La condizione di senzatetto (ma spesso viene usato il termine inglese homeless, cioè persona senza casa o senza fissa dimora) abitualmente definita come barbone, è una situazione nella quale una persona per lungo tempo non ha un luogo di residenza. Questo le distingue dalle persone appartenenti ad una cultura nomade (come il popolo Rom, noti come zingari o tzigani) per le quali questa condizione (assieme alla vita in una comunità chiusa ed al collettivismo sociale) è una fatto normale e con una antica storia.
Anche il termine vagabondo non è completamente assimilabile a senzatetto in quanto nella sua categoria ricadono persone che fanno del vagabondaggio il loro stile di vita (come gli hobo e gli schnorrer o i punkabbestia).
La condizione dei "senza casa" e più visibile nelle aree più povere delle grandi città ed in quelle suburbane, anche se i barboni o "persone transienti" spesso coesistono più o meno visibilmente dentro comunità dove i residenti non sono affatto poveri. Il termine legale senza fissa dimora (in inglese "No Fixed Abode", NFA, in francese "Sans domicile fixe", SDF) viene spesso usato ufficialmente come una alternativa a persona senza casa o senzatetto.
Esistono alcuni rari casi di persone assolutamente geniali, eccentriche ed ultralibertarie che hanno deciso di rinunciare al possesso di ogni bene materiale, ed alle limitazioni che essi comportano, tra questi il matematico russo Grigori Perelman (che forse ha risolto la congettura di Poincaré)e il fisico nucleare indiano.
Vi sono molte possibili cause che portano alla perdita della casa. Alcuni deliberatamente scelgono di non avere una residenza permanente, includendo viandanti a piedi e quelli che hanno forti convincimenti spirituali personali antimaterialistici (come i yoghi in India).
Fuga dall'abuso domestico, includendo ogni tipo di abuso sessuale, fisico e mentale: le vittime che scappano da questi tipi di abuso spesso si ritrovano senza una casa. I bimbi che hanno subito abusi hanno spesso una maggiore probabilità di cadere nell'addizione a droghe, cosa che contribuisce a rendere loro difficile lo stabilirsi in una residenza.[1] Nel 1990 uno studio trovò che la metà delle donne senza casa e dei bambini fuggivano dall'abuso.[2]
Vedovanza.
Abbandono delle cure ospedaliere o di lungodegenza: sia per problemi di natura fisica o di salute mentale.
Fuoriusciti dal carcere: molto spesso le persone appena uscite dal carcere non trovano lavoro, hanno pochi soldi e nessun luogo dove andare. [3]
Problemi di salute mentale: le persone sofferenti da condizioni causanti psicosi spesso trovano difficile il riuscire a mantenere una abitazione. Inoltre, cambi nelle politiche pubbliche possono portare all'incremento dei senza tetto, come avvenne negli Stati Uniti durante i primi anni '80, quando molte persone vennero obbligatoriamente dimesse dai manicomi. Secondo stime circa la metà di tutte le persone senza casa hanno qualche forma di malattia mentale. In molti casi, non è possibile stabilire quale delle due condizioni si sia instaurata prima.
Secondo la associazione americana National Alliance for the Mentally Ill (NAMI), vi sono circa 50.000 malati di mente senza tetto nella sola California per via dello sgombero degli istituti psichiatrici effettuato tra il 1957 ed il 1988 e la mancanza di adeguati sistemi di servizi locali. [1]
Tossicodipendenza o abuso di alcol: si stima che circa il 38% dei "homeless" abbiano una dipendenza da qualche tipo di sostanza. Esiste un dibattito riguardo se la tossicodipendenza sia una causa o conseguenza della condizione di senza tetto. Comunque, indipendentemente dal come insorga, una addizione non trattata "rende la fuoriuscita dalla condizione di senza casa estremamente difficile."[4]
Crisi finanziaria o l'accumulo di debiti.
