Ciao ragazzi,
avete mai pensato che la generazione dei nati negli anni 70 è una delle più sfortunate degli ultimi tempi?
Trentenni, flessibili e invisibili, titolava uno special di una rivista culturale di qualche tempo fa.
Eh sì, perchè oltre alla precarietà del lavoro (e quando lo trovi devi fare i salti mortali per tenertelo o accendere un cero per non aver buttato gli anni a studiare) si aggiunge quella delle relazioni (difficoltà a metter su famiglia, incontrare la persona giusta, mancanza di costruire, fragilità varie).
A volte quando si dice che i trentenni di un tempo erano + "tosti" non credo abbiano tutti i torti.
Che pensate di tutto ciò?
2007-03-07
10:23:20
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8 risposte
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inviata da
Vogue
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in
Scienze sociali
➔ Sociologia
E' un'analisi la mia, non mi sento una sfigata io! A prescindere dal mio lavoro e dalla mia felicità relazionale, è il contesto in cui viviamo ad essere difficile!
I politici hanno reso un mondo del lavoro precario e disastroso.
E la rivoluzione dei costumi degli anni '60 ha "determinato" una sorta di guerra tra i sessi.
Per Cucciolo, buttare gli anni a studiare è un'espressione forte che ho volutamente usato. Per me la cultura è importante, anche se non amo spiattellare che leggo 30/40 libri all'anno, ma questa volta sono costretta :-)
2007-03-07
11:05:07 ·
update #1
sai è vero la precarietà col lavoro c'è soprattutto in questi ultimi tempi...quindi chi è nato negli anni 70 come noi se l'è beccata in pieno,ma a meno che la situazione non migliori se la beccheranno peggio quelli del futuro...già noi rischiamo di non avere nemmeno le pensioni!
le relazioni si si complicano,ma non solo per le nostre generazioni che ancora riescono ad averle..pensa in futuro quando praticamente saremo tutti a casa col computer,perchè la cultura nostra porta a questo dato che in pochi,con i lavori a tempo determinato,possono permettersi di comprare una casa e mettere su famiglia.onestamente sono una persona che fa amicizia facilmente...ma spesso mi ritrovo a scontrarmi con una massa di conformisti che fa fatica a pensare con la sua testa e quando è così le relazioni saltano.vorrei ci fosse più intelligenza e coraggio..è quello che manca,quindi non è solo sfiga magari,è pure colpa di questa generazione che non si scuote e di quelle passate che hanno concorso a formarla in questo modo.
2007-03-07 11:08:50
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answer #1
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answered by ♥sonia s 6
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meno male che sono nato nel 1969... :-)
2007-03-07 10:34:14
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answer #2
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answered by Heart of Darkness 6
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Mi sembra che i problemi a cui accenni riguardino anche i ventenni!!...difficoltà a trovare lavoro,difficoltà a incontrare la persona giusta, difficoltà, per chi lo vuole, a mettere su famiglia!!...direi proprio di si, trentenni e ventenni stessi problemi!!...
2007-03-07 10:41:33
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answer #3
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answered by Anonymous
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effettivamente non è che sia molto "fortunata", ma nemmeno tanto sfortunata. Insomma, c'è sempre il rovescio della medaglia. Prima si incontravano difficoltà in altri settori che oggi magari non abbiamo, però secondo questa domanda, un po' di crisi oggi c'è.
Faccio il paragone con i miei genitori, sposati nel 60, che in pochi anni, sono riusciti (diciamo mio padre poiché mia mamma è casalinga) ad ottenere realizzazioni in tanti campi. Una vita insieme, 3 figli, una casa grande, vacanze,macchine ed altro.Tutto questo, ed aveva appena una 35ina d'anni. Io invece (come tantissimi miei coetanei) non ho raggiunto nemmeno il 20% di tutto ciò a 40.(ed era impiegato statale)
Oggi invece non si arriva più a fine mese; i costi son troppo eccessivi in tutto, ma soprattutto credo che noi siamo i figli "viziati" del primo benessere del boom economico.
