Cari figlioli, benchè il mio concetto di anima non sia uguale al vostro, esso comunque comprende tutte le caratteristiche che normalmente gli attribuite ad eccezione della sua perennità.
Però mi chiedevo se fosse giusto aver diritto ad avere (nel mio caso essere) un'anima o fosse più giusto avere il dovere di animarsi (inteso come raggiungere il possesso dell'anima o nel mio caso diventare)?
Che la Verità e l'Amore vi animino!
2007-03-08
19:46:29
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27 risposte
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inviata da
Anonymous
in
Società e culture
➔ Religione e spiritualità
fiordiluce23, non volevo interferire in questa domanda, comunque io mi riferivo al tuo concetto di anima e non al mio, che ho fatto intravvedere solo per ... complicarvi un pò la risposta.
2007-03-08
20:04:36 ·
update #1
Cesare sono stato mandato tante volte :))
2007-03-08
21:21:49 ·
update #2
Alessandra è proprio una kippah!
Ma non sono ebreo se è questo che pensi.
2007-03-09
05:38:30 ·
update #3
Heart naturalmente sì!
2007-03-09
18:23:34 ·
update #4
Shalom figliolo Cartesio! :)
2007-03-09
18:25:39 ·
update #5
Ciao papà, non è che fai domandine semplici semplici, ma ti apprezzo proprio per questo. Tenterò di risponderti.
L'anima è un diritto acquisito di ogni individuo, perché è un dono di Dio per chiunque abbia la fortuna (o sfortuna a seconda dei casi) di nascere. Il dovere dell'uomo consiste nel mantenere l'anima il più possibile pura, nei limiti imposti naturalmente dalla nostra imperfezione umana. Prendi ad esempio un uomo malato di Alzheimer: la sua malattia gli impedisce di assolvere il dovere di mantenere un'anima pulita, ma non per questo Dio gliela toglie, il diritto di averla permane, ma dietro una fragilità umana così eclatante, l'anima pare nascondersi, per rivelarsi di nuovo in tutta la sua intierezza e non monca di niente nel momento della morte. Il dovere di animarsi, come tu dici giustamente, io lo intendo proprio nel senso di animarsi positivamente, di nutrire cioé l'anima di buone cose, purgando le cattive. "Sarebbe bello vedere la propria anima.", come dice Voltaire nel suo 'Dizionario filosofico', "Conosci te stesso è un ottimo precetto, ma solo a Dio è concesso di metterlo in pratica: chi altri può conoscere la propria essenza? Chiamiamo anima ciò che anima. Non ne sappiamo di più, a causa dei limiti della nostra intelligenza. I tre quarti del genere umano non vanno oltre, e non si fanno carico dell'essere pensante; l'altro quarto cerca; nessuno però ha trovato, né troverà."
Ciao Predicatore, pace e bene.
2007-03-09 11:58:41
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answer #1
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answered by Anonymous
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L'anima è un dono di Dio!
Ciao.
2007-03-09 02:10:56
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answer #2
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answered by Anonymous
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l'anima esiste come una cosa innata e congenita.... non è ne un diritto ne un dovere.... ce l'hanno tutti gli esseri umani!
La persona umana, creata a immagine di Dio, è un essere insieme corporeo e spirituale. Il racconto biblico esprime questa realtà con un linguaggio simbolico, quando dice: « Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita, e l'uomo divenne un essere vivente »Spesso, nella Sacra Scrittura, il termine anima indica la vita umana, oppure tutta la persona umana. Ma designa anche tutto ciò che nell'uomo vi è di più intimo e di maggior valore, ciò per cui più particolarmente egli è immagine di Dio: « anima » significa il principio spirituale nell'uomo.
2007-03-08 21:09:06
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answer #3
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answered by Anonymous
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L'anima si ha in omaggio alla nascita ...poi sta al singolo colorarla e riempirla di buone cose da portare con sè oltre il traguardo...
Ciao predicatore
Un bacio
;-)
2007-03-08 19:59:59
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answer #4
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answered by Anonymous
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Ti risponderei esattamente come ha fatto Squaw, però voglio aggiungere una cosa: come fai a concepire un'anima che non sia immortale? In cosa credi tu? E l'immortalità dell'anima non è un'affermazione del solo cristianesimo. Se hai pazienza leggi quel che segue.
Nella Bhagavad Gita Krishna dice ad Arjuna: “Sappi che non può essere distrutto ciò che pervade il corpo. Nessuno può distruggere l’anima eterna” (B.G.2.17)
Questo verso precisa la natura dell’anima, la cui influenza si diffonde in tutto il corpo. Tutti sanno che ciò che pervade il corpo è la coscienza.
Noi siamo coscienti delle gioie e dei dolori che prova il nostro corpo, ma la nostra coscienza non si estende al corpo degli altri esseri, i cui piaceri e sofferenze ci sono estranei.
