Commento: Autentico capolavoro del teatro barocco, l'opera mette in scena il conflitto tra libertà e destino, vita e sogno (un sogno presunto, insinuato da altri), verità e ingannevole apparenza. "Sogno" infatti non è emblema solo d'una condizione sfuggente e precaria, ma anche d'uno strato di finzione e di menzogna, di paralisi parziale della volontà, di un'angoscia esistenziale - «il delitto d'esser nato» - che consiste nel non poter imporre agli altri il proprio essere e il proprio esistere.
Ciao
2007-03-03 20:38:11
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answer #1
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answered by lella 6
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Un principe nato e vissutoin catene e un Re padre mistificatore e tiranno sono al centro del dramma di Calderon de la Barca. L'uno consegue la libertà con la ragione, l'altro riscatta se stesso nell'identificazione estrema della propria natura con quella del figlio. Dal fondo di una prigione sperduta fra le montagne, tiranneggiato fin dalla nascita dal padre che studiando le stelle ha previsto nel destino del figlio la rovina sua e del suo regno, Sigismondo-il principe-non può che paragonarsi alla natura, la sola cosa con cui è a contatto. Poichè è prigioniero, non può che rimpiangere; il giorno in cui sarà libero, non potrà che uccidere.
Il dramma qual'è dunque? Chi convince i padri di essere in possesso del "bene"? Calderon si chiede: Chi educa gli educatori stessi al diritto della verità?
Questo deve chiedersi anche Basilio quando, per un ultimo scrupolo, ormai vecchio e cadente, prima di abdicare è tentato di mettere alla prova il figlio temuto cedendogli, nella simulazione di un SOGNO, il trono che gli spetta di diritto. E a Sigismondo, narcotizzato e trasportato alla reggia, tocca lo stupore tragico di chi apre gli occhi, all'improvviso, sul rovescio della propria vita. Adattarsi sarebbe facile, se qualcuno non gli dicesse che quello che ottiene gli è stato finora sottratto e che per di più si pretende di farglielo guadagnare mettendolo alla prova. L'ira è legittima, l'omicidio rispettabile, quando chi sa di possedere una grazia è offeso dalla richiesta di un merito; e chi aspetta un bene gratuitamente perchè lo ha in sè, nella propria natura, ha tutti i diritti di uccidere chi, per riconoscergli quel bene, gli impone di meritarselo. Dunque il giovane non appena si sveglia a palazzo per prima cosa afferra un nobile e lo butta dalla finestra. Poi maltratta ministri, , insulta parenti, seduce dame, minaccia il re e dopo aver sparso il terrore a corte, per effetto di un 2° narcotico, dal sogno simulato si ridesta in prigione. E qui la parabola della disobbedienza punita si conclude, e sopravviene l'imprevisto. Basilio-il re-, che si era rivolto ai sudditi per ottenere la loro complicità nel finto sogno di Sigismondo, è di colpo sopraffatto dagli eventi. Illustrando alla corte i pericoli che Sigismondo poteva rappresentare per il regno, le sue aprole hanno assunto un significato solo in rapporto all'interesse personale e alla difesa del potere.
Ma ecco che il popolo, che i sostenitori di Basilio chiamano " mostro cieco e scatenato" sfugge di mano al re e identificandosi col mostro figlio, lo libera in nome della legittimità, si schiera con lui durante la rivoluzione e determina la vittoria finale...e paradossale è la decisione finale di Sigismondo di non uccidere il padre. Per Calderon l'indagine sulla condizione umana avviene qui solo nell'ambito della natura, dove l'uomo è fine a se stesso, nella sua contraddizione, e qualunque mezzo adoperi per darsi una spiegazione della propria esistenza, se è un mezzo razionale, si rivolgerà inevitabilmente contro di lui. Il Principe-mostro, ormai sveglio dal sogno, diventa consapevoledella propria duplicità, sogno e realtà, cioè ogni sogno può esserel'inizio di un risveglio e ogni risveglio l'inizio di un sogno e la sola cosa conveniente è agire bene, perchè il bene anche in sogno non si perde.
2007-03-03 06:55:45
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answer #2
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answered by elena m 4
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E' un testo teatrale molto breve, fai prima a leggerlo. Se poi vuoi approfondire c'è l'introduzione (io ho l'edizione Einaudi), oppure cerca qualche commento su internet o qualche saggio in biblioteca. Ne vale la pena! CIAO
2007-03-04 10:38:51
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answer #3
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answered by Miss Kubelik 6
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Diggia ti hanno inviato un bel riassunto, ma se e tradotta cerca di leggere quest opera perche e magnifica.
Io ho tentato di tradurre alcuni brani
"Raccontano di un saggio che un giorno,
cosi povero e misero si trovava,
che solo si sustentava di quelche erba che raccoglieva.
"ci sara un altro, " tra se e se diceva, cosi povero e triste come me?
e quando lo sguardo volto, trovo la risposta,
vedendo che c era un altro saggio rccogliendo
l erbe che lui rifiuto.
Dolente della mia vita, io in questo mondo vivevo,
e quando mi domandavo "ci sara persona alcuna di sorte cosi nera ?
Pietoso mi hai risposto perche vedo che le mie sciagure per farle
la tua gioia,
le avresti raccolto"
spero tu abbia capito e ti serva per attirarti alla lettura di questo libro
2007-03-03 18:03:03
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answer #4
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answered by lilimilano241 3
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