Il capitalismo puro e' la cura della poverta'.
Sapevi che il libero mercato non e’ approvato ne’ dalla sinistra, ne’ dalla destra, ne dal centro? Se vuoi vivere in una societa’ giusta, il partito politico per il diritto alla vita, la liberta’, la proprieta’ privata e il diritto a perseguire la propria felicita’ non e’ ancora nato!
Perche’ un partito del genere possa esistere, e’ necessario che la gente adotti una filosofia basata sul ragionamento logico. Abbiamo raggiunto la separazione tra Chiesa e Stato, ma non abbiamo raggiunto ancora la separazione dell’Economia e Stato. Finche’ i partiti politici rincorrono il potere economico, la giustizia non puo’ essere raggiunta perche’ i partiti vanno al potere promettendo benefici ad una parte della societa’ sempre a scapito di un’altra. Questo tipo di politica viola i diritti individuali, cioe’ i diritti sui quali si dovrebbe fondare una societa’ morale. Per questo in Italia non ha piu’ importanza quale partito sostenere e votare.
La confusione politica nasce dall’ignorare i diritti individuali. La nostra e’ una politica basata sulla lotta per privilegi di gruppo! Non si puo’ fare giustizia dando privilegi ad un gruppo e togliendoli ad un altro. Se sono un operaio, voglio leggi che FORZINO il datore di lavoro a darmi di piu’o piu’ benefici; se sono un industriale voglio leggi che FORZINO lo Stato a trovare i soldi per facilitarmi sovvenzioni e mutui convenienti. Queste cose succedono perche’ la politica e’ legata all’economia. Ma lo Stato e’ un pessimo amministratore. La redistribuzione della ricchezza, prima a favore di un gruppo al potere, poi a favore dell’altro, e’ solo una foma di furto legalizzato contro chi quella ricchezza ha veramente lavorato per produrla.
Nel campo delle idee, il compito dello Stato e’ quello di lasciare assoluta liberta’ agli individui di pensare come vogliono e garantire questa liberta’. Cosi dovrebbe essere anche nel campo dell’economia. Lo Stato non dovrebbe legislare favoreggiando economicamente questo o quel gruppo. La legge del libero mercato, ossia del capitalismo puro, e’ l’unico sistema che salvaguardia i diritti individuali. Tolto ai partiti il potere corrompente di manipolare l’economia, la politica cambierebbe in un istante. Allora si voterebbe, non quelli che ci promettono che faranno leggi a nostro favore a scapito di quelli che stanno all’opposizione, ma quelli che fanno leggi per renderci tutti individui liberi di pensare e di agire per la nostra produttivita’ e felicita’ individuale.
La produttivita’ si basa sull’incentivo. Piu’ l’individuo ha incentivo di guadagno, piu’ egli si dedica volontariamente alle attivita’ produttive. Piu’ produce, piu’ si arricchisce e piu’ si arricchisce il Paese. Come le imprese si espandono, i posti di lavoro aumentano e tutti i cittadini ci guadagnano. Senza incentivo, chi vorrebbe rischiare un investimento per fare un’impresa in Italia? Di questo passo, l’Italia si ridurra’ ad un Paese sottosviluppato dove l’individuo avra’ perso tutta la sua liberta’ d’azione e dovra’ chiedere il permesso all Stato burocratico per fare qualsiasi cosa.
La lotta contro la poverta’ si fa liberando l’economia e proteggendo i diritti dell’individuo. Questi sono i due compiti fondamentali di una politica domestica morale. Per prosperare occorre liberta’ individuale e una politica dedicata a fare leggi che proteggono queasta liberta’. Qual’e’ il candidato in Italia che parla di liberta’ individuale? Tutti promettono coi soldi degli altri, e noi stolti, crediamo alle loro favole come se basti rubare da uno e dare ad un altro per mandare avanti il Paese.
Prima che la ricchezza possa essere “redistribuita” (questa parola e’ un eufemismo che sta per furto legalizzato) qualcuno deve produrla. Chi vuole produrre qualcosa per poi esserne derubato? Senza proteggere l’individuo ad avere diritto al suo prodotto, chi vuole prendersi i rischi e i grattacapi di creare imprese?
