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Accorciare i processi?
Garantire le pene?
Cos'altro.
E noi cosa possiamo fare?

2007-02-27 02:40:49 · 15 risposte · inviata da BluAzzurro 3 in Politica e governo Forze dell'ordine

15 risposte

i mezzi ci sono, sono i magistrati che nonostante prove ecc lasciano i delinquenti a piede libero e i poliziotti sfaticano per niente, poi li pagano come i carrettieri e non mi meraviglio se chiami il 113 arrivano con 10 minuti di ritardo, ma chi glielo fa fare di mettere a rischio la propria vita se poi la magistratura va disfacendo tutto?

2007-03-01 09:38:23 · answer #1 · answered by Anonymous · 1 1

secondo me basterebbe applicare le leggi che ci sono con rigore
per risolvere gran parte dei problemi.

2007-02-27 11:36:50 · answer #2 · answered by leonenero1959 3 · 3 0

Io ho delle proposte serie per il mio paese:

- Ritorno in pompa magna delle Corporazioni di memoria feudale
-Uso del manganello e dell'olio di ricino per i poliziotti(e perchè no del pugnale.Che era l'arma preferita dai fascisti)
-Camionette di squadristi pronti a fare qualche spedizione punitiva ogni tanto verso i centrisociali,luogo di terrore e morte,dove circolano personaggi cattivissimi,come il Babau e L'Uomo Nero.Anche se non hanno commesso alcun reato,così tanto per fare.
-Un paio di incendi alle sezioni dell'Anpi,della CGIL e del manifesto,giusto per fargli capire chi comanda
-Confino,pardon,"vacanza" in cittadelle sperdute sui monti per gli oppositori politici.Da Rutelli a Caruso
-Militarizzazione delle città con facoltà di sparare sulla folla,in caso di manifestazione con i cannoni,come il generale Bava Beccaris

Sono certo che i vari pensieropoco,alfa-alfa e Ssoviet saranno d'accordo ;)

2007-02-27 12:51:48 · answer #3 · answered by Anonymous · 2 1

Alle Forze dell'Ordine mancano le strutture,i mezzi armi adeguate,non possono più competere con la malavita organizzata. Essergli vicini almeno con la solidarietà.

2007-03-06 17:16:39 · answer #4 · answered by PisentiAJO'!!! 6 · 0 0

Dopo l'uccisione di due poliziotti l'altro anno a Verona, c'è stato un generale sconcerto su come mai non indossasero il giubotto antiproiettile,tra l'altro in dotazione negli altri paesi. Quindi vane promesse da parte dei nostri cari politici per dotare al più presto le nostre forze dell'ordine di giubotti da portare sotto alla divisa. Passata la notizia tutto è rimasto come prima, se vuoi un giubotto te lo devi comprare alla modica cifra di Euro 600 (quello più economico).

2007-03-06 12:16:46 · answer #5 · answered by Anonymous · 0 0

maggiore rigore e selezione per entrare nelle forze di polizia ! eliminazione degli imboscati e raccomandati di ferro nelle questure e nei commissariati ,e del personale in perenne malattia o nascosto in migliaia di inutili uffici amministrativi ,via in strada a fare posti di blocco e controlli continui durante tutto l'orario di servizio , maggior rigore e carceri normali e niente sconti di pena x chi si macchia di reati indossando una divisa !

2007-03-06 11:58:50 · answer #6 · answered by claudioneg 5 · 0 0

le forze dell' ordine hanno paura e nn li guardano nemmeno i delinquenti

2007-03-03 09:49:14 · answer #7 · answered by marius438 5 · 1 1

Ti rispondo con un articolo letto oggi 3 marzo 07 sul corriere. INCREDIBILE, non ci avevano detto nulla e nemmeno appare ancora la notizia scandalosa ovunque, come sarebbe giusto!

