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in questo brano della Bibbia si pone ad obiettivo l'umiltà. Leggo e rileggo quanto ho indicato. Ma sono pieno di dubbi. qualcuno illuminato mi indica il percorso?

grazie

Phil

2007-02-25 03:04:09 · 8 risposte · inviata da phil_mi_70 3 in Società e culture Religione e spiritualità

Donatella .. grazie

2007-02-25 04:40:19 · update #1

Donatella .. grazie a te!

2007-02-25 04:44:09 · update #2

8 risposte

Grazie per aver riproposto la lettura di queste splendide parole. Il percorso che esse indicano mi sembra chiaro, è un lavoro che devi fare dentro di te ogni giorno e già il fatto che tu ti ponga il problema indica che sei sulla strada giusta.
"Non sforzarti in ciò che trascende le tue capacità"....Per me questo passo è l'invito ad usare le nostre energie nel cammino, passo dopo passo, sorretti dalla fede e non dal nostro ragionamento.

2007-02-25 03:57:39 · answer #1 · answered by Donatella B 6 · 2 2

"Quanto più sei grande, tanto più umiliati". E' il 2° verso del brano che tu indichi. Ed è proprio vero. I veri sapienti sono persone umili. Quelli che fanno gli spacconi non possiedono la sapienza, ma solo tanta presunzione. Grazie di avermelo fatto rileggere!

2007-02-25 15:49:33 · answer #2 · answered by Maria Maddalena 4 · 2 0

il testo ebraico,andò perduto,non essendo stato riconosciuto come ispirato dai rabbini che fissarono ilcanone della bibbia ebraica Si tratta quindi di un libro deuterocanonico.poi venne tradotto in greco e venne accolto dalla chiesa.
"fIGLIO mio fai tutto con modestia,così sarai amato più dei potenti,non cercare di sapere più del necessario considera i comandamenti ,non cercare le cose oscure (filosofia ,scienza ..argomenti che allontanano da Dio)quello che ha lasciato scritto (LA SUA PAROLA)può bastare .
infatti se ci fai caso più vogliamo sapere e più ci allontaniamo dalla verità perchè arrivano dubbi

2007-02-26 17:39:59 · answer #3 · answered by antossal 6 · 1 0

Gesù dice: "chi vuole essere grandre tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà servo di tutti". Gesù stesso si è fatto servo di tutti: ha lavato i piedi ai discepoli. Lavare i piedi era (ed è ancora) il gesto della servitù, che non si ha il coraggio di compiere e di chiedere; esso assume il senso evidente e concreto di un umile e pratico amore al fratello, senza esitazione di fronte alla necessità di chinarsi, di umiliarsi, di servire. Impariamo così la sensibilità e la disponibilità stessa di Gesù per noi, e traduciamole per gli altri nei segni quotidiani della nostra esistenza. Non c'è eucaristia senza vera fraternità.

2007-02-26 09:47:14 · answer #4 · answered by Mario 5 · 1 0

A me appaiono sufficientemente illuminanti quei passi, intendendo dire che me ne sono fatto un'idea che sazia, per ora, la mia voglia di indagare. Mi sembra che dica di non farti più grande di quello che sei, e di procedere nella vita con le forze che hai e con gli occhi ben aperti, per non rischiare di perderti. Molti sarebbero già lì pronti a dare addosso a quelle parole, denunciando il fatto che Dio vuole mantenere la gente nell'ignoranza perchè altrimenti chissà cosa scoprirebbe. Non è così, è solo un sensato consiglio per dire: 'non fare il passo più lungo della gamba'. Il mondo e tutto ciò che contiene e significa, ci è stato donato affinchè lo conoscessimo. Per cui cerchiamo, indaghiamo, sperimentiamo, ma col senso della sufficiente sicurezza ed affidabilità del passo che andiamo a fare. Gesù stesso dice che non è ciò che entra nell'uomo a perderlo, ma ciò che ne esce, cioè le risposte che ne trae. Allora, come dissi in una precedente domanda, direi che umiltà sia stare nella realtà delle cose che abbiamo a disposizione (i piedi per terra), e la testa rivolta verso l'alto (ciò che assume dalla terra e ne trae le conclusioni). Ciao.

2007-02-25 16:15:12 · answer #5 · answered by ombra mattutina 7 · 1 0

L'Ecclesiaste è uno dei libri più belli e profondi dell'Antico Testamento in cui traspare tutta l'angoscia esistenziale umana, l'incertezza del nostro percorso, la vanità di chi pensa di poter procedere tranquillo guardando in alto e invece inciampa a ogni passo perché il destino dell'uomo è tragico ed esso si compie solo nel tempo che gli è concesso (perché ogni cosa ha il suo tempo e ogni cosa come ogni possibilità passa e non si ripete). Pertanto è un invito a cogliere la possibilità quando essa si manifesta, perché dopo sarà troppo tardi, senza illudersi. La vita è un racconto scritto in cui non è più possibile cancellare nulla di ciò che vi abbiamo scritto.

2007-02-25 12:57:24 · answer #6 · answered by etcetera 7 · 2 1

Ma non è un libro Apocrifo?
http://it.wikipedia.org/wiki/Apocrifo
Ciao

2007-02-25 20:01:38 · answer #7 · answered by linfattiva 3 · 0 1

Con tutta l'umiltà possibile, ti posso dire che non conosco i passi che tu citi, ma ne immagino il contenuto.
Questo argomento è uno dei più controversi nelle religioni di oggi: tutte le religioni predicano modestia ed umiltà, ben poche, se non nessuna, in realtà le praticano.
Forse questa è l'origine dei tuoi dubbi, che potrai risolvere solo interrogandoti se veramente ritieni che la religione sia effettivamente necessaria per la tua evoluzione e per quella del Mondo.

2007-02-25 11:29:05 · answer #8 · answered by Robert Saw 4 · 1 2

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