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ROMA, giovedì, 8 marzo 2007.- Il cristianesimo può essere un fattore decisivo per la dignità e il benessere materiale e morale delle donne, la tutela dell’infanzia e lo sviluppo dell’Africa, sostiene la professoressa Anna Bono, autrice di numerosi saggi, articoli e studi sul Continente africano.

In questa intervista rilasciata a ZENIT, la docente ha spiegato inoltre che nessun piano di sviluppo sarà efficace se non si fonderà “sul rispetto della persona umana e sul riconoscimento dei diritti universali e inalienabili di cui essa è detentrice”.

La professoressa Anna Bono è ricercatore confermato in Storia e Istituzioni dell’Africa presso il Dipartimento di Scienze Sociali e la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Torino.

L'8 marzo si celebra la festa della donna, ma le donne, soprattutto nei Paesi sottosviluppati, hanno poco da festeggiare. Può illustrarci quali sono i principali problemi economici, culturali e religiosi che limitano l'emancipazione femminile in Africa?

2007-03-08 08:09:11 · 9 risposte · inviata da Anonymous in Società e culture Religione e spiritualità

Bono: L’Africa in fatto di diritti umani e in particolare di condizione femminile ci insegna una lezione molto importante. Non basta la crescita economica a migliorare la qualità della vita di una nazione. In questi ultimi anni diversi Paesi africani hanno registrato consistenti incrementi del Prodotto interno lordo, grazie soprattutto all’intensificarsi delle attività estrattive. Tuttavia l’aumento della ricchezza prodotta non si è tradotto in rilevanti cambiamenti nelle condizioni generali di vita. Questo perché i governi e le comunità non hanno concentrato le maggiori risorse disponibili nella realizzazione di infrastrutture, servizi, investimenti produttivi.

È evidente dunque che oggi i principali problemi che ostacolano lo sviluppo umano in Africa sono di carattere culturale e in parte anche religioso. Soprattutto per quanto riguarda l’emancipazione femminile, occorrono cambiamenti culturali che portino all’abbandono di istituzioni tradizionali come il matrimonio infantile

2007-03-08 08:09:43 · update #1

la poliginia, il prezzo della sposa, che trasforma il matrimonio in un contratto di compravendita stipulato tra marito e padre della sposa, e le mutilazioni genitali femminili. In tal senso due buone notizie giungono a rallegrare la ricorrenza dell’8 marzo. Il Marocco ha appena varato un piano quinquennale sostenuto da 12 ministeri e agenzie statali e denominato “Piattaforma per l’azione civica per la promozione di una cultura dei diritti umani” e, in Tanzania, l’isola dallo statuto semi-autonomo di Zanzibar ha dato il via alle attività della Commissione per i diritti umani e il buon governo che da sei anni attendeva di iniziare i lavori. Questi sono passi concreti verso la realizzazione di riforme sociali e giuridiche, posto naturalmente che le autorità competenti intendano davvero raggiungere dei risultati.

2007-03-08 08:10:46 · update #2

Nonostante l'evidente fallimento e violazione dei diritti umani dei piani di controllo demografico, ci sono ancora istituzioni e agenzie internazionali che promuovono programmi contraccettivi comprensivi di aborto, sterilizzazione, RU-486 ecc. Cosa può dirci in merito?

Bono: Purtroppo molti organismi coinvolti nei progetti di cooperazione allo sviluppo dei Paesi poveri sembrano incapaci di comprendere le vere cause della povertà, in Africa così come ovunque nel mondo. In un continente così poco popolato come l’Africa, continuano inspiegabilmente a ritenere che il problema sia la sovrappopolazione e non invece la scarsa produttività – per mancanza di tecnologie moderne, per carenza di istruzione, per le cattive condizioni di salute di tanta parte della popolazione – a cui si devono aggiungere tassi astronomici di corruzione e un debole interesse a reinvestire e ridistribuire le risorse disponibili.

