I periodi vanno da 4 a 5 mesi cambio permettendo!!!!
Tranne che in alcuni casi non ti obbliga nessuno ad andare!!!
Sei sempre libero di non andarci!!! xò??? forse dovresti optare x un altro mestiere
2007-03-03 00:31:48
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answer #1
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answered by IL Rompiscatole 6
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essere volontario implica un oblico ad andare in missione per aumentare i punteggi per passare effettivi..comunque per problemi famigliari puoi anche rifiutare,questo cmq verra segnalato.
le missioni sono pagate,ma io ho visto persone saltare in aria.quindi parlate solo se sapete come funziona grazie
2007-03-05 11:32:53
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answer #2
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answered by bove1985 2
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Allora cerchiamo di fare un po' di chiarezza:
1. All'estero non è scontato che tutti i militari ci vadano, c'è anche chi non si muove mai dall'Italia per tutta la sua carriera (e questa è un'ingiustizia: sacrifici e benefici devono essere equamente distribuiti)
2. La durata delle dislocazioni va da 4 a 6 mesi a seconda della missione, della zona e della categoria del militare.
3.Ovviamente se lo Stato Maggiore dispone l'invio del militare in missione all'estero, questi è obbligato a rispettare l'ordine pena il reato militare di disobbedienza e diserzione. Può evitare la partenza solo dimostrando di essere affetto da malattia e quindi essere messo in convalescenza. Sottolineo che (almeno in teoria) il militare è IDONEO INCONDIZIONATAMENTE AL SERVIZIO oppure NON IDONEO AL SERVIZIO; non esistono situazioni intermedie (es idoneo ad impieghi d'ufficio). Comunque prima di partire per l'estero il militare è sottoposto a visite mediche ed a profilassi vaccinale. In alcuni casi (ma la decisione è sempre dello Stato Maggiore su indicazione degli ospedali militari) il militare non viene inviato in missione all'estero per motivi di salute rischiando però anche di dover lasciare il reparto e di essere financo posto in congedo (naturalmente con tutte le garanzie previste per il cittadino lavoratore).
Nonostante la complessità della materia, spero di essere stato esaustivo e chiaro.
2007-03-03 16:06:30
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answer #3
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answered by Anonymous
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E' ora di smetterla di pensare all' Esercito come ad una tetta a cui attaccarsi per nutrirsi gratis ! Se un militare non vuole andare in missione , che si cerchi un altro lavoro . Io sono dell'avviso che le missioni all'estero non siano neanche troppo costituzionali , ( ma questo è un altro discorso ) comunque l'esercito serve per fare la guerra , non per chissà quali baggianate propagandistiche e la guerra non andrebbe mai fatta ma , se viene fatta va assolutamente vinta ! Se pensi che fare missioni oltremare sia rischioso , pensa ai muratori che lavorano regolarmente su ponteggi non ancorati all'edificio , pensa agli autotrasportatori sottoposti a turni di lavoro eccessivi , pensa a tutti quei lavoratori che perdono la vita per mille euro al mese .....Un militare in missione perlomeno è un lavoratore a cui viene indennizzato il rischio che corre ...
2007-03-03 09:03:28
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answer #4
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answered by almagutt 4
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Mio fratello è ufficiale di Marina. Mi ha detto, che si parte per le missioni all'estero, solo con forti raccomandazioni, dato che la paga è altissima, e il rischio veramente minimo. Però, una volta che si è fatta la domanda per partire, non ci si può tirare indietro senza un validissimo motivo.
2007-03-03 08:51:47
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answer #5
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answered by Anonymous
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In missione partono solamente le persone che se la sentono, percè portare gente psicologicamente non pronta in un teatro operativo quale quello dell'Afganistan è rischioso sotto tutti i punti di vista.
Cmq se non si parte per seri problemi, che possono essere sia fisici che familiare, può anche starci, ma non partire col proprio reggimento per paura o chissà quale futile scusa è meglio sicuramente cambiar mestiere!
2007-03-03 08:47:08
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answer #6
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answered by Anonymous
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non so che dirti.
non sono militare ma credo che essere volontario implichi anche il fare missioni all'estero.
sono fiero del nostro esercito!
2007-03-03 08:34:40
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answer #7
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answered by rikrik 6
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Le missioni sono pagatissime per cui ce n'è una forte richiesta come volontariato, fermo restando che ormai la leva non c'è più e se un reparto deve partire parte, non è un optional. Il rischio c'è come si rischia a fare il poliziotto, non è che un poliziotto può rifiutarsi di andare in missioni pericolose. In quanto all'utilità, rendetevi conto che dietro questi aiuti ci sono le commesse di costruzione e ricostruzione nei paesi esteri. Niente soldati niente commesse per le nostre fabbriche, è un fatto economico, per questo l'Italia cerca di partecipare. Anche gli aiuti umanitari sono fondati su questo. Smettiamola di sognare e guardiamo la realtà. Tante fabbriche italiane si sono risanate con le commesse estere. Così come l'America consente all'Italia esportazioni maggiorate se gli facciamo mettere le basi. Si può accettare o rifiutare tutto questo, ma sapendo quel che si rinuncia, e cioè tanti posti di lavoro. Prodi aveva accettato per questo, non perchè sia filoamericano.
2007-03-05 05:28:42
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answer #8
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answered by Anonymous
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Non andare e' facile ; vista la paga e' per andare che ti serve la raccomandazione .
2007-03-04 09:46:38
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answer #9
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answered by Marxx 6
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Se un reparto va devono andare tutti i componenti, mica pretenderai che si mettono a fare le votazioni!
Premesso questo non capisco che andiamo a fare.
2007-03-03 08:32:11
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answer #10
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answered by Franco N 6
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