Trattandosi di un registro dei battesimi nella Chiesa cattolica, e` ovvio che lo scrivere " defezione dalla fede " si deve intendere quella cattolica e non qualsiasi fede o modo di credere.
Non so se sono stato sufficientemente preciso nell' argomento.
2007-03-09 07:40:35
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answer #6
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answered by giulietta 7
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pensa che al mio paesello abbiamo ucciso il prete. non so che secolo era, comunque e' un fatto documentato.
2007-03-09 07:21:37
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answer #7
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answered by NONAME 4
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Uff...nessuno di voi ci arriva? oltre a essere una questione di principio e di coerenza è giusto volersi cancellare perchè la chiesa giustifica il suo potere dal fatto che il un'altissima percentuale della popolazione è cattolica. ma attenzione! dicono cattolica ma in realtà è stata solo battezzata..quindi se uno non si fa cancellare risulta tra questa percentuale. Quindi è probabile che tra i "cattolici" c'è gente che nn ne vuole sapere più della chiesa e che forse la disprezza anche. quindi è giusto volersi cancellare. l'operazione si chiama sbattezzo e in teoria è un tuo diritto ottenerla. in pratica spesso il prete (guarda caso) si rifiuta o fa ostruzionismo. in tal caso puoi ricorrere al tar, ricordati che è un tuo diritto e che come tale hai ragione tu. per come devi fare a sbattezzarti segui questo link:
http://www.uaar.it/laicita/sbattezzo/
troverai tutte le informazioni che ti servono compreso un modulo da compilare da spedire alla parrocchia in cui sei stato/a battesimato/a.
Sbattezzarsi è sufficiente per disaffiliarsi dalla chiesa.
Buona fortuna.
2007-03-09 07:16:29
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answer #8
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answered by Tranen 3
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ti consiglio di visitare il sito dell' UAAR ( Unione degli Atei e Agnostici Razionalisti) ,troverai tutte le informazioni su come "sbattezzarsi" :
http://www.uaar.it/laicita/sbattezzo/
cito dal sito :
PERCHÃ CANCELLARE GLI EFFETTI DEL BATTESIMO?
Non certo per fare un contro-rito vendicativo: nessuna associazione laica lo riterrebbe una cosa seria.
Ci sono invece motivazioni ben più importanti per “sbattezzarsi”:
per coerenza: se non si è più cattolici non v’è alcuna ragione per essere considerati ancora tali da chi non si ritiene più degni della propria stima;
per mandare un chiaro segnale a tutti i livelli della gerarchia ecclesiastica;
per una questione di democrazia: troppo spesso il clero cattolico, convinto di rivolgersi a tutta la popolazione della propria parrocchia, “invade” la vita altrui (pensiamo alle benedizioni natalizie o, più banalmente, al rumore prodotto dalle campane). Si crea così una sorta di “condizionamento ambientale” e si diffonde la convinzione che bisogna battezzare, cresimare, confessarsi e sposarsi in chiesa per non essere discriminati all’interno della propria comunità . Abbattere questo muro, rivendicando con orgoglio la propria identità di ateo o agnostico, è una battaglia essenziale per vivere in una società veramente libera e laica.
per la voglia di far crescere il numero degli “sbattezzati”, contrapponendolo alla rivendicazione cattolica di rappresentare il 97% della popolazione italiana;
perché si fa parte di gruppi “maltrattati” dalla Chiesa cattolica: gay, donne, conviventi, ricercatori…
per rivendicare la propria identità nei passaggi importanti della propria vita. Non essere più cattolici comporta l’esclusione dai sacramenti, l’esclusione dall’incarico di padrino per battesimo e cresima, la necessità di una licenza per l’ammissione al matrimonio (misto), la privazione delle esequie ecclesiastiche in mancanza di segni di ripensamento da parte dell’interessato. Significa quindi non dover sottostare alle richieste del proprio futuro coniuge di voler soddisfare la parentela con un rito in chiesa, non vedersi rifilare un’estrema unzione (magari mentre si è immobilizzati), e avere la relativa sicurezza che i propri eredi non effettueranno una cerimonia funebre in contrasto con i propri orientamenti.
il catechismo della Chiesa cattolica ricorda (nn. 1267 e 1269) che il battesimo «incorpora alla Chiesa» e «il battezzato non appartiene più a se stesso […] perciò è chiamato […] a essere “obbediente” e “sottomesso” ai capi della Chiesa». Qualora non lo siano, le autorità ecclesiastiche sono giuridicamente autorizzate a “richiamare” pubblicamente il battezzato. Nel 1958 il vescovo di Prato definì “pubblici peccatori e concubini” una coppia di battezzati sposatasi civilmente. La coppia subì gravi danni economici, intentò una causa al vescovo e la perse: essendo ancora formalmente cattolici, continuavano infatti a essere sottoposti all’autorità ecclesiastica. Ogni prelato può dunque tranquillamente permettersi esternazioni denigratorie nei confronti dei battezzati: perché rischiare?
Ma tante altre ancora possono essere le motivazioni: non c’è certo bisogno di ricevere suggerimenti da parte dell’UAAR!
2007-03-09 07:12:31
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answer #9
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answered by Anonymous
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credo che tu sia già abbondantemente disaffiliata....chi è che ti ha richiesto questo "nulla osta"? ti consiglio di fare attenzione...
2007-03-09 06:59:51
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answer #10
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answered by Spiccy 3
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