2007-03-08 08:11:19 · update #3

Così persino organismi come l’Unicef, il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, finiscono per destinare alla contraccezione fondi che dovrebbero essere investiti nella cura e nella promozione dell’infanzia. L’idea in sostanza è di aiutare i bambini già nati evitando che ne arrivino altri a contendere le risorse già scarse: questo invece di impegnarsi in strategie, certo ben più difficili e complicate, volte a incrementare stabilmente le risorse e soprattutto a fare in modo che tutti ne godano. La diffusione dell’ideologia ambientalista, o ecocatastrofista, incide notevolmente nell’orientare anche persone di buona volontà verso iniziative di contenimento della popolazione nella convinzione che il pianeta sia già troppo sfruttato e in procinto di collassare. Si temono le conseguenze sull’ecosistema di un benessere diffuso in nuove regioni del pianeta ed esteso a un numero crescente di persone. È superfluo dire che l’allarme è infondato.

2007-03-08 08:11:42 · update #4

In che modo il mondo avanzato potrebbe aiutare l'emancipazione femminile e lo sviluppo dell'Africa?

Bono: È fondamentale capire che il modo di produzione industriale, tanto avversato da terzomondisti ed ecologisti, e il modello sociale cristiano-occidentale, da più parti rifiutato e contestato persino nei suoi Paesi d’origine, sono al momento le migliori soluzioni ai problemi umani attuate dall’umanità. Tanto più questa considerazione vale nel caso della condizione femminile. Nulla e nessuno ha mai fatto tanto per la dignità e il benessere materiale e morale delle donne quanto il cristianesimo. Tutti i sistemi sociali che ad esso si ispirano si fondano sul rispetto della persona umana e sul riconoscimento dei diritti universali e inalienabili di cui essa è detentrice.

2007-03-08 08:12:32 · update #5

L’emancipazione femminile, così come la tutela dell’infanzia, richiede per forza la condivisione di questi principi cardinali. Ecco perché sono così importanti iniziative come quelle intraprese dal Marocco e da Zanzibar, tanto più che si tratta di due Paesi islamici che mostrano di voler contrastare l’avanzata dell’islam fondamentalista che porta con sé ulteriori discriminazioni e limitazioni della libertà soprattutto a danno della popolazione femminile e infantile. Il mondo avanzato può e deve aiutare le donne dei Paesi poveri incoraggiando altri stati a seguire l’esempio di questi due Paesi africani e perseverando in politiche di aiuto allo sviluppo condizionate da tangibili dimostrazioni di buona volontà da parte dei governi destinatari di tali politiche.

2007-03-08 08:13:19 · update #6

Inoltre è fondamentale investire in progetti a tutela delle nuove generazioni. L’Africa di domani sarà migliore non se diminuirà la sua popolazione, ma se i nuovi nati saranno sottratti all’ignoranza, all’indigenza e alla violenza. Riportare a scuola i bambini di strada e i bambini soldato, rasserenarli, garantire loro le cure e le attenzioni di cui tutti i bambini del mondo hanno bisogno: di questo si tratta. E di impedire che centinaia di migliaia di bambine abbandonino la scuola e diventino spose e madri all’età in cui le loro coetanee in Italia ancora guardano i cartoni animati e giocano con la Barbie.

Lo so che è lungo, ma è l'articolo integrale. Una vostra riflessione?
Spero che tali riflessioni vengano dopo aver letto l'articolo per intero... non solo il titolo... please!!!
Ciao e buona vita

2007-03-08 08:14:31 · update #7

9 risposte

Cosa dire se non aggiungere che in tutti i paesi in cui sono state intraprese iniziative di microcredito volto alle donne, si è avuto un enorme successo, miglioramento della qualità di vita delle famiglie, incremento del reddito, migliori condizioni di salute per la prole. Il valore che il cristianesimo attribuisce alla donna, e il suo ruolo nella famiglia non solo la emancipano ma portano benessere e stabilità alla società in cui esse vivono

