hai perfettamente ragione se non conoscessimo davvero il dolore non potremmo apprezzare la felicita o addirittura riconoscerla
2007-03-04 11:07:24
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answer #1
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answered by Anonymous
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Ero la persona più cinica di questo mondo e guardando ad agosto il film "balla coi lupi" ero riuscito a criticarlo (un meraviglioso film del genere non si può criticare). non riusciva più ad emozionarmi niente...poi è arrivata una grande sofferenza:tumore al mediastino...parecche volte racconto la mia situazione alle domande a cui rispondo ma non lo faccio per avere la migliore risposta...voglio solo dire che adesso mi entusiasma una farfalla che vola un bambino che gioca una nuvola che rincorre il sole...e tra un vomito e l'altro ho rivisto "balla coi lupi" che mi ha fatto addirittura piangere...SOFFRIRE a volte salva l'uomo ed io sono stato salvato
2007-03-04 19:08:08
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answer #2
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answered by nicucciolo87 5
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concordo!!!non aggiungo altro hai gia detto tutto tu!!
2007-03-05 02:55:39
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answer #3
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answered by Anonymous
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Conoscend o il dolore si apprezzano molto di i più i momenti di felicità
2007-03-05 02:47:10
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answer #4
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answered by Pamybelt 7
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E' proprio così. E viceversa, il che è ancora più importante da capire: quando siamo sommersi dal dolore, dobbiamo cercare di ricordarci di tutta quella gioia che abbiamo conosciuto, o non potremmo nemmeno essere tanto abbattuti, tanto colpiti.
Pensaci un attimo: chi sopporta meglio le privazioni? Chi alle privazioni è abituato. Chi, invece, è abituato ai vantaggi, ai vizi, ad avere tutto con facilità, è molto più colpito anche dalle piccole privazioni.
Noi siamo felici quando riusciamo ad evitare il dolore, a starne lontani, ad ammortizzarlo. E ci addolora qualcosa che ci allontana dalla felicità, dalla serenità.
Chi, in vita sua, ha molto sofferto, sa apprezzare molto più di altri anche le piccole cose.
Gioia e dolore, bianco e nero, materia ed antimateria, sì e no: tutto l'universo è così.
Per noi esseri umani si chiama VITA, ed è bellissima.
Buone cose, e a presto.
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2007-03-04 19:39:10
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answer #5
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answered by Ariel 6
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Hai, senza saperlo, citato un brano del libro Il Profeta, di Kahlil Gibran, che invito tutti a leggere.
Narra di un anziano saggio che decide di partire alla volta del suo paese natale, lasciando il luogo dove aveva soggiornato negli ultimi dodici anni.
La comunità, prima che egli vada via, lo saluta e gli pone alcune domande... quanto segue è la risposta per quanto riguarda la gioia ed il dolore..
Allora una donna disse: Parlaci della Gioia e del Dolore.
Ed egli rispose:
La vostra gioia è il vostro dolore senza maschera.
E quello stesso pozzo che fa scaturire il vostro riso fu più volte
colmato dalle lacrime vostre.
Come potrebb'essere altrimenti?
Più a fondo vi scava il dolore, più gioia potete contenere.
La coppa in cui versate il vostro vino non è la stessa coppa cotta
nel forno del vasaio?
E il liuto che addolcisce il vostro spirito non è lo stesso legno
intagliato dal coltello?
Quando siete felici, se scruterete il vostro cuore, troverete che è
ciò che vi ha fatto soffrire a darvi ora la gioia,
E quando siete afflitti, guardate ancora nel cuore, e scoprirete che state piangendo solo per ciò che vi ha reso felici.. . . . .
Alcuni di voi dicono, "La gioia è più grande del dolore" e altri dicono, "No, il dolore è più grande".
Ma io dico a voi che sono inseparabili.
Essi giungono insieme, e quando l'una siede a tavola con voi,
ricordate che l'altro dorme nel vostro letto.
In realtà, oscillate tra il dolore e la gioia come i piatti d'una bilancia.
Solo se vuoti, state fermi e in equilibrio.
E quando il tesoriere vi alzerà per pesare il suo oro e il suo
argento, allora la gioia o il dolore dovranno per forza sollevarsi o
cadere.
Una rapida ricerca ed ecco il link al libro intero:
http://www.sabinaoggioni.it/Profeta/index.htm
oppure PDF scaricabile: http://tinyurl.com/2aasd9 in italiano ed inglese (versione originale)
Insomma, per dirla con Gibran, "per arrivare all'alba, non c'è altra via che la notte"
2007-03-04 19:27:46
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answer #6
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answered by Maurizio / new 6
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concordo, la felicità si trova solo dopo lunghi e dolorosi periodi di buio totale, una volta ke ne sei uscito allora si ke potri dire: sn felice, quella di tutti i giorni non è felicità come spesso crediamo ma talvolta è una maschera x coprire cio ke si ha veramanete dentro: tristezza, voglia di piangere, voglia di mandare tutto e tutti a fanc***..., quindi secondo me se non ci fosse il dolore non ci sarebbe nemmeno la felicità, x me è così
2007-03-04 19:10:35
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answer #7
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answered by peppe 3
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Secondo me si potrebbe provare la felicità anche senza aver mai provato il dolore. Ma il fatto di aver conosciuto il dolore ci fa provare felicità anche per cose piccole che altrimenti ci sarebbero sembrate insignificanti. Io ho provato la felicità varie volte. Ma solo dopo un dolore enorme ho cominciato a provare felicità anche per le cose più piccole. In alcuni casi è come se il dolore amplificasse le possibilità di provare gioia..
2007-03-05 05:02:28
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answer #8
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answered by Arwen! 1
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sicura?? hai mai sofferto davvero, di quel dolore che ti toglie il fiato tanto male ti fa, svegliandoti la mattina e cercando il modo più indolore e rapido per farla finita, vivendo la giornata solo perchè costretta, ma sapendo che tutto quello che fai è inutile, non importa se va bene o male,ma la fai andare e basta. appoggiando la sera la testa sul cuscino sperando di non svegliarti più perchè sei stanca di stare male, di soffrire, di provare quel dolore lancinante che nemmeno più le lacrime placano il tuo sfogo di dolore. Soffrire, il dolore, la sofferenza e la sconfitta non sono il traguardo della felicità, e non è vero che l'apprezzi di più, anzi ti chiedi se davvero esiste, se ne sei degno e se ne puoi fare parte, e a volte anche se l'hai raggiunta, hai sofferto così tanto che nemmeno te ne rendi conto di averla raggiunta.
2007-03-05 04:42:39
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answer #9
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answered by Arwen 3
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sono assolutamente d' accordo con te cara!
2007-03-05 04:13:19
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answer #10
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answered by ANGELICA 2000 3
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