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Chi mi aiuta a capire un pò meglio questa situazione?!?A cominciare proprio dall'abc...cosa sono le coppie di fatto, cosa sta succedendo questo periodo che se ne parla molto, a livello di leggi, di chiesa...

2007-03-05 07:37:37 · 6 risposte · inviata da CorROCKrado ♪♫ 5 in Notizie ed eventi Attualità

6 risposte

Nella definizione di "coppia di fatto" è già spiegato molto: è una "coppia" semplicemente perché è formata da due persone, ma non è riconosciuta dalla Legge, nessuna regola o contratto la consolida, non è sposata, per cui è una coppia, solo...di fatto, per l'evidenza dell'unione.
La coppia di fatto, per chiamarsi tale, deve essere convivente.
I (pessimi) mass media italiani, considerano quasi solo le coppie di fatto AFFETTIVE, cioè "coppie" nel vero senso della parola, due persone che si amano.
Al contrario, l'espressione "coppie di fatto" (e ogni regolamentazione delle loro cosidette "unioni civili") comprende anche due persone che semplicemente si vogliono bene e convivono, come ad esempio: due anziane vedove, due studenti universitari, due amici di vecchia data.
Da quest'ultimo chiarimento, avrai già capito da te che per definire una coppia di fatto è impossibile sancire il genere sessuale dei due conviventi. Non si può cioè parlare di "vera coppia di fatto", o "coppia di fatto naturale" (come invece si fa per la cosidetta "famiglia tradizionale"), intendendo una coppia convivente formata da due persone di sesso opposto, perché potrebbero essere benissimo un ragazzo gay ed una ragazza lesbica a cui non passa neanche per l'anticamera del cervello di AMARSI, o addirittura di avere rapporti sessuali tra loro, ma che comunque convivono da anni e hanno bisogno di qualche protezione.
Qui arriviamo al fulcro della questione: vada per le coppie gay e lesbiche, o le coppie di amici, di qualunque sesso essi siano, ma perché le coppie affettive eterosessuali (la maggior parte delle coppie di fatto, circa 2 milioni di persone) non si sposano direttamente in comune, invece che legittimare la propria convivenza?
La risposta deve essere schietta: è più comodo!
Meno spese per legittimare l'unione, meno costrizioni con lo Stato (non si ottiene alcuno status giuridico, come quello dei "coniugi"), più elasticità economica all'interno dell'unione, maggior facilità a scindere questo "contratto" e tempi quasi inesistenti (contro i 3 anni di attesa per il divorzio), nessun legame di parentela (per cui devi rendere conto a tutti i parenti), e via discorrendo.
Alché viene voglia di dire: non è giusto! Così non vale! Hanno gli stessi diritti delle coppie sposate, ma meno doveri!
No! Rispetto alle coppie sposate, avrebbero meno diritti ma uguali doveri. Ciò che di negativo hanno in meno sono gli EFFETTI COLLATERALI tipici del matrimonio (le spese, il legame con lo Stato e la famiglia), che dunque ovviamente non si ripercuotono anche sulle coppie di fatto.
Ma le coppie sposate entrano a far parte delle reciproche famiglie, divenendo davvero "coppia", un tutt'uno, evidenziato tra l'altro con il cognome in comune. Inoltre, hanno tutti i diritti da subito, laddove le coppie di fatto hanno un tempo minimo da aspettare (3 anni per il cambio dell'intestatario dell'affitto, 9 anni per la pensione di reversibilità...). In più, possono accedere alla tecnica dell'inseminazione artificiale se ne hanno necessità, oppure possono adottare bambini. Per non parlare della potestà genitoriale: se uno dei due appartenenti di una coppia riceve in affidamento un bambino avuto da una precedente unione, sposandosi "unirà" quel figlio al rapporto matrimoniale, e gli appartenenti di quella coppia sposata diverranno madre e padre legittimi del bambino.
Tutte queste possibilità non sono accessibili alle coppie di fatto tramite le unioni civili.
Per cui la cosa è perfettamente bilanciata.
Matrimonio: più diritti, ma anche più costrizioni.
Unione civile: meno diritti, ma anche meno costrizioni.
Nessuna equiparazione delle coppie di fatto alle "famiglie tradizionali", dunque. Nessun "matrimonio di serie B".
La forma più conosciuta di unione civile sono i PACS (Patti Civili di Solidarietà), ma ci sono anche i Civil Partnership britannici, o i semplici registri comunali portoghesi o croati.
I nostri "Di.Co." sono solo una delle tante versioni di unioni civili.

2007-03-09 01:40:08 · answer #1 · answered by Anonymous · 0 0

le coppie di fatto sono quelle che convivono senza essere sposate....loro vogliono gli stessi identici diritti delle coppie sposate!! ma la chiesa è contro perchè cosi si sminuisce il vero significato della famiglia basato sul matrimonio!!!! le coppie di fatto comprendono anche i gay che acquisiscono diritti cm la pensione alla morte di uno dei due...e altri diritti riservati alle coppie sposate!! sn stata un po chiara??? ciao

2007-03-05 16:18:21 · answer #2 · answered by misss_elee 2 · 2 0

LA PENSO COME MSSS-ELE

2007-03-05 16:20:41 · answer #3 · answered by MARA 3 · 1 0

ti faccio un bel riassuntino:
la kiesa rompe le p***e per queste coppie di fatto, ma io vojo capire alla kiesa k ji interexa se nn fa neanke parte di questo stato?è uno stato apparte allora xkè deve stare a rompere i c******i in questo modo?....

2007-03-05 15:43:55 · answer #4 · answered by InLove4Ever 3 · 4 4

inlove4 hai spiegato veramente bene

2007-03-06 08:29:44 · answer #5 · answered by rossofuoco 1 · 0 1

Non c'è niente da capire : lo fanno per impegnare il cervello della gente su falsi problemi per non risolvere quelli veri.
Il grosso problema è che l'Italia non è moderna:
ci si sposa in 1 giorno e per divorziare occorre un tempo "medievale" lunghissimo.
Sulle coppie di fatto è un gran caos : se lui/lei non ti sposa,è perchè sotto c'è un brutto motivo...

2007-03-07 07:56:30 · answer #6 · answered by Frank 5 · 0 2

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