Passeggeri depredati. Lettera al ministro Amato: rischioso lavorare Treni per il Sud, rapinatori all’assalto Colpiti i convogli che partono da Milano. Gli addetti alla sicurezza di Trenitalia vengono sequestrati nei vagoni e a volte picchiati.
MILANO — Un solo errore. Per colpa d’una coincidenza: sbagliata. A dicembre, due bande si sono ritrovate sullo stesso convoglio. Ne è nata una mezza scazzottata tesa a determinare la proprietà del territorio. Per il resto, tra l’anno scorso (29 colpi) e gli ultimi due mesi (già 10), una scia perfetta. «Merito» di una tecnica d’azione affinata un viaggio dopo l’altro. Sono i predoni dei treni diretti dalla Stazione Centrale di Milano al Sud: Messina, Palermo, Siracusa e Villa San Giovanni, e ogni tratta ha un’organizzazione che la controlla. I predoni salgono mischiati ai passeggeri. E quando i convogli tagliano l’Italia di notte, sequestrano il personale di Trenitalia, con botte a chi oppone resistenza, scassinano i lucchetti delle cuccette, s’intrufolano e fan razzie. Computer portatili e cellulari, valigie e portafogli. La Compagnie des Wagons-Lits, società che cura la ristorazione a bordo, ha inviato una lettera al ministro dell’Interno Giuliano Amato: «Troppi rischi. Servono subito interventi. Così, non si può lavorare». La Cgil ha raccolto segnalazioni e denunce: «Bisogna muoversi prima che succeda l’irreparabile » dice Nino Cortorillo, segretario lombardo della Cgil trasporti.
L’ORGANIZZAZIONE — Se è cambiata, com’è cambiata, la geografia nostrana della criminalità, di certo non s’è fatta scappare l’ultimo treno. Racconta un controllore: «Le rapine ci sono sempre state. Ma se, un tempo, c’erano i connazionali, poveracci che cercavano di sopravvivere, adesso ci sono professionisti. Gente che delinque per arricchirsi. E così come quelli di allora, quando li beccavi, quasi si scusavano "Ha ragione, ma io devo mangiare", questi di oggi ti colpiscono e tanti saluti». E infatti: c’è un dipendente di Trenitalia che, nel tentativo di opporsi ai rapinatori, ha rimediato uno sfregio col coltello in viso. Un segnale ad andare per la sua strada. Anche perché, pur volendo e pur riuscendoci, inseguire i malviventi è dura. Dopo aver svaligiato una cuccetta, la banda — un elemento da palo, tre gli esecutori—si ritrova in uno scompartimento per dividersi il bottino. E, soprattutto, nascondere i documenti personali delle vittime. Qualora vengano scoperti, scatta la fuga. Con uno stratagemma e una mossa estrema. Lo stratagemma: manomettere, alzandola, la pedana che separa un vagone dall’altro, in modo che diventi una barriere difficile da superare senza rischiare di cadere sui binari. La mossa estrema: azionare il freno d’emergenza per far aprire le porte e scappare.
I COMPLICI — Dunque, freno d’emergenza. Tirato in aperta campagna o in città, non fa differenza: c’è una squadra di complici che, su automobili accompagna il tragitto del treno, pronta a intervenire per raccogliere i compari. Compari che, a sentire testimoni e vittime, dovrebbero arrivare dall’Est Europa. Incerta la nazionalità. Certo il modus operandi. Certissime le tratte battute. Quattro. Con una predilezione per la Milano-Siracusa: 17 rapine nel 2006, 2 quest’anno. Tratte, si legge in un dossier della Cgil, «che ospitano un elevato numero di passeggeri anziani. Persone più a rischio e che meno si possono difendere». Per il sindacato, «bisogna potenziare i controlli a bordo. E migliorare la dotazione tecnologica ». In effetti, si lamenta un addetto alle cuccette, «noi nemmeno abbiamo un telefono o una ricetrasmittente per tenerci in contatto con macchinisti e capitreno». L’escalation di violenze datata 2006 e 2007 si può leggere in due modi. «Merito » delle bande che hanno scalzato le antiche organizzazioni italiane—anche se la banda dei casertani ancora opera sulla tratta verso Napoli — e «colpa» della crisi di «Trenitalia, costretta a tagliare anche il personale addetto alla sicurezza». Il personale di bordo chiama in causa la Polfer, la polizia ferroviaria. Senza, però, darle addosso: «Hanno già un sacco di lavoro». Lunedì, all’esterno della Stazione Centrale, uno spazzino è stato accoltellato in pieno giorno per essersi rifiutato di consegnare il portafogli a un rapinatore. Martedì, per lo stesso motivo, un passante è stato colpito alla gola con un coccio di bottiglia. Il tutto mentre all’esterno le baby gang di zingari battono le piazze e all’interno aumentano gli scippi ai danni di chi, sulla banchina, attende il treno.
Andrea Galli
03 marzo 2007

2007-03-03 09:39:04 · answer #8 · answered by valeriolulo 1 · 0 0

Innanzitutto ci vorrebbe una politica che tuteli maggiormente gli operatori della pubblica sicurezza e che garantisca loro una paga molto più elevata di quella che c'è tutt'oggi. In secondo luogo ci vorrebbero maggiori tecnologie per contrastare il dilagare della criminalità: come veicoli speciali per l'assalto e la guerriglia urbana (blindati e carri armati), armi da fuoco più efficienti (bazooka - missili terra aria e fucili a pompa), sistemi di segnalazione più efficienti (applicazione suoni sirena americani anche in Italia - applicazione luci supplementari sulla mascherina e sul retro dei veicoli - applicazione sirene da 200 WATT come i Firetruck americani invece che da 100 WATT).

2007-03-03 09:13:35 · answer #9 · answered by Anonymous · 0 0

Le forze dell'ordine avrebbero bisogno di non vedere vanificato il loro lavoro e sacrificio. Ci vogliono applicazioni delle leggi che obblighino l'autore del reato a stare in carcere per il tempo previsto dalla norma senza sconti o regali.

2007-03-05 05:31:36 · answer #10 · answered by Anonymous · 0 1

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