Devi vedere se è predisposizione della famiglia, per dirti ,mia nonna materna le ha e tutte le sorelle di mia madre chi più chi meno ce le ha,anche mia madre per fortuna solo una dietro...io ne ho appena una all'interno del polpaccio ma non è visibile facilmente,solo io,x evitare che crescesse(vedendo anche la predisposizione della famiglia,e considerando pure che poi in gravidanza si aggrava notevolmente),sono andata dal medico che mi ha prescritto una pomata che dovrei mettere tutte le mattine prima di alzarmi dal letto,in pratica mia madre dovrebbe portarmela a letto la mattina,e siccome è un pò scomodo l'ho fatto solo x un periodo di tempo(poi sta in frigo quindi è gelida!),poi xò il medico mi ha innanzitutto consigliato di fare tanto sport xkè fa bene(non chiedermi la motivazione medica,ma posso dire che una delle sorelle di mia madre,che ha fatto sport agonistico fino all'età di 30 anni è quella che sta meglio),fare attenzione con le cerette e in generale con le fonti di calore(tipo stufa)e come alimentazione via libera ai mirtilli(anche in forma di capsule,ne esistono apposite)xkè rinforza le pareti delle vene...
poi in casi molto gravi c'è anche l'operazione,ma forse più che x motivi estetici viene fatta x motivi di salute xkè può portare molti fastidi.ciao!
2007-03-03 21:17:08
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answer #1
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answered by MicT 6
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Come Evitare La Comparsa Di Vene Varicose
Impedire la comparsa di vene varicose non è un compito facile, ma c'è molto da fare per evitarle, alleviare il dolore e il disagio che provocano.
Evitare Restare Seduti o In Piedi Per Lunghi Periodi Di Tempo
Se il vostro lavoro, professione o attività della vita quotidiana richiede che rimarrete in piedi per molte ore, l'ideale è provare a spostarsi il più possibile o cambiare il peso da un piede all'altro.
Evitare di mantenere le gambe incrociate. Tenere le ginocchia ferme, flettere i muscoli del polpaccio e ruotare i giunti della caviglia.
Si dovrebbero prendere le stesse misure se vi sedete per lunghi periodi di tempo. Nel caso di lavoro in un ufficio, l'ideale è che ogni volta che si possa, prendere un piccolo break, alzarsi e camminare.
Quando si torna alla scrivanìa evitare mettere le gambe incrociate perché ciò impedisce il corretto movimento. Invece, provare a flettere i muscoli del polpaccio portando le gambe dall'alto verso il basso. Ciò contribuirà ad un movimento corretto.
2015-08-21 14:23:06
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answer #2
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answered by Mariana 3
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vene varicose o varici non sono altro che il risultato, apprezzabile in superficie, dell'inefficienza del circolo venoso profondo. Ne soffrono, soprattutto le donne, in misura 3-4 volte superiore agli uomini, e per colpa dei soliti ormoni. Comunque, anche negli uomini i problemi circolatori venosi sono in aumento, specie nei paesi occidentali, dove giocano a favore le scorrette abitudini di vita.
In particolare, le varici sono vene superficiali molto dilatate, nelle quali il sangue scorre a fatica, anzi ristagna. Col passare del tempo poi, possono ingrossarsi tanto da presentarsi come rilievi della cute delle gambe o delle cosce, a formare dei tortuosi rigonfiamenti. Nella maggior parte dei casi, sono due le vene superficiali che vengono interessate da varici: la grande safena che corre lungo la faccia interna della gamba e della coscia, e la piccola safena che sale posteriormente lungo il polpaccio fino al cavo del ginocchio. Tra l'altro se all'inizio, le varici si presentano come sottili strisce bluastre, col tempo, da piccole strisce appena pronunciate, si ingrossano fino a sembrare dei veri e propri cordoni nodosi. E allora la faccenda si complica e si accompagna con una bella serie di fastidi. Si può andare dalla semplice sensazione di pesantezza delle gambe (la sera dopo lunga permanenza in piedi), ai crampi e formicolii durante il sonno, al gonfiore delle caviglie. Senza contare tutte le forme aggravate e più comuni nelle persone anziane, nei cardiopatici cronici e nei diabetici. In tutte queste situazioni, la circolazione periferica può essere molto scarsa fino ad arrivare alla stasi cronica e le varici più sfiancate si possono persino rompere all'interno creando macchie bluastre sulla superficie della cute. Quando poi la cute si assottiglia la varice si apre all'esterno in forma di ulcera varicosa che spesso stenta a chiudersi.