Ogni corpo è dunque l’involucro di un’anima individuale, e il sintomo della presenza dell’anima è la coscienza individuale.
Questa anima individuale non è percepibile con i grossolani sensi materiali, ma attraverso le scritture possiamo avere una comprensione della sua fattezza.
La Svetasvatara Upanishad ci rivela infatti che le sue dimensioni di avvicinano intorno alla decimillesima parte della punta di un capello.
Questa minuscola scintilla è il principio vitale del corpo materiale, e la sua influenza si diffonde in tutto il corpo come l’effetto di una medicina.
Ecco un'altra caratteristica dell’anima: “Per l’anima non vi è ne nascita ne morte. La sua esistenza non ha avuto inizio nel passato, non ha inizio nel presente e non avrà inizio nel futuro. Essa è non nata, eterna, sempre esistente e primordiale. Non muore quando il corpo muore” (B.G.2.20)
Il corpo, è soggetto a sei tipi di trasformazioni: appare nel grembo di una madre, vi rimane per qualche tempo, nasce cresce, genera una prole, invecchia ed infine muore per scomparire nell’oblio.
L’anima invece non subisce queste trasformazioni.
Essa non nasce, ma poiché si deve rivestire di un corpo materiale, quest’ultimo nasce.
Quindi l’anima non è creata nel momento in cui si forma il corpo, e non muore quando il corpo si decompone.
È perché l’anima non invecchia mai, che una persona anziana si può sentire interiormente uguale al bambino o al giovane che è stato un tempo.
I cambiamenti del corpo non influiscono sull’anima, infatti è il corpo che si sviluppa solo in presenza dell’anima stessa e non viceversa come sostengono falsamente le tesi mayavade.
“Mai un’arma può tagliare a pezzi l’anima ne il fuoco può bruciarla; l’acqua non può bagnarla ne il vento inaridirla”(B.G.2.23)
Non solo l’anima non può in nessun modo essere turbata da fattori materiali, ma è impossibile anche sciogliere il legame che la unisce all’Anima Suprema, Dio.
“L’anima individuale è indivisibile e insolubile; non può essere seccata ne bruciata. È immortale, inalterabile, inamovibile ed eternamente la stessa” (B.G.2.24)
Queste caratteristiche sono la prova definitiva che l’anima non subisce alcuna alterazione e che, pur conservando la propria individualità, rimane eternamente una particella infinitesimale del Tutto Spirituale.
Alla luce di queste affermazioni vengono quindi a cadere le tesi moniste e impersonaliste che affermano una l’identità dell’anima individuale con l’Anima Suprema, l’altra la fusione dell’anima individuale nell’aspetto impersonale di Dio.
Da qui discende che l'anima non è né un diritto, né un dovere. Buone cose a te, Utopista.
2007-03-10 13:24:13
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answer #5
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answered by Utopista 3
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Si chiama materia il corpo naturale, ma non tutta la materia possiede una vita xché ciò ke per me é vita ha capacità di di compiere un ciclo di nacita, crescita e morte. Di conseguenza, ogni corpo dotato di vita avrà anche un'anima ke non è il corpo, xchè esso è solo materia. Dunque l'anima è sostanza, nel senso ke è formata di un corpo ke ha la vita . L'anima è un atto del corpo come la conoscenza o l'esercizio di essa, ed è chiaro che l'anima è un atto nel senso in cui lo è la sua conoscenza. IInfatti la conoscenza implica dell'anima. Perciò l'anima è l'atto primo di un corpo che ha la vita in potenza. Quindi ci si anima come tu dici.
L'anima é correlata ai nostri atti e con noi si anima e poi dovrebbe poter continuare a restare se stessa una volta abbandonato il corpo dove risiedeva.
CIao Dafne
2007-03-09 04:37:48
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answer #6
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answered by Anonymous
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può essere un diritto od un dovere, dipende da tante condizioni.
purtroppo per troppi è un lusso.
2007-03-09 03:35:13
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answer #7
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answered by Anonymous
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A mio parere nè l'una nè l'altra cosa. L'anima è insita in ognuno di noi dal momento in cui è cominciata la nostra prima esistenza, altrimenti saremmo tutti androidi...
2007-03-09 00:56:17
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answer #8
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answered by Squaw 6
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L'anima si trova in ogni essere vivente, se poi garnita di vita, vissuto, intelligenza , temperamento, conoscenza e tante altre spezie allora continuerà a fluttuare nello spazio del tempo e nei ricordi delle persone amate e conosciute anche dopo la morte.
ciao e buon dì
p.s.: scusa la mia curiosità...ma cos'hai in testa? Si direbbe una kipa....
2007-03-08 21:11:41
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answer #9
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answered by a 6
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Un dono.
2007-03-08 19:54:42
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answer #10
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answered by Peter Appleton 5
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