Sfratto [5]
Alto costo delle abitazioni: si aggiunge alla inadeguatezza dei servizi sociali come la carente costruzione di alloggi pubblici. Nella contea di Ventura, in California, l'accesso all'edilizia residenziale pubblica di solito richiede un'attesa di quattro anni. Questo è tipico in molte aree. Molto spesso per riuscire ad abitare nelle case pubbliche si richiede il pagamento di un terzo di tutti i redditi famigliari come affitto. [6] Molto spesso viene richiesta anche una buona storia di rimborso dei crediti (non bisogna essere protestato). Alcuni studi suggeriscono che il blocco oppure il controllo degli affitti ed altre normative rigide riguardo costi o modalità degli affitti (o i limiti alla costruzione di nuove case) aggravino il problema dei senza tetto perché riducono la fornitura globale di abitazioni.
Mancanza di salari che consentano una vita decente.[7]
Disabilità e malattie croniche.
Disastro naturale, come per le decine di migliaia di residenti di New Orleans in Louisiana che persero le loro case in seguito alle esondazioni provocate dall'uragano Katrina.
Veterani di guerra in dissociazione psichica: come ad esempio i veterani della guerra del Vietnam.
Ci sono molti posti in cui un senzatetto può rifugiarsi.
all'esterno: all'aperto o in una tenda.
in un veicolo: una automobile o una roulotte. Alcuni di questi sono persone benestanti che vivono in questo modo per scelta e non si ritengono "senzatetto" nel senso comune. Per altri un veicolo può servire come sistemazione temporanea, per esempio persone appena sfrattate dalla propria casa.
in un luogo pubblico: parchi, autobus o stazioni ferroviarie, aeroporti.
in strutture abbandonate: edifici o automobili abbandonate, barche tirate a secco.
rifugi.
dormitori: che offrono alloggio temporaneo economico e spesso sono usati da coloro che cercano di uscire dalla condizione di senzatetto.
amici o famiglia.
campi profughi: campi adeguatamente attrezzati per i senzatetto solitamente situati vicino alle stazioni ferroviarie.
[modifica] Demografia
[modifica] Stati Uniti
41% uomini singoli
40% famiglie
14% donne singole
5% giovani
La maggior parte delle famiglie di senzatetto negli USA consistono di una donna non sposata con i suoi figli
[modifica] Demografie razziali
[9]
49% afro-americani
35% bianchi
13% latino-americani
2% nativi americani
1% asiatici o discendenti
Negli USA, circa 500.000 veterani sperimentarono la condizione di "senzatetto" durante qualche periodo dell'anno.[10] Veterans Affairs è un ente che fornisce alloggio soltanto a veterani di guerra U.S.A. cronicamente malati. Da segnalare anche che disabilità fisiche che rendono difficile oppure impossibile ad una persona il trovare lavoro sono spesso comuni tra le persone "homeless".
[modifica] Australia
Censimento del 2001 di 100,000 senzatetto in Australia [11]
58% maschi
42% femmine
36% tra 12 e 24 anni
10% minori di 12 anni
8.5% aborigeni e Torres Strait Islanders
23% nei dormitori
49% con amici e parenti
14% dormono all'aperto
14% stanno in strutture finanziate dalla SAAP
cause comuni[12]
Violenza in casa e famiglia(22%)
Sfratto(11%)
Rottura dei rapporti familiari(11%)
Sistemazione usuale non disponibile(11%)
Difficoltà finanziarie(10%)
I ricoveri per senza casa aperti dai governi, chiese, o istituti di carità municipale lavorano per fornire una temporanea abitazione ai senzatetto. I tipi di rifugio comprendono il ricovero notturno, ricovero riscaldato, il rifugio di transizione, e le case popolari[13]. Mentre alcuni rifugi forniscono anche cibo, altri chiedono alle persone di rifocillarsi in banche alimentari oppure di andare ad una mensa per i poveri per la nutrizione.
I servizi ausiliari forniti da alcuni rifugi includono:
dispensari.
vestiario ed oggetti di uso personale.
agenzia di collocamento.
assistenza legale ed altri servizi sociali: come il controllo della dipendenza da stupefacenti, terapia dei traumi fisici ed il trattamento della depressione.