Oltre alle condizioni patologiche già citate esistono poi fattori di rischio o predisponenti come: la familiarità, l'età, il sesso femminile, la sedentarietà per giunta tutti concorrenti con l'eccesso di peso. E che dire, degli ormoni estrogeni e progestinici, della gravidanza, dei cicli mestruali nonché dell'uso troppo precoce della pillola anticoncezionale. Vi sono poi professioni a rischio, ossia tutte quelle che richiedono una lunga permanenza giornaliera in pedi. E, infine, sia nei maschi sia nelle femmine, un rischio aggiuntivo, è rappresentato dai traumi ripetuti degli arti inferiori specie se richiedono interventi chirurgici ortopedici complessi e lunghi periodi d'immobilità.
e vene varicose o varici non sono altro che il risultato, apprezzabile in superficie, dell'inefficienza del circolo venoso profondo. Ne soffrono, soprattutto le donne, in misura 3-4 volte superiore agli uomini, e per colpa dei soliti ormoni. Comunque, anche negli uomini i problemi circolatori venosi sono in aumento, specie nei paesi occidentali, dove giocano a favore le scorrette abitudini di vita.
In particolare, le varici sono vene superficiali molto dilatate, nelle quali il sangue scorre a fatica, anzi ristagna. Col passare del tempo poi, possono ingrossarsi tanto da presentarsi come rilievi della cute delle gambe o delle cosce, a formare dei tortuosi rigonfiamenti. Nella maggior parte dei casi, sono due le vene superficiali che vengono interessate da varici: la grande safena che corre lungo la faccia interna della gamba e della coscia, e la piccola safena che sale posteriormente lungo il polpaccio fino al cavo del ginocchio. Tra l'altro se all'inizio, le varici si presentano come sottili strisce bluastre, col tempo, da piccole strisce appena pronunciate, si ingrossano fino a sembrare dei veri e propri cordoni nodosi. E allora la faccenda si complica e si accompagna con una bella serie di fastidi. Si può andare dalla semplice sensazione di pesantezza delle gambe (la sera dopo lunga permanenza in piedi), ai crampi e formicolii durante il sonno, al gonfiore delle caviglie. Senza contare tutte le forme aggravate e più comuni nelle persone anziane, nei cardiopatici cronici e nei diabetici. In tutte queste situazioni, la circolazione periferica può essere molto scarsa fino ad arrivare alla stasi cronica e le varici più sfiancate si possono persino rompere all'interno creando macchie bluastre sulla superficie della cute. Quando poi la cute si assottiglia la varice si apre all'esterno in forma di ulcera varicosa che spesso stenta a chiudersi.
Oltre alle condizioni patologiche già citate esistono poi fattori di rischio o predisponenti come: la familiarità, l'età, il sesso femminile, la sedentarietà per giunta tutti concorrenti con l'eccesso di peso. E che dire, degli ormoni estrogeni e progestinici, della gravidanza, dei cicli mestruali nonché dell'uso troppo precoce della pillola anticoncezionale. Vi sono poi professioni a rischio, ossia tutte quelle che richiedono una lunga permanenza giornaliera in pedi. E, infine, sia nei maschi sia nelle femmine, un rischio aggiuntivo, è rappresentato dai traumi ripetuti degli arti inferiori specie se richiedono interventi chirurgici ortopedici complessi e lunghi periodi d'immobilità.
vai dal dottore
2007-03-03 20:56:28
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answer #6
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answered by bloody angel 5
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