2007-03-08 08:38:06 · answer #1 · answered by Chorus 5 · 4 3

Dubito che il senso vero di questo articolo verrà compreso nella sua essenza. Per quanto mi concerne sono assolutamente d'accordo con la Dottoressa Bono.
Il rispetto alla persona è proprio del Cristianesimo e pertanto non può che essere "anche" attraverso questa via il raggiungimento di qualche risultato positivo per questo enorme continente in sofferenza.
Se mi farai la cortesia di inviarmi i link dai quali hai estrapolato questi testi te ne sarò grata.
Qualcuno ha osservato come anche nella nostra civiltà cristiana vi siano stati elementi contrari all'emancipazione femminile la cui fase è ancora in crescita, ma io vorrei controsservare che il Cristianesimo ha invece dato moltissimo spazio alle donne. Basti pensare al fatto che il Risorto è apparso per primo ad una donna, per di più ex prostituta, così come ha avuto discepole donne ed ha parlato ad una Samaritana senza giudicarne il comportamento ecc.
Tutto ciò, nella tribale cultura dell'epoca era assolutamente rivoluzionario e questa rivoluzione quieta è continuata per tutti i 2000 anni di storia cristiana.
Ci vorrà ancora del tempo, ma il percorso è segnato poichè nel cristianesimo la dignità è garantita a tutti, donne e uomini.
Grazie e ciao.
M.

2007-03-08 19:18:46 · answer #2 · answered by marte 6 · 4 4

L'emancipazione femminile è un problema connesso a quello della povertà in Africa. La chiesa cattolica è la più impegnata in questo senso: basti pensare alle numerose adozioni di bambini poveri da parte di volontari come me. Anche in guatemala l'associazione mani amiche si impegna ad aiutare le donne povere abbandonate o maltrattate dai propri mariti con figli a carico. Nessuno potrebbe aiutale se non questa associazione cattolica missionaria.

E' interessante questo articolo che ti mando sul femminismo in occidente.

La profezia di don Orione sulla donna e il femminismo

San Luigi Orione in maniera profetica aveva previsto, già all'inizio del secolo scorso, l'attacco alla famiglia al quale stiamo assistendo in questi anni ed ha avuto ragione anche sul tema del ruolo del femminismo nel mondo cattolico. Riportiamo di seguito un brano di un suo articolo dove il santo parla proprio di questi temi.

Simile ad uno scolaro che lascia il collegio per andare in vacanza, dopo un lungo anno di reclusione, la donna si è trovata, dopo le più recenti invenzioni e specialmente durante questa lunga guerra, si è trovata lanciata in una vita di libertà, di movimento e anche di lavori che non aveva mai conosciuto.

La donna sino a ieri era rinchiusa nello stretto cerchio della vita della famiglia, e quelle che ne uscivano erano un'eccezione.

Oggi la donna entra da per tutto. Le donne del popolo entrano nelle fabbriche, ove non si richiede che destrezza e intelligenza, essendo la forza muscolare rimpiazzata dalla forza motrice della macchina. Oggi poi una quantità di nuovi impieghi sono dati alle donne: Le Scuole Elementari anche maschili e Superiori; sono date alle donne le Scuole Tecniche, i Ginnasi, i Licei, le Università sono aperte alle Professoresse; uffici di posta, di telefono, di telegrafo, esattorie, libri di conti, casse, tram elettrici, fattorine, ecc. tutti posti che avvezzano la donna a lavorare fuori di casa, a fare da sé, a entrare in competenza con l’uomo, ad essergli preferita; onde una nuova situazione sociale.

La donna è divenuta la maggioranza in tutti i paesi, e le donne non maritate saranno domani in Italia, le più numerose.

E’ cristiano, è caritatevole occuparsi del femminismo, o meglio della famiglia cristiana.

L'attacco contro questa fortezza sociale che è la famiglia cristiana, custodita e mantenuta dall'indissolubilità del matrimonio, ora latente ancora, vedete che domani diventerà furioso.

