La comunicazione di ieri oggi e domani. Un tema di attualità visto che la comunicazione sta attrversando una crisi spaventosa in funzioni di maniacali accessori tecnologici.
2007-03-02 04:10:46
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answer #1
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answered by Anonymous
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prendi spunto da fatti di attualità e sviluppa delle riflessioni. magari qualcosa che riguarda proprio la scuola (i maltrattamenti degli insegnanti verso gli studenti - occhio, però, a come ne parli, dato che sarà un insegnante a correggerlo - oppure il fenomeno del bullismo). credo che un insegnante possa apprezzare il fatto che riflettiate sulle dinamiche scolastico-adolescenziali...
2007-03-02 04:57:20
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answer #2
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answered by camilla2005 2
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ecco un saggio breve sul suicidio.... è già svolto....
Il suicidio è l’azione di darsi la morte assumendo così quei contorni cupi e angosciosi che implicano un rapporto profondo se pur conflittuale con la vita che sfocia nella morte. Questa azione è presente da sempre nella società e nella mitologia antica. Nell’Egitto veniva “concesso” di suicidarsi al colpevole di alto rango che così sfuggiva ad una morte ignominiosa, la Regina Cleopatra, per esempio, si sottrae alla prigionia presso Ottaviano compiendo un suicidio rituale: facendosi mordere dall’aspide sacro, tramite divino, divinizza la sua persona ascendendo al Pantheon egiziano. La Grecia antica aveva un atteggiamento di repulsione nei confronti dei suicidi; il cadavere infatti veniva privato della mano destra e sepolta altrove, mentre il corpo veniva tumulato fuori dalle mura della polis. La Bibbia nel Vecchio Testamento non da alcuna condanna del suicidio mentre condanna l’omicidio in Caino ed il sacrificio umano seppur involontario di Jefte e riporta quattro suicidi: Saul e il suo scudiero, Sansone, Abimeloch e Achitofel. Sarà soltanto dopo il IV secolo d.C. che la Chiesa condannerà il suicidio poiché la necessità di reagire agli eccessi di coloro che cercano il martirio costringeranno S. Agostino e successivamente gli altri Vescovi cristiani a considerare il suicidio come crimine in sé in quanto contrario al divieto divino di non uccidere: anzi chi si uccide è uccisore di sé stesso e negatore del dono di Dio. Nel mondo laico troviamo in alcuni individui l’atteggiamento rivoluzionario favorevole al suicidio e ad altre espressione autolesive, l’esaltazione della volontà umana e anche della “libera morte, che viene a me, perché io voglio”, secondo un’espressione di Friedrich Nietzsche in “Così parlo Zarathustra”. Dal punto di vista giuridico la nostra legge attuale si limita a punire l’istigazione o l’aiuto al suicidio con la reclusione da uno a cinque anni, sempre che dal tentativo di suicidio derivi una lesione personale grave o gravissima. Il suicidio resta comunque una realtà ancora oggi attuale che si deve combattere, una malinconia nei confronti della vita che non colpisce soltanto uomini comuni ma anche persone dalla carismatica personalità come Virginia Wolf, Vincent Van Gogh e Kurt Cobain. Qualunque sia la nostre opinione sul suicidio penso che si debba porgere l’orecchio alle mute grida dell’oppresso, del malinconico e di chi non ha più le forze di andare avanti e di non lasciare che queste voci muoiano insieme al corpo perché il suicidio non è il desiderio di darsi la morte bensì il disperato desiderio di un’altra vita
2007-03-02 04:16:30
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answer #3
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answered by ♫NUTELLA@♥ 4
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un qualunque argomento di attualità...da quello che succede nelle scuole agli ultimi sviluppi politici del nostro paese!buon lavoro prendi le informazioni e gli spunti da un quotidiano
2007-03-02 04:08:25
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answer #4
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answered by ♥dark-angel♥(இலங்கை) 6
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Mah.... Alla mia scuola l'argomento te lo danno loro....
2007-03-02 04:05:56
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answer #5
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answered by Anonymous
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