E' vero, appare affrettato pur ricucendo tutte le situazioni: lascia tracce concrete su come alcune situazioni si svilupperanno e non lascia molto spazio all’interpretazione, ma crea un vacuo senso di insoddisfazione, un impercettibile ma concreta sensazione di incompiuto.
Il finale con Cristiano che grida sorprende ma non redime, un grido inascoltato..è lui l'unica vittima in parte "sporcata" di tutto il microcosmo che gli si muove intorno.
E' CRISTIANO l'unico "meno colpevole" ma la grandezza di Niccolò Ammaniti sta, come al solito, nel non giudicare né condannare,nel trovare il grottesco nella tragedia di ogni anima.
"Ma nessuno lo sentì", scrive Ammaniti.
Con queste ultime quattro parole Ammaniti ha condannato i suoi personaggi (Cristiano e Rino in particolare) a vivere nello stesso, identico INFERNO (probabilmente anche peggiorato) in cui hanno sempre vissuto. Un Inferno in cui, a parte Danilo e Quattro Formaggi, nessuno ne ha mai veramente fatto parte.
Spero, comunque, di non aver rovinato la lettura a chi non lo ha ancora potuto leggere
2007-02-24 22:21:50
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answer #1
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answered by elival64 6
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