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ho un suo dipinto quando ancora dipingeva e non si era ancora dedicato ai mini libri......qualcuno ne puo' conoscere il valore??
ciao e grazie.

2007-03-04 07:59:44 · 2 risposte · inviata da caracas232 1 in Arte e cultura Arti visive Pittura

2 risposte

Il suo nome è Ettore Sobrero, torinese ormai “milanesizzato”, classe 1924. Amico di Italo Calvino, di Marcello Dudovich, ex-collezionista di manifesti pubblicitari d’epoca e tuttora collezionista di tanti altri lacerti d’universo, Sobrero inizia come pittore, pittore informale, fino a quando un bel giorno, trovandosi tra le mani alcuni micro ingredienti rastrellati in giro per i mercatini di tutto il mondo e una cassetta Bodoni (quella dove i tipografi tenevano i caratteri in piombo), decide di allestirli in una composizione organica. Nasce così la prima minilibreria.

Folgorato sulla via di Damasco, Sobrero depone i pennelli e si butta a capofitto e con immediato successo di pubblico, in questa nuova attività che dietro l’apparente ripetitività cela ogni volta il gusto della variazione e della scommessa, la scommessa di realizzare minilibrerie su commissione e quindi su temi decisi dal committente, dovendo così trovare oggetti e inventare libri adatti a quella particolare situazione – solo una volta la scommessa è andata perduta, quando gli fu commissionata una libreria sui briganti “mi fu impossibile trovare i briganti in miniatura” ammette sorridendo Sobrero).

Ogni composizione riassume quindi un tema, ne offre una chiave di lettura, ne sintetizza una visione particolare; nascono così la Libreria Victor Hugo, la Biblioteca dell’amata, lo Scrittoio del ventaglio, l’Armadio musicale, la Libreria dei battipanni, la Libreria Giuseppe Verdi, la Vetrina della polvere, la Libreria del soldatino… e potremmo continuare per altri centinaia di titoli, molti dei quali già lasciano intravedere una personalissima, ironica e disincantata visione delle cose.

Sobrero fa realizzare da artigiani i libri e i piccoli mobili destinati a raccoglierli, ne definisce dimensioni e legature; scova nelle sue peregrinazioni per il mondo oggetti da collocare sugli scaffali: il suo rimane quindi un lavoro prima di tutto mentale, concettuale (da pittore informale ad artista concettuale?), quello che gli interessa e lo diverte oggi come il primo giorno è la ricostruzione di un clima, di un contesto aderente al tema scelto, la definizione degli spazi, il posizionamento dei libri, il piacere dell’accostamento, la ri-creazione di un nuovo ordine, il suo.

Chi è dunque Ettore Sobrero, al di là del mero dato anagrafico? Glielo abbiamo domandato ma la risposta non poteva che essere evasiva, ironica, piena di leggerezza, la stessa con cui guarda al mondo e si diverte a descriverlo da tante angolature, offrendo ogni volta accostamenti dove il caso è studiato e meditato e il caos in qualche modo governato.

Ecco, ci viene da pensare a Sobrero come a un domatore del caos, a un filosofo minimalista che nella fantastica e tuttavia rispettosa manipolazione di oggetti sempre uguali e sempre diversi, i minilibri appunto, offre istantanee di storia o, se si preferisce, suggestivi e fantastici brandelli di memoria.

2007-03-04 19:03:00 · answer #1 · answered by blu_sex 6 · 0 0

ettore sobrero è ancora vivo e lavora attivamente. riguardo al valore dei suoi dipinti, però, non saprei dirti...prova a consultare un catalogo di qualche casa d'aste. ciao!

2007-03-04 08:30:58 · answer #2 · answered by fata 4 · 0 0

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