Nonostante tutto, vi sono molte lamentele riguardo la sicurezza e la qualità dei rifugi per homeless. Le case popolari sono una soluzione più costosa che secondo alcuni sociologi potrebbe ridurre di molto il circuito perverso che porta a diventare un senza tetto.
Un programma per raggiungere oltre (in inglese outreach program) è un gruppo di persone che può includere ufficiali di polizia, lavoratori civili della outreach precedentemente homeless, e vari tipi di consulenti. Questo gruppo fa contatto con altre persone senzatetto e può procurare assistenza, oppure portarli a rifugi di vario tipo. Questo può evitare le innecessarie e costose campagne di retate con arresti indiscriminati intesi a far sloggiare i homeless da alcuni quartieri.
Molte organizzazioni senza fini di lucro come Goodwill Industries realizzano la missione di "provvedere allo sviluppo di competenze ed opportunità di lavoro per persone che di solito incontrano barriere all'impiego", anche se molte di queste organizzazioni non sono primariamente destinate verso gli individui homeless. Molte città hanno anche giornali di strada oppure riviste: sono pubblicazioni destinate a fornire opportunità d'impiego alla gente senza casa o ad altri bisognosi di quel poco denaro ottenuto dalla vendita di queste pubblicazioni sulle strade delle loro rispettive città.
Mentre alcuni senzatetto svolgono lavori pagati, alcuni devono cercare altri metodi per fare soldi. Una soluzione è chiedere l'elemosina, ma sta diventando illegale in molte città. Nonostante lo stereotipo, non tutti coloro che chiedono l'elemosina sono senzatetto. Un'altra soluzione si chiama "busking"; i "buskers" sono artisti di strada: fanno giochi di prestigio, di abilità, suonano, disegnano sul marciapiede o fanno qualche altro tipo di intrattenimento in cambio di offerte. In certe città le case farmaceutiche pagano i donatori di plasma: questa può essere un'altra fonte di soldi per questa gente.
Si è sentito parlare di senzatetto che hanno commesso crimini proprio per essere arrestati e mandati in prigione, dove avrebbero trovato rifugio e cibo. Nel gergo della polizia (USA) questo si chiama "three hots and a cot". Allo stesso modo un senzatetto può simulare una malattia mentale per ricevere rifugio e cibo in un ospedale.
La condizione di senzatetto spesso produce un circolo vizioso. Senza numero di telefono, indirizzo permanente o un posto per cambiarsi e lavarsi, può essere molto difficile trovare e conservare un posto di lavoro. Il "marchio d'infamia" che circonda la condizione di senzatetto crea uno stereotipo che rende difficile risolvere il problema. Molte città promuovono leggi e decreti che vanificano ogni sforzo di aiutare i senzatetto semplicemente cercando di coprirli alla vista.
Secondo NCH eNLCHP le città più restrittive creano leggi apposta per i senzatetto: leggi che proibiscono di dormire all'aperto, di chiedere l'elemosina (la pena può essere il carcere) [15]
Arrestare un senzatetto per una di queste ragioni creerà un precedente penale,che renderà ancora più arduo trovare un lavoro
2007-03-05 07:36:25
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answer #1
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answered by niki[AJO'] 3
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In Italia si calcola che i clochard siano circa 17mila, si nutrono alle mense della Caritas e nei centri di assistenza; il loro livello di istruzione è medio-alto: è quanto appurato da una ricerca condotta dalla Commissione parlamentare di indagine sull'esclusione sociale. L'istruzione infatti non costituisce una protezione sufficiente contro i disastri esistenziali, come lo sfascio di una famiglia o la perdita del posto di lavoro. La Carta sociale europea (riveduta nel 1996), si propone di consentire a tutti l'accesso a un'abitazione dignitosa, eliminando progressivamente i senzatetto, ma la realtà è assai meno caritatevole del diritto scritto nelle leggi. A Vicenza e a Trieste sono state emanate dai sindaci ordinanze che regolano la presenza dei barboni cittadini. A Milano nel 2002 la Croce Rossa ha aperto un servizio medico a favore dei clochard.Ciao
2007-03-05 07:43:09
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answer #2
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answered by lella 6
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