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2007-02-26 07:56:56 · 3 risposte · inviata da Anonymous in Società e culture Società e culture - Altro

3 risposte

no stai attento sn delle persone bugiarde nn fartri ingannare

2007-02-26 20:39:11 · answer #1 · answered by marius438 5 · 3 4

Si noi siamo Cristiani Testimoni di Geova, e affermo questo perche` crediamo fermamente in Gesu` Cristo come nostro Signore e re e cerchiamo di seguire le sue orme, e di fare cio` che Lui ha insegnato.

Cosa significa essere cristiani?
Gesù estese l’invito a divenire suoi seguaci, dicendo: “Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda il suo palo di tortura e mi segua di continuo”. (Mt 16:24) I veri cristiani hanno piena fede che Gesù Cristo è in modo particolare l’Unto di Dio e il Figlio unigenito, il Seme promesso che ha sacrificato la sua vita umana come riscatto, è stato risuscitato ed esaltato alla destra del Padre, ed è stato autorizzato a soggiogare i suoi nemici e a rivendicare il nome di Geova. (Mt 20:28; Lu 24:46; Gv 3:16; Gal 3:16; Flp 2:9-11; Eb 10:12, 13) Per i cristiani la Bibbia è l’ispirata Parola di Dio, l’assoluta verità, utile per insegnare e per disciplinare il genere umano. — Gv 17:17; 2Tm 3:16; 2Pt 1:21.

Dai veri cristiani si richiede più che una semplice professione di fede. È necessario che la convinzione sia dimostrata dalle opere. (Ro 10:10; Gc 2:17, 26) Nati peccatori, coloro che diventano cristiani si pentono, si convertono, dedicano la propria vita a Geova, per adorarlo e servirlo, e si sottopongono al battesimo in acqua. (Mt 28:19; At 2:38; 3:19) Devono astenersi dalla fornicazione, dall’idolatria e dal mangiare sangue. (At 15:20, 29) Si spogliano della vecchia personalità con i suoi accessi d’ira, discorsi osceni, menzogna, furto, ubriachezza e “simili”, e mettono la loro vita in armonia con i princìpi biblici. (Gal 5:19-21; 1Co 6:9-11; Ef 4:17-24; Col 3:5-10) “Nessuno di voi”, scrisse Pietro ai cristiani, “soffra come assassino o ladro o malfattore o come uno che si intromette nelle cose altrui”. (1Pt 4:15) I cristiani devono essere benevoli e comprensivi, miti e longanimi, amorevoli nell’esercitare padronanza di sé. (Gal 5:22, 23; Col 3:12-14) Provvedono alla famiglia e ne hanno cura e amano il prossimo come se stessi. (1Tm 5:8; Gal 6:10; Mt 22:36-40; Ro 13:8-10) La principale qualità che permette di identificare i veri cristiani è lo straordinario amore che hanno l’uno per l’altro. “Da questo”, disse Gesù, “tutti conosceranno che siete miei discepoli, se avrete amore fra voi”. — Gv 13:34, 35; 15:12, 13.

I veri cristiani imitano l’esempio di Gesù, il grande Insegnante e il fedele Testimone di Geova. (Gv 18:37; Ri 1:5; 3:14) “Andate . . . fate discepoli di persone di tutte le nazioni”, è il comando del loro Condottiero. (Mt 28:19, 20) Eseguendo questo comando i cristiani ‘danno testimonianza pubblicamente e di casa in casa’, esortando ovunque le persone a uscire da Babilonia la Grande e a riporre speranza e fiducia nel Regno di Dio. (At 5:42; 20:20, 21; Ri 18:2-4) Questa è davvero una buona notizia, eppure la proclamazione di questo messaggio attira molta persecuzione e sofferenza sui cristiani, come accadde anche a Gesù Cristo. I suoi seguaci non sono al di sopra di lui; basta che siano come lui. (Mt 10:24, 25; 16:21; 24:9; Gv 15:20; 2Tm 3:12; 1Pt 2:21) Se uno “soffre come cristiano, non provi vergogna, bensì continui a glorificare Dio in questo nome”, è il consiglio di Pietro. (1Pt 4:16) I cristiani rendono a “Cesare” quello che spetta alle autorità superiori di questo mondo — onore, rispetto, tasse — ma allo stesso tempo restano separati dalle cose del mondo (Mt 22:21; Gv 17:16; Ro 13:1-7), e per questo il mondo li odia. — Gv 15:19; 18:36; 1Pt 4:3, 4; Gc 4:4; 1Gv 2:15-17.
Si capisce perché persone con tali elevati princìpi di moralità e integrità, predicatori intrepidi e zelanti di un elettrizzante messaggio, si siano prontamente imposti all’attenzione nel I secolo. I viaggi missionari di Paolo, per esempio, furono come un incendio che infiammò una città dopo l’altra — Antiochia di Pisidia, Iconio, Listra, Derbe e Perga in un viaggio; Filippi, Tessalonica, Berea, Atene e Corinto in un altro — inducendo la gente a soffermarsi, pensare e prendere posizione accettando o rigettando la buona notizia del Regno di Dio. (At 13:14–14:26; 16:11–18:17) Molte migliaia furono quelli che abbandonarono la falsa religione per abbracciare di tutto cuore il cristianesimo, e con zelo intrapresero l’attività di predicazione a imitazione di Gesù Cristo e degli apostoli. Ciò a sua volta li rese oggetto di odio e persecuzione, fomentati soprattutto dai capi della falsa religione e da uomini politici male informati. Il loro capo, Gesù Cristo, il Principe della pace, era stato messo a morte con l’accusa di sedizione; ora i cristiani amanti della pace erano accusati di ‘disturbare le città’, ‘mettere sottosopra la terra abitata’, ed essere persone di cui “dappertutto si parla contro”. (At 16:20; 17:6; 28:22) Quando Pietro scrisse la sua prima lettera (ca. 62-64 E.V.) sembra che l’attività dei cristiani fosse ben nota “nel Ponto, nella Galazia, nella Cappadocia, nell’Asia e nella Bitinia”. — 1Pt 1:1.

2007-02-27 05:00:27 · answer #2 · answered by ♥ℒαɗγ♥ 7 · 3 3

Certo che lo sono! Hanno un modo diverso di interpretare quanto è scritto nella Bibbia e chiaramente non riconoscono il ruolo della Chiesa.

2007-03-01 19:09:41 · answer #3 · answered by Toro 2013 ™ VG 7 · 1 2

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