Una volta si era più umili, modesti, semplici, senza grilli per la testa,magari più ingenui ma....funzionava. I loro figli son cresciuti senza la guerra negli occhi, quindi tanti,sono stati coccolati a dovere, e c'è da aggiungere che le tentazioni della tecnologia di oggi, abbiano contribuito a sviarci da quelli che erano gli equilibri di prima.
Oggi non ci si accontenta più di nulla. Si vive di troppa leggerezza e superficialità, nessuno vuol fare i sacrifici o responsabilizzarsi in tanti settori. Per cui, c'è questa crisi, ma penso però, che la soluzione non sia globale, ma ognuno debba a questo punto risolversela da solo senza sperare nell'aiuto politico. In pratica....ci sono posti nel mondo, dove si campa meglio che in Italia (purtroppo) tanti hanno preso quella strada, hanno risolto questi problemi, vivono meglio, meno stressati e si son fatti una famiglia.
2007-03-07 12:32:32
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answer #4
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answered by fabioughy 6
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Guarda che molte delle 'sfighe' che descrivi non sono limitate alla generazione dei trentenni: la precarietà, le difficoltà affettive coinvolgono anche i ventenni, i quarantenni e i cinquantenni. Conosco persone ultraquarantenni che perdono il lavoro e che hanno difficoltà a trovarne altri, persone laureate che guidano l'autobus o fanno i postini, coppie cinquantenni in crisi, etc. La mia generazione (anni '60), per esempio, è stata la prima ad essere pesantemente segnata dall'eroina, ad essere coinvolta nel terrorismo e in altre 'piacevoli' esperienze. Quindi direi che ogni generazione vive un disagio, magari diverso, ma pur sempre difficile da affrontare. Forse la differenza è che le generazioni precedenti alla tua sono cresciute con l'idea che la vita non è propriamente una passeggiata nel parco, ma un percorso a volte non lineare in cui ogni conquista è sudata e va mantenuta con fatica.
2007-03-07 12:18:08
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answer #5
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answered by they take shower in our homes 3
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la sfortuna ce la facciamo da soli nn esiste una generazione di sfigati .....e poi nonostante tutto cio che ho vissuto nn mi ci sento proprio sfigata ma con una grande forza che nn so se tanti hanno
2007-03-07 10:49:07
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answer #6
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answered by michela PROTESTO 5
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Io sono nata negli anni 70, ma sfigata non mi ci sento proprio.
Gli anni 80 li ho "buttati a studiare", come dici tu, ed oggi sono orgogliosa del mio grado di istruzione, anche perché studiare non è mai qualcosa di negativo, anzi aiuta a migliorare la persona, visto che un pò di cultura in più fa solo bene.
Ma scusa quelli nati negli anni 80, o negli anni 90, non avranno ugualmente difficoltà nel mondo del lavoro?
Io sinceramente non capisco che problemi hai, ma non puoi certo dire che tutti i trentenni hanno difficoltà a relazionarsi. Io convivo con il mio compagno, e sono felicissima della mia vita, e vedo che i miei amici stanno altrettanto bene con se stessi e con gli altri.
Anzi, ho notato molta fragilità negli adolescenti di oggi, ai miei tempi eravamo ben altra cosa.
Pensi di impressionare le persone in rapporto alla quantità di libri che leggi in un anno? Perché se sai quanti ne leggo io in un solo mese, sbianchi!
Non puoi porre delle domande così provocatorie senza aspettarti che qualcuno ti risponda in modo stizzoso, essere considerati degli sfigati, ai trentenni fa girare di parecchio le scatole.
2007-03-07 10:41:23
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answer #7
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answered by cucciolo 7
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ma daiii...mi sembra una analisi non generalizzabile :-)
2007-03-07 10:28:47
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answer #8
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answered by senso111 4
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