Il femminismo è una parte ed importantissima della questione sociale, e il nostro torto, o cattolici, è quello di non averlo compreso subito. Fu grande errore.

Il giorno in cui la donna, liberata da tutto ciò che chiamiamo la sua schiavitù, madre a piacer suo, sposa senza marito, senza alcun dovere verso chichessìa, quel giorno la società crollerà più spaventosamente all'anarchia che non abbi crollato la Russia al bolscevismo.

Troppa poca gente ancora comprende la questione femminista. Confessiamolo francamente, noi cattolici abbiamo trattato il femminismo con una leggerezza deplorevole. Si vanno ancora oggi ripetendo dai più severi i vecchi scherzi di Molière, le spiritosaggini dei Gaudissarts. Ma noi qui vediamo che il ridicolo non ammazza nulla, e meno che meno il femminismo. Esso si è insidiato da per tutto, formando leghe e comitati, ispirando riviste e giornali, trattando tutte le questioni che interessano la donna.



Da un articolo di san Luigi Orione del 18 maggio 1919 pubblicato sul periodico "La Val Staffora"

2007-03-08 21:30:12 · answer #3 · answered by Mario 5 · 2 3

Il lavoro missionario e caritatevole produce sempre buoni risultati perche' qualcuno e' destinato a riceverne benefici materiali e valori di emancipazione sociale.

Nonostante gli afflussi di aiuti, pero', mi chiedo sempre: esiste una formula che debella la poverta' una volta per tutte? Si parla sempre di guerra alla poverta', guerra alla droga, guerra al'AIDS, insomma si lotta continuamente per vincere il male. Si pensa sempre che i Paesi industrializzati e cosidetti ricchi, non fanno mai abbastanza. Questo puo' solo significare una di due possibilita': o la produzione dei beni e' insufficiente a sollevare tutta la popolazione del mondo dalla fame e dalla miseria; o la produzione e la ricchezza ci sarebbe, ma chi la possiede non e' sufficientemente caritatevole.

Se guardiamo l'economia dei vari Paesi occidentali, inclusa l'America, la gran parte di essi sono in debito, ossia producono, ma se dovessero essere chiamati a pagare quello che hanno preso in prestito per farlo le loro economie andrebbero in fallimento. Come fa uno che e' in debito per sopravvivere essere anche generoso e caritatevole?

Allora entra in effetto l'idea che questi Paesi non sono buoni amministratori della loro economia. In questo caso, i cittadini come noi, diventano tutti esperti in economia. Se fossimo noi a capo di tutto saremmo certi che l'economia andrebbe a gonfie vele. Niente guerre, niente spese per armamenti, piu' scuole, piu' ospedali, piu' assistenza domestica e internazionale, e cosi' via.

Purtroppo questi bei pensieri sono sogni. Esiste troppa poverta', troppa ignoranza, troppa malattia perche' tutta la ricchezza del mondo possa debellare queste cose. Inoltre, esiste davvero il desiderio di conquista, ossia il desiderio di distruggere, saccheggiare, ed invadere per guadagnare del prodoto di un'altra popolazione. Quindi, per tutti i paesi esiste la minaccia dell'aggressione e la necessita' di spendere grandi cifre in armamenti di difesa.

Inoltre, anche nei Paesi piu' ricchi la poverta' si trova in tutte la grandi citta' in misura sproporzionata alla ricchezza. La carita' si puo' fare ovunque, anche sotto casa, ed e' un valore positivo nel mondo, ma sono convinto che la poverta' mondiale non si vince con la carita'. Senza le condizioni necessarie, la poverta' si potrebbe anche moltiplicare.

Dove il lavoro dei missionari arriva, sono certo, si creano oasi di miglioramento e anche di benessere, se le condizioni lo permettono. Tutti gli sforzi che si fanno per metter fine alle mutilazioni genitali delle donne, alle violenze e le sopprusioni delle societa' che ammetono l'ineguaglianza, sono da elogiare.

