6 convinto che la cultura sia diffusa...? forse per i dati ufficiali, ma finchè ci saranno situazioni economiche disperate i ragazzi verranno mandati a lavorare in nero e la cultura non se la faranno. E ringrazieranno la mafia, perchè sono convinti che sia grazie a lei che lavorano, mentre è grazie a lei che rimarranno per tutta la vita in bilico tra precariato, sfruttamento e disoccupazione.
E' un circolo vizioso, perchè l'economia del sud è in gran parte in mano alle organizzazioni a delinquere.
C'è da sperare che le autorità competenti la smettano di arrestare il boss di turno (che tanto è come tagliare una testa all'idra, avete visto il sorrisino tranquillo di Provenzano mentre lo portavano nella volante...?) senza affondare il bisturi alla radice del problema. Ma per fare questo non devono aver paura di far scoppiare una nuova "mani pulite", non devono aver paura di mettersi contro gli incensurati incensurabili che siedono sulle alte poltrone.
Ma non è così facile, specie dopo un Berlusconi che ha dichiarato guerra alle magistrature e ha messo loro contro mezza italia per asservire la democrazia alla copertura di personaggi come Previti e Dell'Utri. Ora come ora se le toghe rosse (per il colore della veste, non certo per lo schieramento....) si mettessero nuovamente contro certi personaggi della politica italiana verrebbero subito tacciate di parzialità.
Patty, non è che sia una questione di cultura del sud, sembra un modo comodo per giustificarla ed archiviarla quando la si dovrebbe combattere. Non facciamo come Forza Italia, che 2/3 anni fa dichiarò che la mafia è un dato di fatto con il quale dobbiamo imparare a convivere... brrrr....
2007-03-04 20:18:57
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answer #1
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answered by Anonymous
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Vorrei rispondere prima a Patty e dirle che sbaglia quando dice che la mafia è una cultura del sud e, se vuole le potrò dire la mia opinione in merito dimostrando quanto invece sia attiva tra gli industriali del nord.
Detto questo, credo anche io che la mafia continua ad imperare perchè in certe zone, è l'unica fonte di lavoro certo e, con la certezza del salario, cosa che spesso con aziende consolidate del nord non esiste.
Infine la cosa più importante è l'assenza dello stato, a partire dalla scuola fino alle più alte cariche delle regioni, spesso colluse e a loro volta gestite (proprio gestite) da soggetti pieni di ombre ma protetti dai più grandi partiti politici, vedi Previti, Dell'Utri, Andreotti e tanti altri
2007-03-05 04:20:41
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answer #2
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answered by turbotir 2
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una cosa è certa: è più facile trovare lavoro grazie a loro che non grazie allo stato..
2007-03-05 04:06:33
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answer #3
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answered by Anonymous
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chi produce quelle maglie è mafioso stesso
2007-03-05 13:07:02
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answer #4
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answered by rossofuoco 1
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Una sola parola per risponderti...PAURA!
2007-03-05 04:08:47
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answer #5
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answered by Crow 2
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Questa delle magliette non la sapevo: è proprio vero che al peggio non c'è mai fine. Che vergogna.
2007-03-05 10:56:54
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answer #6
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answered by wirtak 3
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la mafia non riscuote consensi fra i giovani, ma la mafia continerà a esistere come i malviventi continuano ad esistere, certo se tutti avesasero un lavoro che li gratifichi di cero sarebbe quasi sconparsa ma questo e un sogno il lavoro che piaccia a tutti, quindi ci sà
2007-03-05 04:44:21
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answer #7
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answered by grazi1957 2
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A parte che è una specie di moda...la maglia griffata in modo particolare!
Il vero mafioso non metterebbe mai la maglietta...ti immagini?
I giovani del sud purtroppo devono mangiare anche loro...o lo Stato fa una politica mirata sul lavoro anche al sud o continueremo cosi!!!
2007-03-05 04:10:06
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answer #8
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answered by Fabio p 5
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...forse perchè lo stato fa schifo,e la mafia offre una sottospecie di "protezione" ai quartieri e alle famiglie...certo,la mafia uccide...ma in alvune realtà è un'alternativa ad un sociale che non esiste,forse.
2007-03-05 04:27:35
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answer #9
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answered by redstar 3
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A parte il fatto che la cultura che si sta diffondendo potrebbe non essere quella migliore per contrastare la mafia (vedi esempi pilitici e pubblica amministrazione).
Nulla si crea e nulla si distrugge, la speranza è che la mafia si trasformi, prima in un'associazione di gestione di traffici illeciti, ma sempre meno violenta e assassina. Poi, piano piano, potrebbe ritrovarsi a gestire tutte quelle attività che esisteranno sempre, ma che lo stato non può controllare, magari con regole che abbiano un minimo di intelligenza. Per fare un esempio. La droga (che io cancellerei dalla faccia del pianeta, ma purtroppo è impossibile) in un futuro non lontano potrebbe essere distribuita in modo controllato, da apposite strutture e fornita da industrie farmaceutiche.
Questa liberalizzazione, se fatta con intelligenza, comporterebbe meno rischi per chi si droga, meno violenza di questi ultimi e comunque più facilità nel controllo da parte delle forze dell'ordine, stessi guadagni per la mafia se a gestire queste strutture e queste case farmaceutiche, dietro falsi nomi, sono ancora loro. Unico svantaggio apparente: di sicuro riuscirebbero a deviare risorse pubbliche e per finanziare queste attività, ma calcolando che già un po' lo fanno, e che ci sarebbe un risparmio sui costi di lotta alla mafia e alla droga, non so davvero cosa augurarmi.
2007-03-05 04:23:36
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answer #10
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answered by uno che dice dice 4
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