L'amore platonico è comunemente pensato come amore scevro da ogni possibile sensualità, col solo fine spirituale. Per Platone invece non è da intendersi allo stesso modo, bensì come ATTEGGIAMENTO DELLA FIGURA DEL FILOSOFO nei confronti del sapere: egli non possiede il Sapere (e sa di non sapere, cfr. il povero Socrate!) e lo desidera, avendo i mezzi per raggiungerlo (l'Amore nasce da Penìa = povertà e Pòros = espediente; i filosofi hanno i mezzi per raggiungere il Sapere perchè il loro unico fine è quello di attuare il Bene). Nel Simposio, opera di Platone, Diotima e Socrate (affascinante Diotima, la sacerdotessa, nel superare il pensiero di Socrate) partono dal concetto : amore inteso come amore del bello. Ma che cosa è "bello"? Bello= buono. Quindi amore delle cose buone e conseguente desiderio che queste diventino proprie per essere felici (felicità intesa come fine ultimo e quindi non subordinato, cfr. Aristotele ne "L'etica Nicomachea", bellissima opera che sto leggendo e consiglio). Si arriva alla conclusione che l'amore è di possedere sempre il bene. L'attività che deriva dall'amore platonico è la procreazione spirituale, ovvero l'installare semi di sapienza nelle anime adatte ad accoglierli per far sì che in questo modo la filosofia si riproduca incessantemente. Vi è una sorta di procreazione spirituale anche nella concezione odierna di amore platonico: due persone si guardano negli occhi, non si conoscono ma si conoscono fin troppo bene dal momento che le loro vite scorrono negli occhi dell'uno e dell'altro... due persone sentono " l'aria che si respira" e sentono di avere tante cose in comune da trasmettersi...Questo succede, ma è una procreazione spirituale troppo bella alla quale è bello non saper rispondere.
2007-03-06 02:35:32
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answer #1
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answered by Elena, sturmunddrangmirabile 2
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In origine, l'amore platonico era l'amore omosessuale. Secondo Platone, infatti, tra uomo e donna era possibile solo un amore di tipo carnale; l'amore spirituale, nella sua accezione più nobile, era un'esclusiva dei rapporti uomo - uomo. Col tempo, l'espressione "amore platonico" è passata a indicare qualsiasi rapporto d'amore profondo ma privo della componente sessuale.
2007-03-05 01:33:15
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answer #2
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answered by Matteo T 2
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In parole povere
una gran fregatura: vedere, ma non toccare!
:-))
Ciao
2007-03-05 01:30:08
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answer #3
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answered by Fαѕт♠Е∂∂ιє 5
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una gran stronzata! praticamente l'amore ke può provare una suora...niente sesso...ke kifo!
2007-03-05 01:36:29
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answer #4
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answered by fatimjhara 3
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quello che nessuno vorrebbe fare :-)
2007-03-05 01:33:49
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answer #5
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answered by quadraio 5
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un amore non fisico.....credo sia terribile se ancora esiste....
2007-03-05 01:30:38
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answer #6
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answered by kiabaghina 3
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stare insieme, amarsi senza compiere atti sessuali
2007-03-05 01:30:13
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answer #7
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answered by Inolvidable 5
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L'amore platonico è inteso da Platone come lo strumento per trascendere dal mondo delle apparenze e capace di muovere verso la conoscenza assoluta e quindi di congiungersi alla divinità. L'argomento è molto vasto,io ho cercato di sintetizzarlo, in questa sede, con poche parole.
Sottolineo che non centra niente con un uomo e una donna che si guardano negli occhi e non trombano!! ma che centra l'amore platonico con queste stupidagini.
2007-03-06 05:34:28
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answer #8
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answered by orazio 3
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è un amore nn consumato....
ci si ama senza fare l'amore,
scusa la cacofonia!!
2007-03-05 02:31:09
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answer #9
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answered by Piccina♥ 6
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E' il massimo dell'amore, la sublimazione di un sentimento collegato in Spirito senza le contraddizioni della materia.
Mantraluce.
ti includo questa lirica di un anonimo.
Ho paura di sorridere
di piangere
ho paura della vita
di quel che ne sarà
di me,
di te,
e di noi, del nostro amore
ho paura di non rivedere
più i tuoi dolci occhi
ho paura di perderti
anche se mai ti ho avuto.
2007-03-05 01:58:22
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answer #10
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answered by Mantraluce 4
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Ahia......! Concetto complesso e controverso......
L'amore platonico cosiddetto in riferimento a Platone che nei suoi scritti definì l'amore ed i suoi stadi di evoluzione.
Erroneamente si definisce "platonico" l'amore "puro e scevro da ogni sensualità" , dico erroneamente in quanto l'amore di cui Platone scrisse era tutt'altro.....solo il primo stadio dell'innamoramento, quello che passa dallo sguardo, è "scevro da ogni sensualità"...gli altri, i successivi, un po meno!!
Diciamo che "l'amore platonico" è una libera licenza dei poeti stilnovisti, portati all'idealizzazione del bello e di conseguenza della grazia femminile e della donne in generale, relegata, secondo me, a divenire un soprammobile di cristallo da contemplare e da ammirare seppure in maniera gentile.
Pertanto, l'amore platonico (mi perdoni il sommo filosofo!) possiamo definirlo come il sentimento che si esprime attraverso la contemplazione della bella amata, al di sopra della materialità e del possesso, adorandola e omaggiandola della nostra vita indipendentemente dal suo assenso o in casi estremi dalla sua consapevolezza del nostro amore.
Spero di essere stato chiaro o almeno non noioso. CIAO!
P.s.: curiosità....perchè questa domanda?
2007-03-05 01:56:03
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answer #11
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answered by Sir Wingham 4
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