Ma mi domando sempre perche' tante ingiustizie sociali esistono fra noi, tanta poverta' esiste nel nostro Paese, e la vita, per la gran parte della nostra popolazione non e' facile e potrebbe anche diventare piu' difficile ed intollerabile.

Prima di distribuire bisogna produrre. Se chi produce e' solo il 10% della popolazione del mondo, ed il 90% deve essere sfamato, alloggiato, educato a diventare auto-sufficiente, il lavoro del 10% delle persone potrebbe esaurirle. Senza sufficiente incentivo, potrebbe stabilisi un effetto ancora piu' negativo: quello di eliminare i produttori completamente e diventare loro stessi dipendenti. Se questo succedesse, chi ci aiuterebbe?

Mi sembra che la filosofia che meglio si adatti alla natura umana sia quella dell'auto-interesse razionale. Questa e' la nozione che la produttivita' cresce se l'individuo e' libero di perseguire senza interferenze dallo Stato, se puo' applicare la propria intelligenza e creativita'. Se l'individuo vede l'opportunita' di guadagno, si fa in quattro per assicurarselo. Nell'atto di perseguire i benefici del guadagno, l'individuo che ha successo espande e duplica la sua formula. In questo modo crea lavoro e opportunita' di produzione per altre persone, e cosi via. Il metodo del libero mercato e', dunque il mezzo piu' efficacie e piu' equo per dare ad ogni individuo le massime opportunita' di produttivita' senza doverle toglierle a nessun altro. Secondo me, un altro modo di partecipare al miglioramento della societa' e' quello di dedicarsi ad educare i politicanti del mondo, e chi li vota per dargli il potere, a capire che la liberalizzazione dell'economia dalla politica degli Stati e' la chiave della liberazione dell'umanita' dal giogo di tutte le ingiustizie sociali ed e' l'unico modo per usufruire dell'intelligenza di tutti per il progresso sia personale che sociale.

2007-03-08 17:40:49 · answer #4 · answered by DrEvol 7 · 2 3

E chi dovrebbe insegnare a queste donne africane "il rispetto della persona umana sul riconoscimento dei diritti universali inalienabili"?
Con la scusa di "civilizzare" l' Africa, l' occidente li ha spogliati per illeciti guadagni!
Cosa hanno insegnato secoli di colonialismo a questi popoli?
Te lo dico io, supremazia della razza bianca, avidità, sfruttamento, schiavismo, intolleranza, razzismo..........e non mi va di continuare, la lista è lunga!
L' occidente è un grande maestro dei diritti universali del' uomo, forse gli africani non hanno percepito l' insegnamento!
Il cristianesimo possiede la base della civiltà: l' amore per il prossimo.
L' occidente cristiano non ha portato questa base in Africa, ma bensì l' opposto.
Finché gli uomini religiosi non smetteranno di proporsi (invece di proporre Cristo), si giudicherà sempre negativamente la fede, perché rappresentata da uomini discutibili e fallaci.
Il cristianesimo è Cristo, l' essenza, non l' uomo imitatore maldestro!

2007-03-08 10:46:05 · answer #5 · answered by ? 7 · 3 6

Scusami, non capisco il ruolo del cristianesimo in tutto questo...Ad ogni modo io dubito che una religione sia decisiva per l'emancipazione (e qui bisognerebbe definire cosa si intende per emancipazione) o nello sviluppo di un paese.

2007-03-08 09:01:53 · answer #6 · answered by Tranen 3 · 1 4

Prendo spunto in modo particolare da una risposta data qui sopra.
l’apostolo Pietro in 1 Pietro 3:7 scrisse:
“VOI, mariti, continuate a dimorare [con le vostre mogli] secondo conoscenza, assegnando loro onore come a un vaso più debole, il femminile”.
Il fatto che in questo versetto si parli della donna come di “un vaso più debole” sminuisce in qualche modo le donne? Vediamo cosa intendeva dire in origine lo scrittore ispirato.

