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grazie mille siete degli amici

2007-03-03 00:07:56 · 2 risposte · inviata da Anonymous in Arte e cultura Libri ed autori

2 risposte

Lavandare è un madrigale inserito nella terza edizione di Myricae (1894) e rappresenta un quadretto di vita rustica, costruito attraverso le percezioni di un anonimo osservatore: nella prima terzina abbiamo la sensazione visiva (i colori del campo) impregnata di un senso malinconico di abbandono (l'aratro "dimenticato") e interrotta dalle voci delle lavandaie (sensazioni uditive rese vivaci dalla presenza di onomatopee: vedi "sciabordare", "tonfi"); il canto delle lavandaie (" il vento soffia e nevica la frasca, e tu non torni ancora ....") chiude circolarmente la struttura tematica della poesia col ritorno all'immagine dell'aratro abbandonato.

Livello lessicale- sintattico:
Sintassi semplice e lineare
Lessico farcito di espressioni popolareggianti

2007-03-03 00:45:51 · answer #1 · answered by Mouchette 2 · 1 0

Commento: Lo scenario è la campagna autunnale con i suoi tristi colori e con gli echi della fatica umana:su tale scenario il poeta proietta il suo stato d'animo,smarrito e malinconico. Gli oggetti quotidiani si caricano di significati particolari:l'immagine dell'aratro in mezzo al campo,immagine con cui si apre e si chiude la lirica,diviene simbolo di abbandono e di tristezza. C'è nella poesia un senso di desolazione con cui il poeta esprime la pena del proprio cuore.Ciao

2007-03-03 09:54:00 · answer #2 · answered by lella 6 · 4 1

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