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Pensare che fin da piccoli si è creduto in qualcosa che potrebbe non essere vero?

Sarebbe così tragico pensare di aver seguito i dettami di una religione fondata su precetti falsi?

2007-03-08 02:52:21 · 18 risposte · inviata da Anonymous in Società e culture Religione e spiritualità

Vi ringrazio per le risposte ... ma avete notato che mancano quelle dei predicatori? Almeno fino ad ora ....

2007-03-08 12:02:38 · update #1

18 risposte

Guarda che io non ho mai capito niente di quello che mi insegnavano e fino a qualche anno fa ero oltre l'ateismo, menefreghista, mangia preti e bestenniavo come un maiale.
Ora non posso fare a meno di pregare. Sono "innamorato della mia fede". Non posso dire di aver creduto in qualcosa che potrebbe essere sbagliato, perchè non ho mai creduto; ed ora credo in qualcosa che reputo giusto.
Sono cattolico.
Ciao.

2007-03-08 03:06:33 · answer #1 · answered by Anonymous · 3 0

E' difficile credere, è difficile mantenere fede alla propria scelta di fede, così come è per molti onestissimi atei rimanere tali perchè il dubbio, quello che sfiora ogni uomo intelligente che sta al mondo, fa parte proprio della capacità raziocinante dell'uomo che ad ogni istante si deve misurare con l'incertezza.


P.S. Per Lorix
I cosiddetti imbecilli credenti, che tu ti permetti di offendere dall'alto del tuo agnosticimo, tra di loro annoverano anche alcuni che, per coerenza con il proprio credo, si sono fatti uccidere (da San Pietro a Salvo d'Acquisto che morì per salvare la vita di un bel po' di povera gente e lo fece in nome della propria fede). Quando anche tu saprai morire per manifestare ciò in cui credi, allora significherà che i tuoi principi di agnosticismo varrà la pena di seguirli, ma fino ad allora permettimi di dirti che i tuoi principi non hanno alcun valore in più rispetto a quelli di chi, a volte, è capace di morire per amore di qualcuno.

2007-03-08 11:15:58 · answer #2 · answered by marte 6 · 4 1

Non te ne so dare la spiegazione.
Posso solo parlare per me.

I precetti inculcatimi a scuola non mi soddisfacevano, e sin dall'adolescenza ( e tuttora) ho cercato risposte personali alle mie domande personali, ed ho letto molti libri.
Solo tramite questa ricerca, che mi piace chiamare cammino interiore, sono giunta a intravvedere un bagliore di quello che i più chiamano Dio, ed a trovare un senso al significato di Vita, Morte, Amore e Luce.

Dirti cosa e come è troppo lungo.
Ma penso che dovrebbe essere compito di ciascuno CERCARE Dio in maniera più intima, e non seguire pedissequamenti precetti che spesso sono fuorvianti dal messaggio originale.
Ciao!
nonnasilvia

2007-03-08 11:02:16 · answer #3 · answered by silvia*** 5 · 3 0

A volte uscire da una religione non è facile. Per qualche tempo da un senso di colpa, come se si tradisse qualcuno. Questo anche se si ha la consapevolezza di aver seguito una via sbagliata. La ragione sta nel fatto che molte religioni, hanno presentato la propria Divinità come repressiva e non come educatrice. Poi non definirei tragico aver seguito la via sbagliata, ma illuminante, altrimenti come fare per paragonarle?

2007-03-08 12:15:15 · answer #4 · answered by w_minelli 4 · 2 0

A me la tua domanda sembra contradditoria.
Mi spiego se io credo in qualcosa, significa che si tratta di qualcosa non dimostrabile, per cui devo ricorrere alla fede per dargli una spiegazione ed un fondamento.
Nel momento in cui questa cosa venisse meno io non crederei più in qualcosa ma saprei qualcosa, che è molto diverso!

2007-03-08 11:00:16 · answer #5 · answered by ChromiumSteel 4 · 2 0

Caro io ho fatto questa esperienza di cui tu parli.
Oggi ho scoperto ke le religioni restano religioni e se un dio esiste loro non hanno niente a che fare con dio.
Quello che predicano sono precetti e non hanno prove concrete di tutto quello che affermano ma soltanto la FEDE.
Mi vien da ridere,ci hanno preso in giro ,ci campano ed hanno tanto potere e la gente e oppressa da precetti sensi di colpa inferno e cag.ate del genere.

2007-03-08 10:57:58 · answer #6 · answered by Anonymous · 4 2

Da bambino frequentavo l'A.C., sono stato fra i più giovani prejus della mia città, poi verso i 16 anni ho iniziato a ragionare con la mia testa e non con quella dei preti e ho iniziato a porre domande che rimanevano sempre senza risposta. Dopo di che ho iniziato a leggere di più sull'argomento, a informarmi e sempre di più mi convincevo delle incongruenze della religione. Mi piace la figura di Gesù ma non come ce la impongono, io lo vedo come un uomo illuminato, che aveva una profonda fede e che credeva in un mondo migliore..ma sempre un uomo, nato dall'amore di una donna con un uomo, che ha condotto una vita da uomo e che è morto per le proprie idee. Se ha sposato la Maddalena e ne ha avuto uno o più figli in fondo è marginale..se così mi piace ancor di più. Ma di lì a credere ai dogma della Chiesa ce ne corre, mi domando come si possa accettare come verità ciò che viene emanato da "rappresentanti" di una Chiesa che, nei secoli, si è macchiata di crimini orrendi, che ha discriminato e inquisito, che ha mandato al rogo tacciandoli di eresia chi non era d'accordo ( come Savonarola, Giordano Bruno) chi ha fatto sterminare popolazioni in nome di un Dio non certo benevolo, che ha avuto Papi che hanno intrigato, ucciso e mentito per mantenere il potere temporale e non solo quello spirituale...una Chiesa che a partire da Pietro ha sempre perseguito lo scopo di dominare i popoli. Fra cent'anni sarà solo un motivo di studio nelle scuole, niente di più.

2007-03-10 05:42:38 · answer #7 · answered by Mobo 3 · 1 0

sarebbe tragico aver seguito qualsiasi ideale, religioso o meno, che si rivelasse fasullo
non sarebbe tragico scoprire di aver seguito un ideale religioso anche se fosse basato su qualcosa di non vero dal momento in cui quell'ideale ti rappresenta (es si scopre che gesù non è mai esistito, ma gli ideali che portava avanti e la sua predicazione non perderebbero di valore, attribuendoli a qualsiasi altra mente pensante)
è difficile pensare che si è creduto in qualcosa di falso semplicemente perchè se ci si crede non si puo' pensare sia falso, altrimenti non si crede, si ipotizza, mi pare logico

2007-03-09 06:42:35 · answer #8 · answered by Anonymous · 1 0

La mia opinione e' che : credere in Dio, non e' sbagliato ma il modo tramite il quale una persona lo percepisce, e di conseguenza lo presenta agli altri, può diventare un problema di fondo, perche l' interpretazione di tutto può portare dei traumi, che alla fine allontanano,anche se tutti i credenti, appunto crediamo in qualcosa. Io direi che molte cose che allontanano dalla Via per Eccellenza, sono dei sbagli e noi credenti dovremmo sempre farci caso! Qualsiasi dottrina ogni uno abbia, e qualsiasi religione.

2007-03-08 12:28:13 · answer #9 · answered by wm 5 · 1 0

porsi dei dubbi è sano!...guai se avessimo solo certezze...però io una ce l'ho:Dio mi ama e io non sono mai sola... =)

2007-03-08 12:10:00 · answer #10 · answered by mony 3 · 1 0

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