Il grande caldo porta molti problemi, quali la mancanza di acqua fresca necessaria per lavorare e la ricerca dell' ombra, quindi ritrovarsi spossati molte più ore rispetto ai "nordici" e perciò a lavorare di meno. Infatti quando arrivano i monsoni e con questi le piogge queste popolazioni festeggiano. La mancanza di acqua e di fresco impone lo stare immobili e questo causa la povertà nei climi caldi.
2007-03-08 19:25:48
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answer #1
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answered by super_cicky 6
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Tutti parlano di ridurre la povertà in Africa. Ma che cosa e’è la povertà? Essa non esiste, almeno come entità metafisica: sono i poveri che esistono. Il povero è una persona povera. Una persona, cioè un soggetto con certi diritti imprescrittibili; una persona, cioè qualcuno che è situato in modo identificabile dalla sua identità socio-culturale e che deve essere trattato come tale.
La povertà nei paesi Più caldi e data dal fatto che essi stessi sono sempre i paesi Più ricchi.....si diventa poveri e C'è sempre un motivo,il Più delle volte per il volere di qualcuno
2007-03-08 21:31:40
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answer #2
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answered by redel 1
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In estate vado in villeggiatura in Sicilia, c'è un'afa tremenda ed i negozi chiudono a mezzogiorno. Con il caldo che fa non si muove una foglia, figurati se c'è voglia di lavorare, mancano le forze. Immagina cosa succede in Africa, con la scarsa tecnologia, l'analfetismo, le usanze tribali, il caldo, ecc.
2007-03-08 19:39:48
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answer #3
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answered by stryke_it 5
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Al contrario di quanto si pensi (o si pensava) non c'è una stretta correlazione deterministica tra clima e ricchezza (o povertà) di un popolo.
Ricordiamoci che le prime civiltà sono nate in clima torridi come quella egizia, mesopotamica, ecc.
Sicuramente, i paesi tropicali sono svantaggiati dalle malattie: molti virus e batteri infatti prediligono i climi caldi.
In secondo luogo, in molti casi la mancanza di acqua e la progressiva desertificazione (il sahara qualche migliaio di anni fa era rigoglioso di vegetazione e popolato da innumerevoli animali) hanno fatto anche la loro parte.
Per il resto, è solo un caso storico che la civiltà predominante, quella greco-romana-cristiana-illuministica, si sia sviluppata a nord in Europa e non magari in India o Cina.
Dobbiamo dire grazie a Talete, Pitagora, Aristotele, Adam Smith, ecc. se noi adesso siamo ricchi e potenti e altri popoli no.
Che il caldo non abbia proprietà deterministiche, lo dimostra l'attuale boom del sud-est asiatico. Chi sia stato a Hong-Kong, Shanghai, Singapore o Bangalore sa quanto caldo faccia...eppure sono le zone a maggiore crescita economica del mondo!
In conclusione: non è il clima (o la geografia in genere) a determinare il destino di un popolo, ma la sua CULTURA (=religione, filosofia, leggi, ecc.).
2007-03-08 19:37:12
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answer #4
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answered by Vale 4
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il sud del mondo si è sempre trovato nella condizione 'privilegiata' di avere a propria disposizione risorse agricole incrddibili, sono quindi nate coltivazioni, allevamenti, potendo interagire col territorio e con il clima, le popolazioni si soo integrate perfettamente
Questo ha permesso loro di essere sempre state le più ricche e più potenti sulla terra
questo fino al risorgimento
le zone del nord ovest europeo, infatti, hanno potuto beneficiare dell'influenza delel riflessioni umanistiche e scientifiche di quei tempi, passando per le grandi scoperte del seicento fino ad approdare all'industrializzazione nel settecento
I paesi del nord, privi di risorse agricole, hanno adottato di più la fabbricazione industriale, acquistando sempre più potere ed imponendo il sistema capitalistico (tramite le armi prodotte nelle loro aziende) alle popolazioni del sud, che prive di industrie e risorse scientifiche, armate di frecce e lancie sono capitolate
Da allora il nord del mondo sfrutta l'immensa ricchezza del sud del mondo, sia in termini di risorse umane, facendoli lavorare come schiavi, sia in termini di risorse minerarie, di cui il territorio è ricco, sia agricole, privando così le popolazioni locali dell'unico sostentamento possibile
potrei continuare a scrivere all'infinito, ma temo ti annoierei, se l'arogmento tiinteressa prova a fare una ricerca su industrializzazione, colonialismo, capitalismo e multinazionali
:) ciao
2007-03-08 19:23:31
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answer #5
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answered by Anonymous
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Credo che il troppo caldo renda indolente l' uomo. Con il caldo servono meno cose per vivere, quindi si lavora di meno e il rischio di rimanere poveri e` altissimo. La paura del freddo acuisce l' ingegno e fa produrre molto di piu`.
2007-03-08 19:19:24
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answer #6
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answered by giulietta 7
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bella questa domanda....ma caspita proprio non saprei, forse perchè sono a+alta densità urbana bòò oddio no mi stò buttando vabbè seguirò le risposte!
2007-03-08 19:13:46
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answer #7
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answered by boop 3
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perchè in climi torridi di solito è più difficile che si sviluppi l'agricoltura
2007-03-08 19:24:43
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answer #8
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answered by Anonymous
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clima tropicale favorisce diffusione delle malattie soprattuto malaria certamente non è unica causa della povertà: incide molto tasso di scolarizzazione e politiche economiche adottate dal governo.
2007-03-08 19:23:07
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answer #9
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answered by aurora 3
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Perchè appunto con il gran caldo la voglia di lavorare ti passa.
2007-03-08 19:22:47
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answer #10
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answered by kollwitz71 6
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