2007-02-27 04:49:07
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answer #1
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answered by DrEvol 7
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ah, vedi questa è una bella domanda!
io credo che ai dodici punti posti da Prodi non possano essere assegnata una valenza politica, dal momento che rimangono vaghi sul molte delle questioni sollevate proprio negli ultimi giorni.
sembrerebbero degli obiettivi di un partito liberal-conservatore e certamente poco progressista, ma l'ampio ventaglio di interpretazioni a cui possono essere soggetti lascia lo spazio per la negoziazione partitica. addirittura sull'unico punto che sembrava essere chiaro come la sparizione dei DICO dall'agenda di governo sembra che sia stato interpretato come un passaggio inutile da elencare perchè già al vaglio delle commissioni parlamentari.
2007-02-27 08:15:52
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answer #2
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answered by gianni 3
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la domanda è destra e sinistra in italia?
la risposta è: ma c'è diferenza?
credo che le idee siano del popolo e non dei politici.
2007-02-27 08:10:04
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answer #3
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answered by rikrik 6
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alla dittatura leggi punto 12.
2007-03-01 01:22:34
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answer #4
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answered by scream594 4
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di una stro.nzocrazia, questa battuta la rubo a te.
2007-02-27 09:54:25
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answer #5
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answered by Maligno2:«II Vendicatore» 3
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Di sicuro non si addicono a comunisti, verdi o rifondaioli coerenti. Sono molto dittatoriali. Il Duce aveva il potere di passare sopra ai manifestanti No-Tav, No-ponte, No-rigassificatori, No-truppe all'estero, ecc. E aveva anche il potere di scavalcare governo e parlamento e giocare con le pensioni (che infatti ha introdotto in Italia).
i 12 punti si addicono a chi beve tutto pur di non mollare la poltrona.
2007-02-27 09:29:11
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answer #6
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answered by Gabriele 2
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secondo me, liberale.
2007-02-27 08:14:11
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answer #7
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answered by El mundo es ancho y ajeno 6
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Lievemente sbilanciati sul liberale direi.
Gli ultimi due sono invece sono legati all'esigenza del governo di dare una immagine di maggiore coesione. Esigenza direi trasverale.
2007-02-27 08:12:12
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answer #8
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answered by gio66_it 4
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Le ha copiate , quasi pari, dal Centro Destra, tranne che nella chiusa finale che è dittatoriale!
Vedrai che quando cercherà di metterle in pratica, saranno dolori!
2007-02-27 09:16:22
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answer #9
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answered by Lilly-Cannella 6
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I dodici punti della Legge
La crisi richiedeva una svolta. Una posizione ferma. Prodi ha fatto quello che doveva fare. E’ stato inflessibile con i suoi alleati. Ha messo dodici punti nero su bianco. Le ha cantate chiare. Punti “non negoziabili”.
Per la scuola ha chiesto “Un impegno forte per la cultura, scuola, università , ricerca e innovazione”.
Per il Sud: “Attenzione permanente e impegno concreto a favore del Mezzogiorno, a partire dalla sicurezza”.
Per la previdenza: “Riordino del sistema previdenziale con grande attenzione alle compatibilità finanziarie e privilegiando le pensioni basse e i giovani. Con l'impegno a reperire una quota delle risorse necessarie attraverso una razionalizzazione della spesa che passa attraverso anche l'unificazione degli enti previdenziali”.
Se Mosè avesse scolpito le tavole della Legge con la stessa chiarezza il mondo sarebbe preda del caos. I segretari di partito hanno comunque accettato. Con dei punti così vincolanti possono stare tranquilli. E farsi i c...i loro.
Su una questione Prodi ha voluto essere ancora più preciso. Puntiglioso. Sulla comunicazione. Ben 2 dei 12 punti sono dedicati a Sircana. Il suo portavoce che “... per dare maggiore coerenza alla comunicazione, assume il ruolo di portavoce dell’esecutivo” e: “...al presidente del Consiglio è riconosciuta l’autorità di esprimere in maniera unitaria la posizione del governo in caso di contrasto”. Si deduce che fino ad oggi Sircana parlava a titolo personale, non dell’esecutivo e, soprattutto, che in caso di contrasti taceva. Quindi sempre.
Nei dodici punti, degni della DC di fanfanirumoforlanidemita, Prodi ha inserito due cose che sicuramente farà : Afghanistan (punto 1) e Tav Torino Lione (punto 4). Sia gentile, caro dipendente del Consiglio: le ho lasciato una cartellina con i caratteri in oro. Conteneva le primarie dei cittadini. Se può me la restituisca.
2007-02-27 08:16:32
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answer #10
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answered by medusamentefusa 4
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