Il sostantivo greco reso “onore” significa “prezzo, valore, . . . stima”. Perciò il marito cristiano deve trattare la moglie con tenerezza, mostrandole il dovuto riguardo come a un vaso delicato e prezioso. Questo non è affatto umiliante. Prendiamo, ad esempio, la lampada “lotus” di Tiffany. Questa lampada di squisita bellezza è senz’altro delicata. La sua fragilità ne diminuisce il valore? Tutt’altro! Nel 1997 la lampada “lotus” originale di Tiffany fu venduta a un’asta per 2,8 milioni di dollari! La sua delicatezza ne accrebbe il valore, non lo diminuì.

In maniera analoga, assegnare onore alla donna come a un vaso più debole non la sminuisce in nessun modo. Per un marito dimorare con sua moglie “secondo conoscenza” significa tenere conto dei suoi lati forti e dei suoi lati deboli, dei suoi gusti, delle sue opinioni e dei suoi sentimenti. Un marito premuroso riconosce e rispetta le differenze di personalità esistenti fra lui e sua moglie. Le mostra la dovuta considerazione “affinché le [sue] preghiere non siano impedite”. (1 Pietro 3:7) Un marito che non rispetta la femminilità di sua moglie mette a repentaglio la propria relazione con Dio. Chiaramente la Parola di Dio non sminuisce le donne, anzi, conferisce loro dignità e onore.

2007-03-08 08:38:15 · answer #7 · answered by Out 5 · 3 6

Certo, il Cristianesimo dà dignità a tutti, uomini e donne, ma... il problema è che anche nella religione cristiana la donna è subalterna dell'uomo... la Madonna, la donna perfetta per eccellenza, è umile, remissiva, vergine, immacolata... e per questo splendida agli occhi di Dio! Eva, invece, civettuola e ribelle, è colei che scatena la collera di Dio... Le donne di oggi quale modello scelgono? In fondo il modello della Madonna è piu' vicino alla donna africana di quella occidentale, quindi non credo che il cristianesimo promuova una selvaggia emancipazione femminile...

2007-03-08 08:34:50 · answer #8 · answered by faniente2006 3 · 1 4

Faccio io delle domande a te ... e rispondimi per cortesia ...

Lo sai che le Fondazioni - anche quelle cattoliche e gestite da uomini della sinistra - scambiano petrolio e materie preziose estratte in Africa - ricordate ad esempio lo scandalo italiano Oil for Food? Quali erano le persone implicate? - per incassare dollari che solo in parte vengono reinvestiti in Africa per costruire ambulatori, scuole e altre strutture di questo tipo ... (in Africa materiali e la manovalanza costano pochissimo) ...

Dove finisce la rimanenza dei miliardi di dollari che vengono ìncassati con lo scambio del petrolio e le materie preziose?

In Africa è vero o non è vero che malgrado la ricchezza del sottosuolo la gente rimane povera e spesso i ragazzini non possono andare a scuola perchè devono lavorare?

E' vero che le Fondazioni - anche quando sono cattoliche - sono comunque sostenute da multinazionali o banche, ossia gestite da squali?

Realmente pensi che qualche iniziativa di stampo cattolico, con le premesse precedenti, possano modificare una situazione che piace anche a banche come quella Vaticana?

Io non disprezzo il lavoro che svolgi: mi dispiace che lo fai credendo in un organismo che è solo di potere, e della salvezza "terrena" degli esseri umani se ne frega altamente ... - non è la chiesa che dice "beati gli ultimi che saranno i primi nel Regno dei Cieli"? ... Ma perchè gli ultimi non possono ritagliarsi un pezzetto di paradiso sulla terra ora ... mentre sono ancora in vita?

Magari tu non sei misogino ... ma i tuoi superiori lo sono eccome! E tu ritieni che la Chiesa possa permettere alle donne dell'Africa di elevarsi solo perchè lo dice la dottoressa Bono?

A proposito di microcredito alle donne ... è gestito da un indiano che non è cattolico!

2007-03-08 09:49:22 · answer #9 · answered by Anonymous · 2 6

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